Bce, la guerra minaccia il sistema creditizio

Bce, la guerra minaccia il sistema creditizio PADOA-SCHIOPPA: NESSUNA STRETTA PER LE IMPRESE AFFIDABILI. E' AL SICURO CHI DETIENE UNA POSIZIONE COMPETITIVA SUI MERCATI NAZIONALI Bce, la guerra minaccia il sistema creditizio «Sono possibili forti danni, ma si può reggere allo choc» ROMA Se una guerra contro l'Iraq ritarderà la ripresa economica, le banche europee, già in condizioni non brillanti, ne saranno fortemente danneggiate; tuttavia «il settore nel suo insieme è capace di resistere a choc negativi». E' questo il responso emesso ieri a Francoforte della Banca centrale europea, in un rapporto sulla stabilità bancaria nell'Unione. In Germania, dove le preoccupazioni sulla salute delle grandi banche sono molto serie, pochi ne sono stati tranquillizzati. La Hvb (Hypoverein), seconda banca tedesca per dimensioni, e la Commerzbank, quarta, hanno chiuso in negativo i bilanci 2002. Il quotidiano economico Handelsblatt ha scritto ieri che Josef Ackermann, amministratore delegato della Deutsche Bank, la maggiore, avrebbe presentato al governo una ipotesi di salvataggio pubblico, con cessione dei crediti in sofferenza a una «banca cattiva» (come è stato fatto in passato da noi per il Banco di Napoli). Anche un altro quotidiano, la Frankfurter Allgemeìne, riportava notizie simili. Sia la Cancelleria di Berlino sia la Deutsche Bank hanno smentito, ma Handelsblatt rilancia: la situazione è grave, richiede .una decisione politica d'accordo tra maggioranza e opposizione. Gli accantonamenti a fronte di crediti inesigibili sono stati nel 2002 enormi: 2,1 miliardi di euro per la Deutsche, 3,8 miliardi per la Hvb. Ieri la Deutsche ha annunciato che per il 2003 accantonerà una somma molto inferiore, 800 milioni; resterà alta, a 3 miliardi, la cifra per la Hvb, nata da una maxifusione di dubbia efficienza caldeggiata dal Land della Baviera. «E' assolutamente insensato paragonare lo stato del sistema bancario tedesco a quello giapponese» ribatte Edgar Meister, che come capo del «comitato del Sistema europeo di banche centrali per la supervisione del sistema bancario» è il responsabile del rapporto di ieri; non c'è alcuna necessità di un intervento pubblico per farlo uscire dai guai e «del preteso piano presentato al governo noi non sappiamo nulla». D'altra parte le presenti difficoltà delle banche europee, ha sottolineato Tommaso Padoa-Schioppa, del direttorio Bce, non sono affatto tali da far mancare credito alle imprese: «Anzi, i crediti a favore dei clienti affidabili stanno aumentando». Il rapporto precisa che «in nessuno degli Stati membri esistono forti limitazioni ad ottenere credito». Di sicuro però sono da escludere altre grandi fusioni nel prossimo futuro, sia in Germania sia tra istituti di differenti Paesi, riconosce Padoa-Schioppa. L'errore più grave delle banche tedesche negli ultimi anni è stato di puntare molto sui settori cosiddetti avanzati, come l'investment banking e la gestione dei patrimoni, trascurando di rafforzare la base di tutto, la raccolta di depositi tra, la clientela comune in patria, dove il mercato è molto frammentato. In tutta l'area euro, si legge nel rapporto, vanno meglio le banche che hanno una «solida posizione competitiva sui mercati nazionali». Quanto all'Italia, nelle scorse settimane il governatore Antonio Fazio aveva notato che la condizione delle nostre banche è migliore che in altri Paesi dell'euro. Secondo i dati del rapporto Bce, che si riferiscono a tutta l'Unione europea, il rapporto di capitale a impieghi resta ben sopra l'obbligo di sicurezza dell'3%: al 120Zo nel 2001, secondo i dati finora disponibili è rimasto «stabile nel 2002». I rischi per il prossimo futuro provengono: a) «dagli alti debiti delle società, particolarmente nel settore delle telecomunicazioni e dell'informatica; b) da un «ritardo nella ripresa economica mondiale». A fare da detonatore potrebbe essere «un'azione militare contro l'Iraq, specialmente se accompagnata da significativi aumenti del prezzo del greggio e da reazioni negative sui mercati finanziari». [s.1.1 LE PERFORMANCE DELGRimiO É (Le banche europee nel 1996-2001 - Valor? percentuali) 3.5" ROA rendimento del patrimonio RICAVI TOTALI In percentuale del patrimonio SPESE TOTALI in percentuale del patrimonio ROE indice di redditività -t4 1996 1997 1998 1999 2000 2001

Persone citate: Antonio Fazio, Edgar Meister, Josef Ackermann, Land, Padoa-schioppa, Tommaso Padoa-schioppa

Luoghi citati: Baviera, Berlino, Francoforte, Germania, Iraq, Italia, Napoli, Roma