«lo rapinatore? Accompagnavo il mio amico»

«lo rapinatore? Accompagnavo il mio amico» SAREBBE STATO LUI A COLPIRE ILVICEQUESTORE MOLINO, CHE DOVRÀ SUBIRE UN INTERVENTO CHIRURGICO AL VOLTO «lo rapinatore? Accompagnavo il mio amico» Ma il complice del bandito con la griffe è incastrato da numerosi testimoni E' l'autore di quaranta rapine messe a segno in un mese e mezzo in negozi di abbigliamento e di scarpe e profumerie. Il «rapinatore griffato», finito sabato sera in manette, è un uomo incensurato, un ex rappresentante di abbigliamento da qualche mese senza lavoro. Il suo nome è Mario Marino, ha 45 anni, residente in via Roveda, quartiere Mirafiori. Il suo complice, quello che avrebbe partecipato ad alcuni assalti, tra i quali quelli di sabato pomeriggio (in via Barletta, corso Cosenza e due in corso Orbassano), si chiama Alessandro Campagnolo, ha la stessa età dell'altro, nessun guaio con la giustizia alle spalle, e a casa ha una famiglia da mantenere. «Con Mario io non c'entro nulla; mi aveva chiesto di accompagnarlo e l'ho fatto. Ma non sapevo che rapinava...» ha detto ai poliziotti che, in questura, lo stavano interrogando. C'entra, però, con il ferimento del vice capo della Squadra Mobile, il vicequestore Sergio Molino, adesso ricoverato in ospedale con la frattura doppia dello zigo¬ mo sinistro e per la quale sarà sottoposto ad un intervento chirurgico. E' stato lui a colpirlo, forse con il calcio della calibro 7,65 che aveva in tasca, o forse con un pugno. Ma neppure quell'aggressione gli è bastata per sfuggire alla cattura. Molino, ferito, lo ha immobihzzato, aiutato dal suo autista, Mario Rago. Poi, entrambi si sono lanciati all'inseguimento del complice, che è fuggito ed è stato incastrato poco dopo dagli investigatori della sezione antirapine. Dodici ore dopo questa opera- zione alla Squadra Mobile tutti dicono che «l'incubo è finito». Quaranta assalti fotocopia erano troppi perché la Mobile non mettesse in campo, per acciuffarlo, tutta la sezione che si occupa di rapine ed estorsioni. «Lavoravamo da un mese su questo caso; giorni e notti di appostamento, pedinamenti, pattuglie. Abbiamo fatto di tutto e alla fine ci siamo riusciti» commenta il dirigente della sezione, il commissario capo Luigi Mitola. Gioisce anche il questore Alessandro Fersini che, sabato notte, prima è corso in ospedale per accertarsi delle condizioni di Molino, poi è andato a complimentarsi con gli uomini che hanno lavorato fino a notte fonda a stilare verbali e relazioni su questa vicenda. «Bravi tutti, davvero. Ma quello del vicequestore Molino è stato un gesto encomiabile: avrebbe potuto tirare fuori la pistola e invece, con coraggio, ha cercato di neutralizzare il rapinatore con la sola forza delle braccia. Anche in questo caso ha dimostrato le sue alte doti di investigatore e di uomr d'azione» commenta il questore Fersini. Le sue parole giungono quasi in contemporanea agli auguri e al plauso per l'operazione espressi dal capo della Polizia, il prefetto Gianni De Gennaro, anche a nome del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu. [1. poi.] Finito un incubo per i commercianti Il dirigente di polizia è riuscito a bloccare uno dei malviventi malgrado le ferite Ieri ha ricevuto il plauso del prefetto De Gennaro La polizia davanti al negozio di ottica subito dopo la tentata rapina