Il grande racket degli usurai Alle vittime diciannove milioni

Il grande racket degli usurai Alle vittime diciannove milioni r.—t. "' —— - VW*r* 'i''?"' lywr-i- LA MALAVITA INCASSA CINQUE MILIARDI Il grande racket degli usurai Alle vittime diciannove milioni La Sicilia ha presentato il maggior numero di richieste analisi mm ROMA SONO 160 mila i commercianti taglieggiati dal racket in Italia. E 5 miliardi i soldi versati nelle casse della criminalità. Sono le ultime cifre della Confesercenti per illustrare imfenomeno esclusivamente italiano, che, come sottolinea Rino Monaco, Commissario straordinario del govemo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, «non trova riscontro in nessuno dei Paesi esteri, neanche in quelli con i più elevati ìndici di criminalità». Anche per quel che riguarda l'usura, la radiografia offerta dal «VI Rapporto SOS impresa» stilato dalla Confesercenti è assai poco lusinghiera: sono circa 120 mila gh operatori coinvolti in rapporti usurai per oltre 350 mila posizioni debitorie di cui almeno ventimila con associazioni per delinquere. Il tributo per i commercianti è superiore ai 9 miliardi. «Le persone a rischio», è scritto nel documento presentato a fine 2002 «ammontano a 500 mila unità. La massa globale di danaro movimentata con gli interessi è desumibile in più di 25 miliardi, gestiti da circa 25 mila strozzini professionisti». Hai suo versante, il govemo combatte questo fenomeno con il lavoro del Commissario straordinario. E' una lotta a tempi lunghi, che per ora annovera i primi successi solo nell'organizzazione e nei progetti elaborati Ai commercianti si ricorda che è stato definito «il principio della risarcibilità dell'estorsione strumentale all'usura». Anche alcune decisioni di Tribunah amministrativi regionali e del Consigho di Stato hanno stabihto «l'obbligo di concedere una elargizione alle vittime dell'usura, commisurata alle perdite del mancato guadagno». La quanti- ficazione del mancato guadagno viene precisato nel documento del Commissario - è unifonnata «ancorando il relativo computo a eie- . menti ojjgettivi come la perdita dell'avviamento, il rapporto tra utile e vendite nell'ultimo triennio, l'incidenza dei beni strumentali danneggiati nella produzione del reddito d'impresa». Sempre dalla stessa relazione si evince che «le gomme complessivamente erogate» hanno registrato nell'ultimo anno «un aumento del 11594 per un totale di 19.414.461 euro» così suddivisi: quasi 11 milioni per estorsione, e gli altri 8 milioni 424 mila per usura. Al 2001 erano pervenute 256 istanze (117 di estorsione e 139 di usura). L'unica regione che non ha presentato neanche un'istanza è la Valle d'Aosta. Quella che ne ha presentate di più è la Sicilia (285 per estorsione, 133 per usura: 418 in totale), seguita dal Lazio (45 per estorsione, 226 per usura: 271 in tutto) e dalla Calabria (158 per estorsione e 77 usura, 235 in toale). Negli ultimi tempi, si sottolinea come siano stati fatti grandi passi avanti nell'informatizzazione degh uffici, per ottenere in tempi più rrpidi e a livelli più ampi, dati e conoscenze sul fenomeno da combattere. Inoltre, co- me informa ancora la relazione del Commissario straordinario, «sono stati sottoscritti protocolli d'intesa con la regione Puglia e le province di Roma, di Salerno e di Catania che, a costo zero, si sono fatte carico di riprodurre e distribuire materiale informativo fornito da questo Ufficio. Nelle prossime settimane si stabilirà identica intesa anche con la provincia di Crotone». Comunque la si rigiri, i risultati di questa battaglia sono ancora in passivo. Sempre secondo la Confesercenti, il danno provocato ai jommercianti dal proliferare di racket, furti, rapine, truffe, con¬ trabbando e usura supera i 60 miliardi. La maggior parte del fenomeno si riferisce al Sud e concerne il rapporto con le organizzazioni mafiose. Ogni ora due milioni e trecentomila euro passano dalle mani dei titolari di negozi a quelle dei mafiosi. Il racket è la piaga più grave. Non c'è attività imprenditoriale, per esempio, nel territorio di Gela, della Locride, dell'Agro-Aversano che non debba fare i conti con le organizzazioni mafiose, anche se il «pizzo» è diffuso soprattutto neUe città metropolitane del Sud: lo paga il 700Zo delle imprese di Reggio Calabria; il 50'K) di quelle di Napoli; l'800Zo di quelle di Catania e Palermo ed è esteso anche nell'hinterland pugliese (Brindisi, Lecce e Foggia). In Sicilia sono vittime del racket 50 mila commercianti pari al 7C/o del totale; in Calabria 15 mila (500Zo); in Campania 40 mila (400Zo) ; Puglia, 17 mila (300Zo); Basilicata, mille (IO"*!.); Lazio, 6 mila (lO^o); Abruzzo, 2000 (lOTo). E al Nord (dove le denunce negli ultimi 8 anni sono raddoppiate), 5000 in Lombardia (596), duemila in Piemonte (590, in calo nell'ultimo anno) e 20 mila tra il Trevigiano e le Marche (696 del totale). L'attività criminale in cui vengono reinvestiti i soldi del racket riguarda quasi esclusivamente il traffico degh stupefacenti. [r. cri .1 La Valle d'AOSta HOn ha presentato richieste La definizione del mancato guadagno tiene conto della perdita dell'avviamento e il rapporto tra utili e vendite negli ultimi 3 anni Rino Monaco commissario straordinario del govemo perii coordinamento delle iniziative a nti racket e antiusura LA MAPPA DEL RACKET In Sicilia sono vittime del racket cinquantamila commercianti pari al settanta per cento del totale; In Calabria 15 mila (50 per cento); in Campania 40 mila (40 per cento); Puglia, 17 mila (30 per cento); Basilicata, 1000 (10 per cento); Lazio 6 mila (10 per cento); Abruzzi 2000 (10 per cento). E al Nord (dove le denunce negli ultimi otto anni sono aumentate sensìbilmente, in genere quasi raddoppiate), 5000 In Lombardia (5 percento), 2000 in Piemonte (S per cento, in calo, però, nell'ultimo anno) e 20.000 tra il TVevigiano e le Marche meridionali (pari al 6 per cento del totale). Risarcimenti vittime dell'usura nel 2002 J 19414.461 euro (cioè 37 miliardi e mezzo di vecchie lire), cosi suddivisi: quasi undici milioni per estorsione, e gli altri 8 milioni 424 mila per usura. Al 2001 erano pervenute 256 Istanze (117 di estorsione e 139 di usura). L'unica regione che non ha presentato neanche un'istanza è la Valle d'Aosta. Quella che ne ha presentate di più è la Sicilia. (285 per estorsione, 133 per usura: 418 in totale), seguita dal Lazio (45 per estorsione, 226 per usura; 271 In tutto), e dalla Calabria (158 per estorsione e 77 usura, 235 in totale).

Persone citate: Rino Monaco