Semplicemente, Simply Red di Luca Dondoni

Semplicemente, Simply Red IL RITORNO IN TOUR: «SE VOLETE IL CUORE E L'ANIMA, NOI SIAMO PRONTI» Semplicemente, Simply Red Hucknall: sono un antidoto alle boy band Luca Dondoni LONDRA Ventuno marzo 2003. Il primo giorno di primavera è quello scelto da Mick Hucknall, mente e corpo dei Simply Red, per uscire in tutto il mondo con il nuovo e atteso album intitolato «Home». Una carriera da applausi, 45 milioni di dischi venduti, in un viaggio che è cominciato nel 1985 con la cover dei Valentine Brothers «Money's too tight (to mention)», i Simply Red hanno intere schiere di fans che bramano per nuova musica. Si incontra Mick al «RoDunie Scott's» di Londra, uno dei punti focali del jazz europeo. E' li che il «rosso» ha voluto proporre quattro serate dal vivo per far ascoltare all'Europa quanto siano belle e fresche le canzoni di un disco del quale sentiremo parlare parecchio. Lo show case è praticamente perfetto, così come l'acustica. Non ci vuole un esperto per capire che brani come «Home», «Fake» o le cover di «You make me feelbran new» degh Stylistics e di «Positively 4th Street» di Bob Dylan non faticheranno a far vivere questo disco per più di una stagione. Quaranta minuti secchi di spettacolo ed è già tempo di spostarsi al San Martin's Laneh. Questo è uno dei capolavori dell'architetto-designer Phihph Stark ed è qui che tra un aperitivo e sedie a forma di sederi femminili, Hucknall accetta di fare due chiacchiere. «Nel disco - dice subito il can- tjante che per anni ha vissuto in Italia e tuttora possiede una casa a Milano e un vigneto con villa a Sant'Alfio, vicino a Catania - oltre alle cover c'è anche uh riarrangiamento di "Money in iny pocket" di Dennis Brown. E' una deUe canzoni che ho amato di più nella mia vita e non potevo lasciarla perdere». Undici canzoni nuove e, abbiamo avuto questa impressione, una gran voglia di tornare a cantare dal vivo. Dopo quattro anni quello che vediamo è un Mick Hucknall rinato? «Assolutamente si. Con il mio produttore Gotha YashiM ci siamo seduti attorno ad un tavolo e abbiamo deciso di dar sfogo ai nostri desideri. C'era la voglia di tornare ad un suono che fosse sicuramente firmato Simply Red. Credo che ci siamo riusciti». Il singolo apripista «Sunrise» è in pratica un mix tea. un vecchio hit di Daryl Hall e John Hates intitolato «I can't go for th at» e un pezzo nuovo. Perché la scelta di partire per la promozione con questa canzone? «Perché appena l'abbiamo registrata e fatta ascoltare ad amici e parenti la risposta è stata una sola: è un hit! In effetti c'erano in lizza anche "Home" e "Fake", ma non importa. Quelli saranno i prossimi sfrigoli». E la cover di Dylan? «Ero in Islanda e dopo una battuta di pesca al salmone stavo tornando a casa quando in aeroporto ho sentito che dagli altoparlanti usciva quella musica, quel brano. Me ne sono innamorato e l'ho voluto rifare». Ora i suoi dischi escono su un'etichetta chiamata «sìmplyred.com». Basta con le multinazionali? «In questo momento è meglio fare desoli». Lei nella musica ne ha viste di tutti i colori. Per esempio le boyband e i gruppi di ragazzini che improvvisano musica grazie alle tecnologie dei computers. «Diciamo che io voglio essere l'antidoto a quel tipo di musica. Se volete il cuore, l'anima e quant'altro i Simply Red sono tornati e per aprile o maggio inizierà un tour con h quale voghe fare il giro del mondo e, naturalmente, arriverò anche nella mia amata Italia». Mick Hucknall, leader dei Simply Red

Luoghi citati: Catania, Europa, Islanda, Italia, Londra, Milano, Sant'alfio