«Il risultato dipende dal tempismo» di M. Acc

«Il risultato dipende dal tempismo» PARLA UNO DEI COMPONENTI L'EQUIPE SEMPRE IN PRIMA LINEA NEGLI INTERVENTI «Il risultato dipende dal tempismo» Reperibili giorno e notte ricostruiscono nervi, tendini e arterie intervista IL dottor Italo Pontini è il responsabile del reparto di Chirurgia della Mano al Cto. Lui e altri cinque suoi medici fanno parte del Gim. Sempre reperibili? «Ventiquattr'ore su ventiquat¬ tro, sette giorni su sette». Com'è organizzato un soccorso, in caso di amputazione? «E' direttamente il "118", o il pronto soccorso di un altro ospedale, a chiedere il nostro intervento. Ci precipitiamo al Cto mentre il ferito viene trasportato: in genere, quando l'ambulanza o l'elisoccorso arrivano, noi siamo pironti in camera operatoria. In sala ci sono sempre due chirurghi, più anestesista e strumentisti. Nei casi particolarmente gravi operano anche quattro specialisti in contemporanea». Il caso più difficile in questi dieci anni di vita del Gim? «Le operazioni più complicate sono sempre quelle dove si affrontano amputazioni bilate¬ rali. La più difficile in assoluto? Direi il caso di Davide, il ragazzo di Trento a cui un cavo di teleferica ha tranciato braccio destro e sinistro». Qual è, dottore, la percentuale di recupero? «Dipende. Nel 70-80 per cento dei casi l'intervento riesce. Il grado di recupero dell'arto reimpiantato dipende dal livello della lesione: più l'amputazione è lontana dalla parte centrale del corpo, ad esempio il polso o la caviglia, più il paziente recupera. Comunque non si raggiunge mai il cento per cento. Difficilmente si recupera la sensibilità fine, e ima : mano reimpiantata non sarà più in grado di avere la forza che aveva prima dell'amputazione». Chi decide se operare? «Chi visita il paziente in quel momento. Non c'è tempo da perdere, bisogna agire subito, in un modo o nell'altro. Per quanto riguarda gli arti superiori, di solito si interviene. Per quelli inferiori a volte è più tollerata ima protesi: bisogna tenere presente che il piede deve mantenere sempre la sensibilità del palmo. Se non c'è possibilità di recuperarla il reimpianto non ha senso». [m. acc]

Persone citate: Italo Pontini

Luoghi citati: Trento