MG ora cambia volto per sostenere la Rover

MG ora cambia volto per sostenere la Rover ARRIVANO LA STATION WAGON E IL TURBODIESEL MG ora cambia volto per sostenere la Rover CAM0GLI A qualcuno parrà un'eresia bella e buona: mai s'era vista, finora, una britannicissima quanto sportiva MG declinata con carrozzeria station wagon e, per giunta, con il Diesel. «Eppure dalle nostre indagini - afferma Enrico Atanasio, presidente di MG Rover Italia -risulta un grande interesse, da parte dei potenziali clienti MG, proprio per la versione station wagon, mentre ai "roveristi' piacciono soprattutto le berline. E in quanto alla nuova edizione da 131 Cv rtel turbodiesel, è bene ricordare che è prodotto da un'azienda, la Bmw che ha sempre puntato sulle prestazioni dei suoimotori...». D'altronde, poiché è proprio la MG a sostenere le vendite dell'unico gruppo automobilistico britannico rimasto indipendente - nel 2002 la produzione della Rover è calata di un buon SO")*!, mentre l'altra è quasi raddoppiata - è chiaro che la scelta di sw e turbodiesel dovrebbe servite proprio a soddisfare le esigenze di un nuovo cliente «... giovane e dinamico - come sostiene Atanasio -professionalmente rampante e con famiglia in formazione...». I vecchi spider così cari alla tradizione MG non rappresentano più, dunque, che un prodotto dì nicchia, anche se in crescita: l'anno scorso la due posti TF a motore centrale è stata prodotta in 14.000 unità (di cui 700 vendute in Italia), contro le neppure 11.000 del 2001. D'altro canto questi nuovi modelli, nonostante le imponenti dimensioni (la station «T» sfiora i 4,8 m) hanno una indiscutibile aria sportiva, soprattutto in rapporto alla più «paciosa) Rover 75 da cui derivano. Lo sterzo è più pronto e preciso, le sospensioni sono più rigide (ma senza esagerare), le ruote sono da 18" con gomme ultraribassate 225/45. E gli interni hanno quel tocco corsaiolo che non guasta: dalla plancia rifinita in materiale «techno» invece del classico legno, ai sedili più avvolgenti e con rivestimenti bicolore in mista pelle (ma chi siede dietro non sta propriooomodo). Rigorosamente ban- dito, era inevitabile, il tradizionale panno inglese che fa tanto berlina d!antan. Su strada, poi, il comportamento è tuttaltro che indegno di un'auto sportiva: molto ma molto meglio, in rapporto ai tempi, di quanto riuscissero a fare le vecchie ed asmatiche berline Magnette degli Anni 60. E se la 1800 Turi», con 160 Cv e 212 km/h, dà il meglio di cui la nuova MG ZT è capace, anche la 2000 turbodiesel common rail (131 Cv e quasi 200 orari) regala belle emozioni. E non tanto in accelerazione ( 10.3 sec da 0 a 100) quanto in ripresa, sempre vivace grazie alla notevole coppia (300 Nm a 2000 giri/min). Il motore, inoltre, è anche piuttosto silenzioso (e a 130 di tachimetro si va in quinta neppure a 2600 giri/min), al pan della carrozzeria che, sollecitata sulle buche, non denuncia il minimo scricchiolio. Al contrario delle MG di una volta... Rifinite con cura ed equipaggiate con dovizia, le MG TZ e TZ-T (cioè la station) hanno prezzi compresi tra 28.000 e 32.200 euro, [a. bel.) ^S MPBlgp Nuove strade per la MG (qui la versione ZI) che propone anche una station wagon

Persone citate: Enrico Atanasio, Magnette

Luoghi citati: Italia