Nuovo look per a Museo dell'Auto di M. Hip.

Nuovo look per a Museo dell'Auto Nuovo look per a Museo dell'Auto L'architetto: non solo tecnica ma anche storia e spettacolo «Il Museo Nazionale dell'Automobile di Torino entro il 2005 sarà ristrutturato e riallestito nell'attuale sede come "Museo della Mobilità"», grazie a 15 milioni di euro, che dovrebbero venir finanziati da Regione, Comune, Provincia e Fondazioni ex bancarie. A loro s'affiancherà l'Automobil Club Italiano, che con questo impegno intende festeggiare un secolo d'attività, avviata a Torino nel 1905». Il nuovo allestimento «dovrebbe essere affidato all'architetto svizzero Frangois Confino», già artefice a Torino del Museo del Cinema. Oggi pomeriggio Confino prenderà parte alla prima riunione per pianificare il da farsi. Le notizie sono state rese note ieri dall'assessore Fiorenzo Alfieri, a mainine dell'incontro «Musei in scena», organizzato dalla Regione con la Fondazione Fi- tzcarraldo, quale atelier per progettisti d'allestimenti museah. Oltre a Confino, vi hanno partecipato gli architetti Italo Rota di Milano e Rajeev Sethi di Nuova Delhi, lo scenografo belga Frangois Schuiten, Leonardo Sangiorgi e Fabrizio SabeUi. Alfieri ha colto l'occasione per spiegare «che la città si sta attivando per ristrutturare il Palazzo del Museo dell'Auto», sua proprietà, al fine di valorizzarne le collezioni «in una realtà espositiva più aggiornata». «Con Regione, Provincia, Fondazioni ex bancarie e Aci - ha detto Alfieri siamo orientati a dare la massima valorizzazione al Museo, entro le prossime Olimpiadi del 2006. Non voghamo che la città perda il rapporto culturale che la lega con l'industria dell'auto. Abbiamo intenzione d'avviare interventi che aggiorneranno anche le collezioni, coinvolgendo costrut¬ tori, collezionisti e il mondo del design. Gioi^getto Giugiaro e Pininfarina si sono detti disponibili. Il museo oltre che deh'auto diverrà della "Mobilità"». I tempi? «Sei mesi per definire i progetti, da concludere entro il 2003, per portarli a termine nel 2004-2005». Il tema è stato sottoposto alla riflessione creativa di Confino, che pensa di «spettacolarizzare» l'attuale «garage espositivo». «Questo Museo - dice - ha un patrimonio imponente. Offre spunti narrativi molto interessanti. Bisogna però che le auto delle coUezioni non parlino solo di aspetti tecnici, ma siano un mezzo per rievocare i tempi in cui vennero costruite». Un esempio? «Farle rivivere con il cinema, affiancate a proiezioni di pellicole storiche. Il nuovo percorso museale non dovrà essere statico, ma conce¬ pito come uno spettacolo da rinnovare di continuo». Il riferimento al Cinema rinvia alle necessità d'ampliare il museo della Mole. «E' indispensabile dotarlo di nuovi spazi, da ricavare nelle pertinenze più prossime» insiste Confino. Anche nel Palazzo della Radio? Qualcuno teme che la sua acquisizione disincentivi la presenza della Rai a Torino. «Un uso museale non preclude alla Rai di continuare le trasmissioni. Il Disney's Channel trasmette dai Disney's Studios di Parigi, all'interno di un percorso museale che spiega i legami fra radio, televisione e cinema. Coinvolge il pubblico senza turbare l'attività professionale». «Perché - si domanda Alfieri - a Torino questa virtuosa sinergia non dovrebbe funzionare, tenuto conto che la stessa Rai si dice pronta a diventare partner del Museo del Cinema?». [m. hip.]

Luoghi citati: Gioi, Milano, Nuova Delhi, Parigi, Torino