Il Texas a due facce dei politici estremisti

Il Texas a due facce dei politici estremisti UNA SAGGIO ANALIZZA IL COMPORTAMENTO DEI PRESIDENTI E DEI CANDIDATI ALLA CASA BIANCA PROVENIENTI DA DALLAS E DINTORNI Il Texas a due facce dei politici estremisti Lo stato del Sud ha due anime entrambe «radicali»: quella angloceltica conservatrice che ha portato al potere la famiglia Bush e quella tedesca e scandinava più innovatrice e democratica che espresse Johnson Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK FRA il 1964 ed il 2000 il Texas ha dato agli Stati Uniti tre presidenti eletti (Lyndon B. Johnson, George Bush padre e figlio), due candidati vicepresidenti (Bush padre e Lloyd Bentsen) ed un candidato indipendente alla presidenza (Ross Perot) che raccolse nel 1992 0 19 per cento dei voti. Per esplorare le ragioni del successo del «Lene Star State» bisogna leggere Made in Texas, un saggio di 200 pagine uscito a New York per i tipi di Basic Book e scritto dal giovane politologo texano Michael Lind per spiegare a «chi non vive qui» da dove viene la determinazione con cui George W. Bush persegue i suoi programmi politici, percepita dagli avversari ora come ostinazione aggressiva ora come mancanza di rispetto per l'interlocutore. Il linguaggio del libro è già di per sé un'introduzione al politichese di Dallas ed Austin: i giudizi sono taglienti, la prosa affilata, l'autore non fa alcuno sforzo per mostrarsi imparziale, rivela da subito di preferire «i modernisti ai tradizionalisti» ovvero Johnson ai Bush. L'essere tanto esplicito nel sottolineare le differenze è quasi un'introduzione di metodo ad una terra dove non prevale la moderazione ma il contrasto, non il compromesso ma l'affermazione schietta dei propri principi. Ci si riconosce e rispetta schierandosi agli opposti, il centro non ha significato. Ciò che infatti distingue i texani di successo a Washington è che sono stati tutti protagonisti di scelte estreme, incompatibili fra loro: Johnson fu il democratico che fece vincere agli afroamericani la battaglia sui diritti civili, alienandosi i voti del Sud anglosassone-bianco a vantaggio dei repubblicani doc che hanno poi eletto i due Bush, anche se la riconferma di George senior venne impedita dalla messe di voti che raccolse Ross Perot, espressione di una finanza spregiudicata avver¬ saria di un establishment che nasce da un'economia tradizionale di agricoltura e greggio. «Se la guerra civile fosse scoppiata in Texas - osserva Lind - sarebbe durata per generazioni intere». All'origine di questi estremi c'è la geopolitica del,Texas. George W. Bush ha il suo ranch a Crawford, vicino Waco, nella Contea di McLennan, cuore del Sud angloceltico, bianco e protestante dove la conquista della terra alle intemperie ed al nemico ha confermato nei fatti che il successo premia chi crede in Dio e si batte a viso aperto per conquistare la libertà affermando i propri principi. Il curriculum della Contea di McLennan parla da solo: diede sei generali e diciassette compagnie all' esercito confederato contro il Nord nonché duemila iscritti al Ku Klux Klan nel 1923, divenne la culla dei suprematisti bianchi ostili ai diritti civili e vantò dal 1885 al 1945 il 20 per cento dei linciaggi avvenuti in tutti gli Stati Uniti prima di divenire il 19 aprile 1993 teatro dell'assalto dell'Fbi al ranch della setta dei Davidiani che si concluse con una strage. Qui nessuno ha mai nascosto le proprie idee. A Waco la gente è calorosa con gli ospiti e spietata con i nemici. Così i primi coloni sopravvissero e così hanno costruito il loro Stato, il più esteso degli Usa, avendo alle spalle memoria e miti dell'aristocrazia militare dei cavalieri anglosassoni e non della borghesia espressione dei commerci medioevali. Fu questo Texas, etnicamente uniforme, a dare vita ad un'economia di grandi padronati che prima, nel Sud, era basata sulle piantagioni con gli schiavi e poi nell'Ovest, dopo la scoperta del greggio, diventò quella dei petrolieri con la manodopera ispanica. ' Il ranch di Lyndon Johnson si trova a meno di un'ora di auto da Crawford ma è un altro Texas: Pedermales è nella Contea di Hill, estremità meridionale di quella regione orientale dello Stato dove i primi coloni arrivarono attorno al 1836 dalla Germania del Sud-Ovest - la zona del Reno - seguiti da agricoltori anglosassoni, cechi e scandinavi attirati dal fatto che per nove anni il Texas era stato indipendente. In quest'angolo d'America la schiavitù non si è mai diffusa come al 'ìud, presero piede invece i commerci. Le città hanno ancora nomi tedeschi: c'è perfino un monumento ai volontari che caddero nell'esercito nordista. Questo pluralismo etnico del Texas dell'Est è sempre stato in contrasto con il resto dello Stato, maturando al suo interno un'identità altrettanto granitica. «La storia del Texas è quella di quattro grandi tribù, gli angloceltici del Sud, i messicani, i tedeschi ed i neri perché i pellerossa vennero velocemente sconfitti e deportati scrive Lind - e dal 1936 agli anni sessanta l'equilibrio fra loro si può riassumere in una frase, gli angloceltici del Sud espropriarono i messi- ' cani, deportarono gb indiani, repressero i tedeschi e sfruttarono gli afroamericani». A rompere l'equilibrio di forze fra i due Texas fu l'arrivo di Johnson alla Casa Bianca dopo l'assassinio di Kennedy. L'anima tedesca ebbe una ribalta nazionale e portò, con il suo estremismo, i democratici fin dove non osavano spingersi: a rompere gli ultimi indugi nell'abolizione del segregazionismo. Fu una scelta che sconvolse gli equilibri del Paese: l'elettorato del Sud si spostò a favore dei repubblicani. A giovarsene sono stati negli ultimi dieci anni entrambi i Bush anche se il figlio interpreta oggi più di quanto fece il padre i sentimenti della destra cristiana conservatrice. La capacità di appeal politico di angloceltici e tedeschi su scala nazionale è rovesciata rispetto al Texas: Johnson ottenne la rielezione nel 1964 con un margine record sull'avversario -15 milioni di voti - mentre George W. Bush nel 2000 arrivò alla Casa Bianca senza la maggioranza del voto popolare. ANGLOCELTICI George W. Bush è il terzo presidente degli Stati Uniti di origine texana, ha il suo ranch a Crawford, vicino a Waco, nella Contea di McLennan, cuore del Sud angioceltico, bianco e protestante Bush padre fu il secondo texano ad approdare alla Casa Bianca. Rimase in carica dai 1989 ar93 e combatté la prima guerra del Golfo, contro Saddam Hussein. Non riuscì ad essere rieletto anche perché molti voti gli furono sottratti da un altro texano, l'outsider Ross Perot. La Contea texana di McLennan diede sei generali e diciassette compagnie all'esercito confederato contro il Nord nonché duemila iscritti al Ku Klux Klan nel 1923, divenne la culla del suprematisti bianchi ostili ai diritti civili e vantò dal 1885 al 1945 il 20 per cento dei linciaggi avvenuti in tutti gli Stati Uniti ™.,., ...a,.,. Lyndon Johnson fu il primo presidente Usa nato in Texas, entrò alla Casa Bianca nel '63 dopo l'assassinio di Kennedy. La sua anima tedesca ed estremista portò i democratici fin dove non osavano spingersi: a rompere gli ultimi indugi nell'abolizione del segregazionismo. Il miliardario Ross Perot tentò nel 1992 la scalata alla Casa Bianca fondando United We Stand America, alternativa al sistema dei partiti, all'ambiente corrotto di Washington, alla burocrazia del governo e cosi via. Insomma un demagogo estremista capace però di esprimere un'anima autenticamente texana 1119 aprile 1993 a Waco, una località texana vicina al ranch dei Bush, 76 persone, tra cui molte donne e bambini, bruciarono vive nel rogo della residenza di David Koresh, leader della setta religiosa dei Davidiani. Prima della tragedia, un assedio di uomini dell'FBI e altri enti federali durato 51 giorni.