Polemica in Usa su Iraq e Osama Colpa di Clinton o di Bush padre?

Polemica in Usa su Iraq e Osama Colpa di Clinton o di Bush padre? COMMENTATORI REPUBBLICANI E DEMOCRATICI ACCUSANO I/UNO O LAURO PRESIDENTE DI AVER SOTTOVALUTATO 1 PROBLEMI Polemica in Usa su Iraq e Osama Colpa di Clinton o di Bush padre? Bufera anche sull'accordo nucleare firmato con Pyongyang nel 1993 La recriminazione numero uno è l'impreparazione dell'11 settembre la polemica Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK LA guerra all'Iraq è alle porte ma nei salotti di Washington è duello senza esclusione di colpi fra repubblicani e democratici su chi ha commesso maggiori errori nel recente passato nella difesa della sicurezza nazionale. L'interrogativo da cui tutti partono è «di chi è la colpa»: a chi attribuire la responsabilità per essere stati presi di sorpresa dall'attacco dell'I I settembre e dalle atomiche in possesso della Corea del Nord. Ad andare all'attacco sono i repubblicani vicini all'attuale presidente George Bush. Un pungente editoriale sul «Washington Post» firmato a metà febbraio dal conservatore doc Charles Krauthammer chiamava in causa l'Amministrazione Clinton per essere stata «in vacanza dalla Storia» riassumendo così i capi d'accusa. Primo: Clinton ebbe due occasioni per chiudere la partita con Saddam Hussein, nel 1993 quando vi fu il tentato assassinio di Bush padre a Kuwait City e nel 1996 quando le divisioni irachene attaccarono a sorpresa il Nord curdo costringendo migliaia di oppositori alla fuga, ma in entrambi 1 casi la reazione della Casa Bianca fu debole e incerta «accettando con accondiscendenza il progressivo indebolimento delle sanzioni Onu e l'espulsione degli ispettori» nel 1998. Secondo: sulla Nord Corea Clinton si fece prendere in giro «rispondendo alla minaccia nucleare di Pyongyang del 1993 con la sigla di un trattato per congelare la ricerca che non è mai stato rispettato dall'altra parte» con il risultato di avere oggi una potenza nucleare nuova di zecca. Terzo: sul terrorismo Clinton non reagì per nulla dopo il primo attentato alle Torri Gemelle del 1993 e sparò solo una salva di missili su Afghanistan e Sudan dopo gli attentati alle ambasciate Usa in Africa Orientale nel 1998 ma soprattutto «quando nel 1996 il Sudan offrì la consegna di Osama bin Laden gli venne risposto "no grazie" adducendo motivi legali». Quarto: anziché far conver¬ gere gli sforzi contro il terrorismo Clinton preferì combattere le «guerre da tazzina da té» nei Balcani, chiudendo gli occhi su pericoli ben più gravi come dimostra il fdlto che obbligò il Dipartimento di Stato a cancellare la definizione «Stati terroristi» per Iran, Iraq, Sudan e Corea del Nord declassificandoli a.«Stati che destano preoccupazione». Il manifesto anti-Clinton di Krauthammer riassume obiezioni che nelle ultime settimane più esponenti repubblicani hanno rilanciato in quello che assomiglia a un assaggio della campagna elettorale per la Casa Bianca del 2004. Da qui la decisione dei democratici di rispondere. La scelta è caduta sulla firma di Steve Ricchetti, ex vicecapo di gabinetto del presidente Clinton. «Non eravamo noi in vacanza dalla Storia è Krauthammer in vacanza dalla realtà» ha sferzato di ritorno Ricchetti, sempre dalle colonne del «Washington Post» due giorni fa, ribattendo punto su punto. In primo luogo sull'Iraq: chi ha sulle spalle il peso del caso-Saddam non è certo Clinton ma Bush padre che «nel 1991 aveva nell'area del Golfo mezzo milione di uomini e decise non di rovesciarlo ma di lasciarlo in sella a Baghdad». Al contrario Clinton «attaccando l'Iraq con intensità in quattro occasioni e nella breve, campagna del 1998» ha contribuito a «ridurre la sua capacità militare in maniera sensibile» e dunque a rendere più facile oggi il lavoro per Bush figlio. Alle accuse sul terrorismo il clan Clinton risponde chiamando in causa un altro presidente repubblicano; Ronald Reagan: «All'epoca abbiamo avuto 500 morti in Libano e decidemmo di ritirarci». E su Osama bin Laden: «La ricostruzione dell' offerta sudanese nel 1996 é una bugia di destra, abbianlo inseguito e braccato Al Qaeda in 20 Paesi del mondo e per quanto riguarda l'I 1 settembre neanche George W. Bush fino al giorno prima aveva capito che cosa sarebbe avvenuto». «Non c'è traccia nei record del Congresso di alcuna richiesta repubblicana in quegli anni di attaccare l'Afghanistan aggiunge Ricchetti - e certamente nessuno ricorda affermazioni di Bush figlio in proposito». Secca la replica sulla Nord Corea. «Senza l'accordo che facemmo noi, oggi Pyongyang avrebbe 50 bombe atomiche». Ma é sui Balcani che l'ex collaboratore di Clinton va più pesante: «Non furono guerre da tazzina di té, grazie a quegli interventi militari fu fermata la pulizia etnica in Bosnia e Kosovo». «Bush padre ci lasciò i genocidi nei Balcani, le tensioni in Medio Oriente, lo stallo in Irlanda del Nord, la rivolta ad Haiti, l'instabilità in Russia, un Saddam in piena salute e un'emergente minaccia terrorista» conclude Ricchetti. Se la battaglia del 2004 sarà su questi temi andremo incontro a un duello senza precedenti su fallimenti e successi delle Amministrazioni Usa negli ultimi venti anni. «Bill mancò l'occasione di liquidare Saddam nel'94 e'96 e rifiutò la testa di Bin Laden offerta dal Sudan» «Fu George Senior a fallire il colpo nel 1991 Quanto alla Nord Corea senza l'intesa nucleare avrebbe già 50 bombe» IL DUELLO DEGLI EX ACCUSE E CONTRACCUSE •IRAQ Nel 1996 Saddam attaccò i curdi nel Nord del Paese. Clinton ebbe: l'occasione per chiudere la partita ma non usò l'aviazione e ritirò il personale Usa di fronte all'avanzata NORD COREA Nel 1394 Clinton firmò l'accordò k stilib smantellamento del nucleare di Pyongyang rha si fece imbrogliare, perché la Corèa del Nord continuo col suo programma «TERRORISMO Il primo attacco alle Torri fu nei 1993, e nel1998 ci fu quello alle ambasciate Usa in Africa Orientale. Clinton reagì solo nel'98 e con una semplice svèntaglialta di missili. Quando il Sudàri gli offri la testa di Osama bin Laden nel '96, Clinton rifiutò di catturarlo per motivi legali BALCANI Clinton fece delle guerre facili ne Balcani mentre tolse addirittura il termine «terroristi» per gli Stati-canaglia come Iran, Iraq, Nord Corea IRAQ i Bush padre nel 1991 schierò nel -Golfo 500 mila uomini, vinse la guerra ma decise di lasciare Saddam in sella. Se c'è ancora oggi un problema iracheno, la sua origine è quella NORD CORÈA « Sé non fosse stato per l'accordo firmato da Clinton, adesso Pyorigyaha avrebbe già 50 bómbe atomiche TERRORISMO^ Fu il repubblicano Rèagan a scappare dal Libano dopò le stragi dei Marinès det 1983. Clinton smantellò Al Qaeda in 20 Paesi. La storia del 1956 con il Sudan è una bugia. Se Bush figlio sapeva tutto su Bìri Laden perché non agi prima dell'11 settembre, visto che era già presidente da nove mesi? BALCANI' Altro che guerre facili, Clinton intervenne fermando la pulizia etnica in tutti i Balcani e spense i focolai dì terrorismo in quell'area