Tra i giovani arbitri bravo Palanca nel caos al Delle Alpi di Gigi Garanzini

Tra i giovani arbitri bravo Palanca nel caos al Delle Alpi (S)VISTE E RIVISTE Tra i giovani arbitri bravo Palanca nel caos al Delle Alpi Gigi Garanzini TANTI episodi da discutere, nessuno su cui accapigliarsi. In una domenica arbitrale abbastanza tranquilla, in copertma vanno due numeri e un episodio di fairplay. I numeri sono 8 e 38. Zebina, cacciato nel finale a Udine per doppia ammonizione (davvero brutta l'entrata su Kroldrup), è l'ottavo giallorosso espulso di stagione. Mentre 38, davvero tanti, sono i falli fischiati da Pieri a carico della Roma, contro i 16 commessi dall'Udinese. Il fair-play riguarda invece Morfeo. Il gol che apre lo score di Inter-Piacenza nasce da un contrastp Morfeo-Maresca sulla trequarti;,^ giocatore dglPiacenza r^,stà.a terra, Morfeo dòpo un'esitazióne scéglie di non metter fuori il pallone e di giocarlo per Dalmat, il francese tira, male, e Batistuta suo malgrado ci mette la deviazione vincente. Nulla di scandaloso, . Morfeo colpisce Maresca dopo aver toccato il pallone; ma certo il fair-play è un'altra cosa. Due rigori discutibili in questa giomata. Su quello concesso da Dondarini a Baggio, il reggino Vargas va netto sul pallone e solo in un secondo tempo le sue gambe incrociano quelle di Baggio. Giusto far ripetere la prima esecuzione, perché è il bresciano Toni il primo a entrare indebitamente in area: giusto anche concedere il gol sulla ripetizione, perché Baggio riprende la respinta del palo ma dopo la deviazione del portiere. L'altro rigore discusso, per non dire imbarazzante, risale a sabato. Alla sua quarta partita in serie A, la prima con la Juventus, il giovane Dattilo sanziona dopo nemmeno cinque minuti un contrasto tra Juarez e Di Vaio contrassegnato, più che da scorrettezze, da una reciproca precarietà d'equilibrio. Meglio di Dattilo, per quel che s'è potuto vedere prima della follia ultra, il coetaneo Palanca in Torino-Milan. Anche lui 32 anni, romano, Palanca ha diretto con polso sicuro, senza sconti ma anche senza ossequi. Perdonando per esempio a Fattori un'entrata durissima, ma sul pallone, contro Inzaghi, ma punendo giustamente con l'ammonizione quella di Delli Carri su Serginho che ha fruttato a Seedorf la punizione del due a zero. Si lamenta il Chievo,' sia per il .' gol decisivo di Sculli sia per uh. mancato rigore a suo favore nei' minuti di recupero. Nel primo caso la valutazione è dell'assistente Esposito; lancio in profondità, il centrayanti Fabbrini in chiaro fuorigioco di rientro e sulla traiettoria del pallone, Senili^ sua-yplta in posizione dub^-^peito.aJjL'ultimo ^enspre ,ri?l; Stf&YS. M 9?0meniò di battefèV'splerididanpente, al volo. Nel secondo è l'arbitro Bosetti a decidere che il bràccio, aperto di Ponzo è troppo vicino a Bierhoff perché possa esserci volontarietà. E' anche vero però che il tiro di Bierhoff era chiaramente diretto in porta. E il rigore ci stava, eccome. Altro rigore reclamato per fallo di mano da parte della Lazio. In questo caso è Dabo, piazzato in barriera, a smorzare in elevazione con il gomito una punizione di Mihajlovic. Tombolini lascia correre. Buona la direzione di Messina in Bologna-Empoli, con un eccesso di severità nei confronti di Nervo ammonito per simulazione quando era semplicemente caduto sull'intervento di spalla di Natali. Più discutibile quella serale di Bertiiii, che rientrava proprio a Perugia dopo la lunga sospensione inflittagli per gli errori in PerugiaInter. Da segnalare, in particolare, la mancata espulsione di Bonera, già ammonito nel primo tempo" per fallo su Miccoli e autore, in avvio di ripresa, di un altro brutto fallo, da ammonizione, sullo stesso Miccoli.

Luoghi citati: Bologna-empoli, Lazio, Messina, Perugia, Piacenza, Torino, Udine