Sequestrato dopo la rapina

Sequestrato dopo la rapina BANDITI AVEVANO FATTO IRRUZIONE NELLA VILLA Sequestrato dopo la rapina Sondrio: è il giovane figlio di un imprenditore SONDRIO Una rapina messa a segno nella villa di un imprenditore in Valtellina è sfociata in un sequestro di persona. I banditi hanno agito alle 21 e hanno caricato a forza il figlio del padrone di casa sulla Mercedes di famiglia. È accaduto a Berbenno, un paese distante pochi chilometri da Sondrio. Carabinieri e polizia hanno istituito posti di blocco nell'intera Valtellina e nel Lecchese, finora senza esito. La vittima del sequestro è un giovane di 24 anni, Tommaso Dassogno, figlio dell'ex presidente della Camera di Commercio di Sondrio, Alberto Dassogno, titolare di un noto studio professionale di commercialista nel capoluogo della Valtellina. Un commando di quattro persone (forse attese all'esterno da uno o più complici) si è introdotto nell'abitazione della famiglia Dassogno, in una zona residenziale alla periferia del paese, in via Sciupada, vicino a una residenza per anziani. In casa, in quel momento, erano presenti il giovane e la nonna. L'anziana è stata rinchiusa in imo stanzino della villa: ha raccontato di aver visto uno dei malviventi imbracciare un'arma lunga. Il padre avrebbe gjà ricevuto una telefonata per chiedere il riscatto, ora al vagho de^li investigatori. Pochi- i particolari emersi. Pare che i rapinatori, scontenti del bottino razziato nell'abitazione, abbiano cambiato i piani di azione optando per il rapimento a scopo di estorsione, con la minaccia delle anni. Probabilmente l'intenzione era quella di tentare un sequestrolampo. Nel frattempo però è stato lanciato l'allanne alle forze dell'ordine che hanno reso impossibile una trattativa immediata e segreta. Non sono emersi dettagli sulla nazionalità del commando, che secondo un testimone che ha assistito all'ultima fase del rapimento, la fuga, tradiva un accento straniero. La Mercedes di Tommaso Dassogno è stata ritrovata, su segnalazione di alcuni residenti, in una piazzola di un ristorante di Forcola, nei pressi di Morbegno, in bassa Valtellina. Nessuna traccia della vittima del sequestro e dei malviventi, probabilmente saliti su un'altra auto «pulita». La vettura, subito analizzata dalla polizia scientifica, non rivelerebbe tracce di sangue né altri elementi che facciano pensare a comportamenti violenti sull'ostaggio. Posti di blocco sono stati installati in decine di svincoli lungo la statale 38 dello Stelvio, quella che costeggiando la sponda orientale del lago di Como conduce a Milano. In particolare è stato poosto sotto controllo il nodo di Colico, crocevia per Lecco, Como e la Val Chiavenna. Tommaso Dassogno nell'ottobre '99 era sopravvissuto a un grave incidente stradale che lo aveva ridotto in coma. Alla guida della sua auto sportiva si era schiantato contro un albero. Alcuni anni fa era stato operato in Russia da uno specialista in ortopedia per alcuni problemi di deambulazione. Alberto Dassogno e la moghe. Cristina Matteo, insegnante di lettere in pensione, interpellati dai cronisti hanno detto di non aver ricevuto ancora una richiesta precisa di denaro, e di essere sicuri che si «tratti soltanto di ima questione di tempo». Un summit si è tenuto in nottata alla procura di Sondrio tra magistrati, polizia, carabinieri e guardia di finanza per coordinare le indagini. In paese il sequestro ha fatto scalpore, nessuno è abituato a episodi del genere. «Non c'è mai stata una rapina a mano armata, qualche furto in casa sì ma a opera di ladruncoli», dicono gli abitanti. I compaesani parlano di Tommaso come di un ragazzo tranquillo che da quando si è iscritto all'università di Pavia si vede poco a Berbenno. Un ragazzo che «ha avuto una storia di problemi fisici: ha subito due o tre operazioni alle gambe ma ora cammina, e sta bene». [m.cav.]. E' stato costretto a salire sulla sua auto La vettura ritrovata alle porte della città Il commando formato da quattro persone Al padre sarebbe arrivata una richiesta di riscatto Posti di blocco in tutta la regione per trovare ì rapitori

Persone citate: Alberto Dassogno, Cristina Matteo, Dassogno, Tommaso Dassogno