L'Anas: «Isoleremo i corrotti»

L'Anas: «Isoleremo i corrotti» IL PRESIDENTE ANNUNCIA UN CODICE ETICO, SUPERISPETTORI E CONTROLLI L'Anas: «Isoleremo i corrotti» ROMA Operazione porte aperte all'Anas. Dopo lo scandalo di Milano, l'azienda stringe le maglie dei propri controlli intemi e vara un codice etico che dovrà essere rigorosamente osservato da tutti i 6.500 dipendenti. Inoltre, diventerà regola l'avvicendamento ogni quattro anni dei dirigenti e dei funzionari della spa delle strade, «per evitare ha spiegato il presidente dell'Anas, Vincenzo Pozzi, al termine del consiglio di amministrazione - che si creino incrostazioni. E se ci fosse anche una piccolissima percentuale di mele marce, vogliamo individuarla, isolarla, estirparla». L'operazione è partita un anno fa con l'approvazione da parte del consiglio di amministrazione del codice procedurale etico rivolto a tutti i dipendenti della società, raccolto in 13 tomi e messo a punto in sei mesi; il rafforzamento delle ispezioni interne (11 superispettori con a disposizione un budget arricchito), la convocazione dei 19 capocompartimenti ai quali sono stati concessi sei mesi di tempo per fare pulizia, oltre a una lettera dai contenuti inequivocabUi, nella quale gli alti funzionari sono definiti «presidi di legalità e correttezza». «L'Anas vuole fare attività imprenditoriale e deve potersi avvalere di un nome sano e affidabile» ha detto Pozzi. «Non siamo all'anno zero. l'Anas non è inerme né inerte di fronte a tali gravi fatti». «Da un anno - han ricordato Pozzi - abbiamo avviato la riorganizzazione della struttura, con l'avvicendamento di 124 dirigenti e con il tum over dei capi dei compartimenti di Marche, Puglia, Molise, Toscana, Basilicata, Sicilia, Lazio, Veneto, Liguria, Abruzzo, Campania, Calabria. Anche l'Ufficio speciale della Salerno-Reggio Calabria da pochi mesi ha un nuovo responsabile». Proprio ieri, inoltre, il cambio di due dirigenti oltre alla nomina di Vincenzo Ferra a nuovo capocompartimento di Torino. Pozzi ha fatto il punto su quanto fatto finora nel quadro dell'operazione porte aperte, con il varo a luglio, della dichiarazione d'intenti, base per predisporre il codice etico dell'Anas approvato ieri, «finalizzato a garantire la massima correttezza nell'assegnazione e nello svolgimento degli appalti e a pretendere da ogni dipendente il rigido rispetto delle norme di legge». Il codice, che entra in vigore oggi, prevede diversi gradi di sanzione, da comminare sulla base della gravità dei fatti accertati. In collaborazione con le prefetture, è stato creato un tavolo di collaborazione con organi giudiziari e di polizia. Inoltre, «il contributo dell'Anas è stato utile per perfezionare l'accordo tra ministeri dell'Interno e delle Infrastnitture, dal quale è nato il servizio per l'alta sorveglianza per le grandi opere» del dicastero di Porta Pia. I superispettori del servizio Auditing, sono stati dotati di «amplissimi poteri di vigilanza e controllo, compresa la possibilità di verifiche e indagini a campione. E' a loro disposizione un budget straordinario, per avere i mezzi necessari a conseguire gli obiettivi assegnati nei tempi previsti, analizzando e verificando conti, contratti e liceità di tutte le procedure di appalto». LAuditing avrà a disposizione anche una banca dati in grado di raccogliere e confrontare i dati su tutti gli appalti dell'Anas, così da verificare eventuali anomalie. «Stiamo costruendo insieme una nuova Anas - ha concluso Pozzi - i cui risultati operativi sono ormai noti e apprezzati e non possiamo certo permettere che questo grande patrimonio nostro e del paese venga da pochi vanificato». [r. cri] il presidente dell'Arias, Vincenzo Pozzi, ha varato un codice etico per tutti! dipendenti

Persone citate: Arias, Pozzi, Vincenzo Ferra, Vincenzo Pozzi