Villa dei papiri, il fasto dissepolto di Fulvio Milone

Villa dei papiri, il fasto dissepolto TORNATA ALLA LUCE DOPO QUATTRO ANNI DI SCAVI A ERCOLANO. L'HANNO VISITATA IN ANTEPRIMA CIAMPI E CARLO D'INGHILTERRA Villa dei papiri, il fasto dissepolto Fulvio Milone inviato a ERCOLANO IL presidente Ciampi ne è rimasto affascinato. Il principe Carlo d'Inghilterra, dopo averla ammirata, ha scritto una lettera al Governatore Bassolino promettendogli di «rappresentare al segretario generale dell'Unesco l'importanza del monumento che appartiene al patrimonio mondiale». Dopo essersi mostrata in anteprima ai due visitatori eccellenti. Villa dei Papiri è finalmente pronta ad. accogliere i turisti che affollano gli scavi archeologici di Ercolano. Con misura, naturalmente, come si conviene a un tempio dell'antica cultura romana, alla testimo¬ nianza di ima vita di fasti ma anche di meditazione bruscamente interrotta nel 79 dopo Cristo dall'eruzione del Vesuvio: le visite, a partire dal primo marzo, saranno infatti consentite solo nei fine settimana, a gruppi di 25 persone, che potranno prenotarsi attraverso il sito Internet www.arethusa.net. Quattro anni di scavi hanno riportato alla luce parte dell'edificio. A trenta metri sotto il livello stradale è possibile ammirare due livelli dell'antico Palazzo probabilmente appartenuto alla ricca e influente famiglia dei Fisoni. La cenere e i lapilli del Vesuvio hanno risparmiato frammenti di pavimenti a mosaico e di pareti affrescate. In quelle stanze intellettuaU e filosofi discutevano e consultavano una mole impressionante di testi. Si tratta dei famosi papiri: durante i primi scavi avviati e poi interrotti dai Borboni a cavallo del diciottesimo e diciannovesimo secolo, ne furono reuperati milleottocento. A breve distanza dalla Villa è stato riportato alla luce un complesso termale davanti al quale è visibile lo scheletro pressoché intatto di un cavallo sorpreso dall'eruzione del vulcano. L'opera di recupero di parte dell'edificio è stata realizzata fra il '96 e il '98 grazie a un finanziamento di 23 miliardi e 210 milioni di lire e ha finora interessato un'area di 14 mila metri quadrati. I problemi per la conservazio- ne di quel che resta della magione dei Pisoni non mancano. Villa dei Papiri si trova a circa quattro metri sotto il Uvello del mare e incide su una falda acquifera: per tenerla all'asciutto è stato messo a punto un sistema di pompe che aspirano ventiquattr' ore su ventiquattro l'acqua piovana e sorgiva. C'è poi un dibattito sui metodi da adottare per proseguire negli scavi. La Regione Campania ha finanziato uno studio di fattibilità dei lavori che si presentano particolarmente complessi: la Villa, infatti, si estende sotto il centro abitato per una superficie pari a tre campi di calcio. Per la prosecuzione delle ricerche si sono espressi studiosi di tutto il mondo, che hanno sottoscritto un appello pubblicato dal quotidiano inglese Times. Un invito che il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolmo, ha subito raccolto: «Utilizziamo i fondi europei soprattutto per valorizzare il nostro patrimonio culturale». Un papiro di Ercolano studiato al microscopio

Persone citate: Antonio Bassolmo, Bassolino, Borboni, Carlo D'inghilterra, Ciampi, Pisoni

Luoghi citati: Campania, Ercolano, Tornata