Padre e figlio muoiono sulla Torino-Ivrea-Aosta di Giampiero Maggio

Padre e figlio muoiono sulla Torino-Ivrea-Aosta FAMIGLIA SVIZZERA STAVA ANDANDO A SCIARE. FERITO UN ALTRO BAMBINO Padre e figlio muoiono sulla Torino-Ivrea-Aosta Giampiero Maggio IVREA Era una vacanza che il padre aveva promesso da mesi ai due figli. E ieri, mentre il fuoristrada Landcruiser viaggiava veloce sull'autostrada verso le piste da sci deha Val di Susa, c'era uh cielo da cartolina: le condizioni ideali per trascorrere il week end in montagna. Lassù, stille vallate che fra tre anni ospiteranno le Olimpiadi, questa famiglia svizzera di origine italiana non c'è mai arrivata. E' stato un viaggio verso la morte: Maurizio Raymo, 63 anni, è rimasto ucciso sul colpo, il fighe più piccolo Gregorio, 11 anni, è sopravvissuto solo pochi istanti allo schianto, poi è morto tra le braccia dei soccorritori. L'unico a salvarsi è stato Ruggero, 14 anni: è stato trasportato al Regina Margherita, se la caverà. E' accaduto poco dopo- le 13 suh'A5 Torino-Aosta, subito dopo il casello di Ivrea, 5Q0 metri prima dello svincolo per la bretella di Santhià. Che cosa abbia causato l'incidente è impossibhe affermarlo. Quale sia stata la dinamica invece è chiaro. Da pochi minuti sono passate le 13. Il fuoristrada sta viaggiando sulla corsia di destra, in direzione Torino. Poi sbanda, colpisce in pieno il guard rail che si accartoccia e vola per una decina di metri finendo contro il terrapieno di una stradina di campagna che passa perpendicolare sotto la A5. Sono alcuni automobilisti di passaggio a dare l'allarme : «Fate presto, c'è stato un terribile incidente suh' autostrada - urla una voce al centralinista del 118 - ci sono feriti». Dall'abitacolo si sentono lamenti, sono quelle dei due bambini rimasti incastrati tra le lamiere. L'uomo, invece, è morto sul colpo, come poi constaterà il medico che interviene per primo. Da Ivrea parte una squadra dei vigili del fuoco mentre in pochi istanti raggiungono il luogo dell'incidente anche un'autoambulanza e un elicottero dei pompieri. Le squadre si organizzano. I pompieri lavorano di gran lena e con abilità riescono a liberare i corpi dalle lamiere dell'auto. E' uno di loro ad avvertire medico e infermieri: «I bambini sono vivi, uno è grave». E' proprio su Gregorio che si concentra l'attenzione dell'equipe del 118. Ma il bimbo non ce la fa. Una dehe volontarie sviene, non riesce a reggere allo strazio di quel piccolo corpo ricoperto di ferite. Intanto l'altro bambino viene portato in elicottero in ospedale. Attorno rimangono i resti di quel viaggio che doveva essere una vacanza, Ci sono i borsoni, una ventiquattrore color nocciola, gh sci rossi che si sono staccati dal portapacchi "e sono volati via. Ma questo tratto di strada, in pochi mesi, ha contato altre vittime. Era il primo dicembre scorso quando, pochi chilometri lontano dal punto in cui hanno perso la vita ieri padre e fighe, era morto Andrea Martinelli, 23 anni di Torino. Viaggiava su una Bmw 320 insieme alla fidanzata Rossella Zampieri, 27 anni. L'uomo aveva perso il controllo dell'auto che era finita prima contro il guard rail centrale, poi si era avvitata terminando nella carreggiata opposta. La coppia stava andando a Ouincinettó per festeggiare un compleanno. E prima di questa tragedia, sul territorio di Quassolo aveva perso la vita in un incidente simile un calciatore dilettante di Aosta. L'auto accartocciata dopo l'incidente sull'autostrada Torino-Aosta

Persone citate: Andrea Martinelli, Maurizio Raymo, Rossella Zampieri

Luoghi citati: Aosta, Ivrea, Quassolo, Santhià, Torino