Ruote incollate a terra: meno incidenti di Giulio Mangano

Ruote incollate a terra: meno incidenti Si ACCORCIANO GLI SPAZI PI FRENATA E AUMENTA LA TENUTA Ruote incollate a terra: meno incidenti Test in Francia di un rivestimento che migliora l'aderenza inchiesta Giulio Mangano PARIGI MENTRE l'industria dell'auto e i produttori di pneumatici sono impegnati per ridurre al massimo gli spazi di frenata dei veicoli, aumentando anche stabilità e tenuta in curva, soprattutto attraverso sistemi elettronici come l'Abs, l'Ebd, l'assistenza alla frenata di emergenza o l'Esp, o realizzando gomme di mescole e disegni sempre più efficienti, altri ricercatori e altre aziende lavorano al raggiungimento dello stesso risultato, ma con metodi diversi Invece di agire sulle vetture, si opera sul fondo stradale. Così, senza saperlo, gli automobilisti francesi stanno contribuendo da alcuni mesi al collaudo in condizioni re ali di un nuovo rivestimento stradale ad accresciuta rugosità, destinato a migliorare la sicurezza. I test, effettuati su strade normali e aperte alla circolazione, ma anche in pista, stanno dimostrando che tale soluzione consente di ridurre gli spazi di frenata - soprattutto su fondo bagnato - di un 300Zo, con punte del SO1**), ma insieme di aumentare la tenuta in curva. I primi risultati di queste sperimentazioni sono stati presentati recentemente dall'ex pilota Jean Pierre Beltoise sul circuito di Trappes, nella regione delle Yvelines. In concreto, due vetture di serie, identiche anche nei pneumatici e dotate di Abs, sono state fatte frenare insieme su un rettilineo, schiacciando a fondo il pedale, a 90 km/h. E, come in una emergenza, la pista era bagnata. La auto prima marciava su un lato della pista con il fondo in normale asfalto, l'altra sulla metà con il nuovo tipo di rivestimento. Mentre sull'asfalto «classico» lo spazio di arresto è stato di 43 metri, sul «Colgrip» (questa è solo una definizione commerciale del prodotto, che si trova in commercio anche come «Sure grip» o «Spray grip») si è ridotto a 31 metri, cioè il SB"**) in meno. Ancora più clamoroso il risultato di una frenata di emergenza a 50 knvh, dove il «Colgrip» ha consentito l'arresto in una decina di metri, contro gli oltre 14 del manto tradizionale. In queste condizioni lavorano ancora di più i pneumatici, ma quei 4 m di differenza potrebbero bastare in città per evitare e salvare, per esempio, un pedone o un bimbo che attraversa improvvisamente la via. Frutto di 30 anni di ricerca e sviluppo, questo speciale rivestimento è stato realizzato dalla Colas, azienda - presente in settembre anche al Salone dell'auto di Parigi - che da 70 anni opera nel campo delle costruzioni stradali a livello mondiale e nel 2001 ha fatturato 7,5 miliardi di euro. Il segreto del sistema, che ricorda il principio della carta vetrata, è costituito da un legante bituminoso a base di resine epossidiche, associate a ima colla molto potente: un primo strato su cui ne viene steso un secondo, composto da durissimi granuli di bauxite calcinata, con uno spessore fra 1 e 3 mm, sparso prima che il collante si rapprenda. Il sistema è al collaudo in alcune zone ad alta incidentalità come l'ultima curva della Nazionale 118, all'ingresso di Parigi, all'altezza del Pont de Sèvres. Qui si è ridotto il numero dei sinistri con perdite (morti e/o feriti) da una media di 13 al semestre a uno solo. A tutt'oggi oltre due miUoni di metri quadrati ne sono stati posati sulle strado europee, soprattutto in Gran Bretagna. I costi sono superiori, ma quanto vale una vita? COSI' AUMENTA L'ADERENZA Materiali artificiali (Bauxite calcinata in granuli di 1-3 mm posizionati sul legante) Mix-di Bitume ed Epossidico più colla potente con 1,5 mm di spessore awBwwMWwi

Persone citate: Jean Pierre Beltoise

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Parigi