«A rischio l'accademia di agricoltura»

«A rischio l'accademia di agricoltura» DA TORINO GRIDO D'ALLARME PER IL PROGRESSIVO TAGLIO DI FINANZIAMENTI «A rischio l'accademia di agricoltura» Il presidente: alla nostra istituzione poco più che elemosine Gianni Stornello Un grido d'allarme sulla sopravvivenza dell'Accademia di Agricoltura di Torino è stato lanciato dal presidente, professor Silvano Scannerini, ordinario di Biologia vegetale presso l'Università di Torino, durante la seduta solenne per l'apertura del 208" anno accademico. La progressiva, continua riduzione dei finanziamenti porta l'Accademia - ha detto Scannerini - «da una condizione di dignitosa povertà accettata con orgoglio negli anni trascorsi, a una condizione di miseria». Nel 2002 la situazione è, se possibile, peggiorata e il passivo ancora aumentato. Il problema - puntualizza il presidente - non è di eccesso di spese, ma di carenza di risorse. I finanziamenti finalizzati sono in realtà cofinanziamenti e quindi gravano in parte sulle risorse accademiche. Ma - precisa ancora Scannerini - mentre è possibile ottenere finanziamenti finalizzati a restauri e ad acquisto di beni strumentali, è arduo ottenere fondi che possano sostenere l'ordinaria attività e i costi del personale, per altro già ridotti al minimo nella gestione 2001 L'Accademia tuttavia - ha assicurato il presidente - continuerà a fare il suo dovere e a sviluppare i suoi programmi. Si è impegnata con tutte le sue forze nell'opera di restauro e valorizzazione della sede e la porterà a termine; ha impostato e conduce programmi ambiziosi per i suoi servizi culturali e li continuerà: «ma fino a quando potrà operare senza autodistruggersi?». Continueremo tuttavia la nostra opera - dice ancora Scannerini perché siamo convinti che oggi l'agricoltura, intesa nella sua accezione più ampia, possa essere una risorsa fondamentale per una regione a degrado industriale che cerca vie alternative. Che l'Accademia sia in grado di proposte innovative in tempi e modi non sospetti, è dimostrato in questi giorni da alcune linee di indirizzo dichiarato dal ministero delle Produzioni agricole, come il riordino ad esempio in un sistema unitario nazionale del Corpo Forestale dello Stato, come la necessità nella ricomposizione fondiaria, o l'indispensabilità di una precisa definizione e valorizzazione dell'agricoltura biologica, o la sempre più attenta difesa e tutela in sede intemazionale dei prodotti italiani di qualità. Chi scorre le ultime tre annate degli «Annali» troverà individuate e sostenute tutte queste priorità. L'Accademia confida die anche un uso corretto e lo sviluppo delle biotecnologie in agricoltura vengano supportati da concreti provvedimenti legislativi. Infine il professor Scannerini rivolge un appello a «coloro che possono finanziarci». «Valutino se l'Accademia lo meriti, se rappresenti un peso morto o una forza viva per la città e la regione, se due secoli di storia meritino o no di sopravvivere nella memoria dei posteri. L'Accademia è comunque convinta di aver fatto il suo dovere e di meritare non un'elemosina, ma un sostegno concreto e stabile negli anni».

Persone citate: Gianni Stornello, Scannerini, Silvano Scannerini

Luoghi citati: Torino