Pezzato, il superPippo della bici di Giorgio Viberti

Pezzato, il superPippo della bici CICLISMO: A SORPRESA IL TROFEO LAIGUEGLIA VA A UN GIOVANISSIMO CHE BATTE IN VOLATA I FAVORITI Pezzato, il superPippo della bici Dall'hockey alle corse per emulare Gipollini Giorgio Viberti inviato a LAIGUEGLIA L'Italbici potrebbe aver trovato un nuovo Bugno o un altro Barto11 Si chiama Filippo Bozzato, detto Pippo, che si può definire un passista veloce. Ieri ha conquistato di forza il 40" Trofeo Laigueglia, prima classica nostrana nel calendario intemazionale, dimostrando astuzia e tempra a dispetto dei suoi 21 anni. Nel ciclismo succede che un colpo di mano o una fuga bidone possano premiare alla fine un cameade o una meteora. Non è il caso di Bozzato, un nome che pure è assai meno conosciuto di gente come Sacchi e Saldato, finitigli ieri alle spalle nella volata conclusiva dei 27 fuggitivi, o di Bettini, Celestino, Popoyych, Rumsas, Frigo, Di Luca, Figueras, Tosatto e Nardello, tutti terminati più o meno distanti dal vincitore. Fisico imponente e scultoreo (183 cm per 75 kg), occhi verdi e riccioli dorati, Pippo ha le qualità anche telegeniche per bucare il video e ubriacare i tifosi con cocktail di vittorie e simpatia. Una sorta di Massimihano Rosolino del ciclismo. «Devo ringraziare i miei compagni di squadra - ha detto sottolineando umilmente il lavoro della Fassa Bortolo - e in particolare uno di loro che ogni giomo ci dà una mano da lassù». Bozzato non Iha nominato, ma pensava a Denis Zanette, l'amico scomparso di recente peruna cardiopatia congenita. Anche grazie al suo «aiuto», il giovane vicentino di Sandrigo ha costruito la vittoria tenendo duro sulla salita del Balestrino, a 32 km dalla conclusione. Poi in discesa e nell'ultimo tratto in pianura i compagni Kirchen, Perito e Frigo hanno tamponato i tentativi dell'ucraino Popovych, del beniamino di casa Celestino e dell'australiano Rogers, servendo un piatto prelibato al giovane vicentino sul traguardò di Laigueglia. E Pippo, con piglio da veterano, ha messo tutti m riga, dimostrandosi nettamente il più forte come del resto temevano anche Sacchi e Saldato, danneggiatisi a vicenda nel tentativo di sfruttarne la scia. «Forse il mio pregio è saper affrontare le gare senza stress», ha detto ancora con modestia Bozzato. Magari ascoltando in cuffia, prima delle corse, i suoi idoli Ligabue o Vasco Rossi e trovando anche così l'equilibrio tra una «vita da mediano» e una «vita spericolata». «E' la mia prima vera vittoria tra i professionisti», si è di nuovo schermito. In realtà è la sua vittoria numero 16, la seconda del 2003 dopo quella collettiva con la Fassa Bortolo nella cronosquadre del Giro del Mediterraneo. Le altre 14 le aveva ottenute tutte nel 2002, bottino simile a quello di Cipollini. «Erano corse infinitamente meno importanti» ha puntualizzato il vicentino. Però a soli 20 anni, aggiungiamo noi, e dopo essere entrato giovanissimo tra i big. Pozzato è infatti fra i pochi professionisti ad aver saltato la categoria dei dilettanti, sul modello di quanto succede per esempio nel basket Usa, dove la Nba pesca sempre più spesso i giovani talenti nelle high school senza aspettare il loro ingresso al college. «E pensare che ero azzurrino di hockey a rotelle» ha ricordato Pippo. Da ragazzo sognava di giocare nella Al di hockey pista con il Sandrigo, ma a 9 anni rimase folgorato da una gara ciclistica che passava vicino a casa sua. «Andavano troppo forte su quelle bici, dovevo provarci anch'io». Per un po' si divise tra pattini e pedivelle, poi mollò il bastone da hockey per il manubrio. E subito arrivarono i risultati nelle categorie giovanili, titoli italiani, la maglia azzurra anche come pistard. «Ma quando, a soli 18 anni, fui chiamato tra i prò' dalla Mapei, mi chiesi se qualcuno non fosse impazzito». Invece il maxiteam di Giorgio Squinzi lo fece crescere lentamente all'ombra di stelle come Bartoli e Museeuw, Bettini e Freire. Così sono arrivati i 14 successi dello scorso anno e la chiamata in Nazionale per la cronometro ai Mondiah di Zolder, culminati per l'Italia con il trionfo iridato di superMario Cipollini. Presto potrebbe toccare anche a superPippo. OGGI GIRO DELLA LIGURIA Ordine d'arrivo del Trofeo Laigueglia (km 183,300): 1. F. Pozzato (Fassa Bortolo) media 37,508 km/h; 2. Sacchi; 3. Saldato; 4 Bettini; 5 Mori; 7. Celestino; 24. Frigo a 10';30.DiLucaa2'24". Oggi. Prende il via il Giro della Liguria, che prevede4tappe: Arenzano-Diano Marina, Pietra Ligure-Andora, Alassio-Alassio (prima semitappa) e Varazze-Alpìcella del Beigua v2a semitappa a cronometro individuale), Andora-Savona. Da segnalare infine che la Milano-Sanremo, prima prova di Coppa del Mondo, è in programma sabato 22 marzo. Filippo Pozzato, 21 anni