La Rai punta sulla Goretti una santa da audience

La Rai punta sulla Goretti una santa da audience LA FICTION DI GIULIO BASE IN ONDA DOMENICA SULLA PRIMA RETE La Rai punta sulla Goretti una santa da audience Nel cast la piccola Martina Pinto, Claudia Koll e Massimo Bonetti Del Noce: «Un modo per raccontare la storia d'Italia, che ha radici importanti nella civiltà contadina, mediterranea e cattolica» ROMA Dice Giulio Base che quando gli hanno proposto di girare un film sui Maria Goretti sapeva solo che era considerata la santa della castità. Studiando la sua vicenda ha invece capito che Maria Goretti era molto di più. Nonostante sia morta a soli dodici anni uccisa dalle coltellate che le aveva inferto l'amico Alessandro nel tentativo di violentarla. Maria era già uno spirito libero, con una profonda fede in Dio, allenata dalla fatica della sua esistenza ad assumersi responsabilità da donna matura. Ed è questa saldezza intima che l'aiuta durante la lunga agonia a perdonare il gesto di Alessandro spingendo in questo modo il giovane amico a usare gli anni del carcere per redimersi e diventare uno dei suoi più fedeli seguaci. «Ho dato molto più di me stesso in questo film», ha detto Giulio Base, «che in quello con Michele Placido dedicato a Padre Pio. Con la vita di questa ragazza volevo tracciare l'affresco di una Italia povera e contadina dove si moriva ancora di malaria e di stenti. La vera vittima di questa storia, per me, è Alessandro SereneUi. Lei, Maria Goretti, è un giglio purissimo in una palude di disperazione». Prodotto dalla Lux di Bemabei, girato vicino a Pescia nella zona di Fucecchio, interpretato da Martina Pinto nel ruolo di Maria e Fabrizio Bucci in quello di Alessandro, ma anche da Massimo Bonetti, Luisa Ranieri, Flavio Insinua, Martina Pinto, Fabrizio Bucci, Marco Messeri, Luca Biagini e Claudia Koll, il film va in onda in una unica serata domenica, su Raiuno. «La meglio gioventù» di Marco Tullio Giordana, che avrebbe dovuto occupare queste domeniche, è rimandata a ottobre. Molto semplice la storia. La famiglia Goretti e quella Serenelli hanno lasciato le Marche per andare a lavorare a Le Ferriere nella tenuta dei conti Mazzoleni alle paludi pontine dove dividono la casa e il terreno. Maria che ha 10 anni diventa amica di Alessandro che ne ha 16. Ma la sventura si abbatte su entrambi. Il padre di Maria muore colpito dalla malaria, quello di Alessandro, già vedovo, si rifugia nell'alcol. Il 5 luglio del 1902 Alessandro cerca di usarle violenza. Lei resiste inorridita e lui l'uccide con un punteruolo. Nel 1947 Pio XII la dichiara beata e pochi anni dopo santa alla presenza di sua madre ancora in vita. Il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce ha definito il film «un'opera importante che ha radici nella nostra civiltà cattohca mediterranea e contadina. L'esistenza dei santi rappresenta per noi . uno spaccato di vita sociale. Per di più la vicenda di Maria Goretti ha un drammatico parallelo con quella di Desirée, la ragazzina uccisa da un gruppo di coetanei qualche mese fa». Anche il presidente della Rai Baldassare ha lodato questo film dicendo che fare prodotti di qualità è 0 solo modo per superare la tv deficiente:«Ma ci vogliono tempi lunghi», ha concluso. Intanto a televisione si appresta a girare altre fiction a sfondo religioso. La Rai ha in cantiere una vita di Madre Teresa di Calcutta da mandare in onda in ottobre prossimo per la sua beatificazione, nonché un Don Bosco annunciato dal direttore di Raiuno Del Noce, mentre sia la Rai che Mediaset pensano a un film tv su papa Wojtyla seguendo l'esempio dei doppioni lanciato da Padre Pio e proseguito con Giovanni XXII. Sfumato il progetto di un film su santa Rita da Cascia restano in piedi uno su Padre Kolhe e uno su papa Pio XII. [r.r.] L'interprete di «Maria Goretti» domenica su Raiuno

Luoghi citati: Calcutta, Cascia, Fucecchio, Italia, Marche, Pescia, Roma