Niente tatuaggi e piercing per gli «under 18»

Niente tatuaggi e piercing per gli «under 18» IL NUOVO REGOLAMENTO QUESTA SERA SARÀ APPROVATO DAL CONSIGLIO COMUNALE Niente tatuaggi e piercing per gli «under 18» Divieto ad Alpignano: potrà essere aggirato solo col consenso dei genitori Patrìzio Romano Tatuaggi e piercing? Vietati ai minori. Il consigho comunale di Alpignano approverà questa sera un regolamento che impedisce ai minorenni di farsi tatuare il corpo o applicare dei piercing. Unica eccezione, i ragazzi accompagnati e autorizzati dai genitori. «Questo settore non rientrava in nessuna categoria e non era mai stato disciplinato - spiega il comandante dei vigili Vincenzo Mistretta -. Tànt'è che per stilare questo nuovo regolamento ci siamo dovuti rifare alle linee guida di un decreto del ministero della Sanità del '98». E Alpignano, oggi, è uno tra i primi comuni d'Italia ad averlo stilato. «I centri che fanno tatuaggi e piercing sono sempre di più, anche perché vanno di moda ammette il comandante -, per questo abbiamo deciso di intervenire».. E sul tema non c'erano esempi da copiare. «Persino le Regioni sono indietro - prosegue - solo nel Lazio e nel Veneto si svolgono corsi per questo tipo di pratica: e, da quanto ne so, in Piemonte dovrebbero partire entro la fine dell'anno». Ma Mistretta va avanti anche perché ha vissuto in prima persona l'esperienza. «Un giorno ho visto arrivare mia figlia quindicenne con un piercing sul naso - confessa -. Per fortuna è bastato toglierlo per far rimaiginare la ferita». Sono molti a pentirsi del tatuaggio. «Da un'inchiesta emerge che il 28 per cento delle persone, dopo un anno, vorrebbe toglierlo - precisa Mistretta -. E pochi sanno che si può solo o con il laser o con la termoabrasione, che comunque lascia delle cicatrici». E' per questo, che anche gli adulti devono leggere e sottoscrivere una scheda informativa, dove li si avvisa dei rischi. «Ai genitori dei minori, inoltre, si deve far firmare un'elitra scheda, di accettazione». «Come sindaco e quindi responsabile della sanità - dice Giuseppe Accalai -, non potevo legalizzare, per tacito assenso, una cosa del genere. Sono scelte irreversibih, quindi è bene che si sappia prima a cosa si va incontro, specialmente sui minori». Ma non solo per loro. Perché il regolamento prevede che vengano adoperati aghi monouso per ogni tatuaggio, e che poi siano smaltiti come i rifiuti ospedaheri. Stessa procedura per la biancheria sporca di sangue. «Oggi, invece, abbiamo visto locali igienicamente non a posto, dove le attrezzature venivano riutihzzate più e più volte - confessa Mistretta -. Ad esempio, un operatore credeva che per disinfettare un ago bastasse passarlo nel cotone imbevuto di alcol». E se un tatuatore rischia poco più di 100 euro di multa se viene pizzicato a fare un tatoo ad un minorenne, c'è la chiusura del negozio qualora non ottemperi alle norme sanitarie. «Sembra che nessuno sappia che epatite e Aids si possono trasmettere proprio così - precisa il comandante -. Pensare, poi, che la stessa associazione dei tatuatoli impone delle regole, per lo più disattese, come quella di non eseguirli sui minori». E ad Alpignano? Tatuatoli veri e propri sembra non ce ne siano. Solo qualche centro estetico offre questo servizio su appuntamento. «Fino a qualche tempo fa veniva un mio amico a farli, però, da quando ha aperto un suo studio a Nichelino, ho deciso di smettere spiega Roberto Salvala del soia- rium Isola del Sole in viale Vittoria -. Perché? Di lui mi fidavo, era competente ed esperto, usava solo materiale monouso e disinfettava tutto, compresa la macchinetta, e buttava via i colori una volta usati». E sui minori? «Ero contrario anche a mettere un piercing - dice -. Ma se venivano con i genitori lo facevamo, dopo che avevano firmato una dichiarazione. Non era necessario?. Non lo sapevo,, però non importa, non volevo problemi». Comunque, non aver continuato gli ha fatto perdere incassi. «La richiesta è alta, visto che in zona non sono molti. Tuttavia preferisco non guadagnare piuttosto che affidarmi ad uno che si improvvisa tatuatore». Alpignano, però, non può risolvere il problema da sola. «Per questo, mi auguro che l'Asl spinga affinché i Comuni della zona adottino un regolamento simile conclude il sindaco -. Altrimenti, sarà stato tutto inutile». Il sindaco Giuseppe Accalai Alcuni esempi di piercing: secondo gli addetti ai lavori le zone che più sono di moda sono la lìngua e l'ombelico

Persone citate: Giuseppe Accalai, Roberto Salvala, Vincenzo Mistretta

Luoghi citati: Alpignano, Italia, Lazio, Nichelino, Piemonte, Veneto