Sul cellulare anche la telecamera di Luca De Biase

Sul cellulare anche la telecamera LE NOVITÀ ALLA FIERA 3GSM DI CANNES Sul cellulare anche la telecamera Parlare con il telefonino fa parte del passato I nuovi prodotti hanno e-mail, filmati e console Le previsioni: se ne venderanno 440 milioni Luca De Biase CANNES Il messaggio è forte e chiaro. Lo trasmettono le foto dei giornali specializzati, i depliant delle aziende e le immagini pubblicitarie: tenere il telefonino all'orecchio per parlare è roba del passato. Oggi lo si tiene in mano, a una buona distanza dal viso, per leggere sul display, scrivere messag- gi, scattare fotografie, giocare. E, mentre si interagisce con il cellulare, si può anche parlare con l'auricolare. La nuova postura segnala un cambiamento clamoroso nel mondo dei telefonini. Una trasformazione che ha dominato la versione 2003 del 3Gsm di Cannes, il principale evento dedicato in Europa all'industria delle comunicazioni mobih. Il telefonino è già stato il motore di nuovi comportamenti sociali, con un impatto capillare sulla vita quotidiana. La scommessa è che il fenomeno si ripeta in forma nuova. E in effetti, a Cannes si respirava una sana aria di confusione creativa. Meno simile alla tradizione delle telecomunicazioni che a quella dell'informatica. Ma le moltissime nuove proposte, che appaiono a prima vista simili tra loro, divergono spesso per filosofia e sviluppo prevedibile. Che cosa spingerà la trasformazione: i videogiochi, le foto, i notiziari giornalistici, i goal in presa diretta, o la posta elettronica? Quali tecnologie interesseranno davvero ai consumatori? Chi metterà ordine nel caos: gli operatori, i produttori di terminali, o i designer? La Nokia, di certo, fa un sacco di impressione con la sua nuovissima console per videogiochi in mobilità, la N-Gage. Ma non solo: annuncia anche i telefonini che si parlano -tra loro come dei walkie talkie usando le reti dati, premessa di una connettività più diffusa tra amici, o collaboratori della stessa azienda, che non sarà necessariamente mediata dagli operatori. E naturalmente si presenta da protagonista su tutte le fasce di mercato: compresa quella aziendale per la quale offre il 6800, un telefonino comodo per fare la posta elettronica mentre si è in viaggio, un'aspirazione vera per tutti i professionisti, cui i finlandesi si avvicinano anche attraverso un accordo strategico stretto con Ibm e Oraclo. La Motorola peraltro si fa molto notare. La forma e il costo dei suoi nuovi cellulari la rilanciano anche in Europa, sulla scorta dei successi ottenuti in Asia, mentre la sua posizione neU'Umts si annuncia piuttosto solida. Intan¬ to la Siemens non manca di stupire con i suoi telefonini super studiati, presentati e visti dagli osservatori come «molto fashion». E la Samsung risponde con una vasta gamma di prodotti, fondata su diverse architetture e sistemi operativi, dal Symbian dei leader del settore al concorrente Windows della Microsoft; I consumatori sembrano rispondere; «Gli analisti sono concordi nel dire che quest'anno si venderanno 430-440 milioni di cellulari nel mondo» dice Thomas Lynch, vice presidente della Motorola. È un aumento del 5-10 per cento. Per una buona metà, si tratta di giovanissimi interessati a cellulari a basso costo, meno di 200 euro. Gente che ormai cambia il cellulare ogni dodici mesi. Mentre in media i terminali si sostituiscono ogni 18 mesi. «Quest'anno sarà obbhgatorio il display a colori» dice Lynch «i giochi java e la forma divertente. Il primo motivo d'acquisto è quello di distinguersi con un cellulare dal design interessante». Ma tra i 24 mila visitatori del 3Gsm2003 e le centinaia di aziende presenti era chiaro che a guidare le danze restano quasi sempre le compagnie telefoniche che controllano il 60 per cento delle vendite di terminali e che appaiono finalmente impegnate a migliorare le reti per il'traffico dati, a introdurre nuovi servizi e a cercarne l'interoperabilità. E non solo sulla spinta della "3", il primo operatore Umts che si sta per affacciare sul mercato. Vodafone per esempio ha dato una linea chiara: è l'operatore a dover definire l'esperienza del suo pubblico, sceghendo l'interfaccia e tutto quello che avviene nel display. Motorola è più d'accordo di Nokia. Il dibattito è aperto. Ma che terminali si immaginano gli operatori? Mauro Sentinelli, direttore generale di Tim, nominato anche vicepresidente della GsmAssociation, dice: «Prevarrà la specializzazione. Non un oggetto pesante che fa tutto. Ma molti strumenti dedicati». Quanto a lui, Sentinelli si porta dietro un Blackberry della Rim per la mail aziendale e un Nokia 7650 per le foto e le chiamate. Intanto, però, gli operatori devono risolvere problemi intricati, come la compatibilità tra i servizi." In proposito, la Wind ha dimostrato il funzionamento del roaming intemazionale per l'accesso ai suoi contenuti video. Ma occorre fare ancora un po' di strada per avere un sistema di messaggistica multimediale davvero standard. pHB

Persone citate: Gage, Lynch, Mauro Sentinelli, Sentinelli, Thomas Lynch

Luoghi citati: Asia, Cannes, Europa