CARDIOCHIRURGIA Una tangente lunga 5 anni di Alberto Gaino

CARDIOCHIRURGIA Una tangente lunga 5 anni CARDIOCHIRURGIA Una tangente lunga 5 anni inchiesta Alberto Gaino -imKmmm Aba venticinquesima e ultima pagina deba terza ordinanza di misura cautelare per Michele Di Summa, il gip Claudio Ferrerò sferra fi colpo più duro aba reputazione del primario sospeso debe Mobnette: «Le indagini hanno fatto emergere che l'indagato, nonostante fosse rinchiuso in carcere, riuscì a far conoscere ai cobaboratori i propri propositi ritorsivi, da porre in atto dal momento in cui, riacquistata la libertà, avrebbe ripreso servizio presso la cardiochirurgia deb'ospedale». Il giudice rincara: «La circostanza, oggetto di ampia investigazione da parte del pm che ha ricostraito canali ed effetti di tale manovra, è ulteriore elemento indicativo di ima volontà - quanto meno - di riacquistare interamente, nel proprio ambiente di lavoro, quella posizione di preminenza che fu ab'origine dei fatti». QUALITA'-TANGENTE. Dodici capi di imputazione - per corruzione aggravata, concussione, turbativa d'asta sempre aggravata - riassumono gb ultimi 5 anni deba cardiochirurgia debe Mobnette gestita dai suoi responsabib con b criterio deba massimizzazione debe tangenti. A leggere l'atto redatto dal gip suba base degb elementi raccolti dai pm Cesare Parodi e Paolo Toso saltano agb occhi i giudizi severissimi suba «sperimentazione deontologicamente scorretta», perché prodotti di nuova generazione venivano provati sui pazienti, quando la vera scelta debe protesi da parte di Di Summa e Giuseppe Poletti era da ricondursi al prezzo deba corruzione. FEUDO INACCESSIBILE. Il giudice definisce «sistematico» b ricorso «aba tecnica deba redazione dei capitolati "su misura" da parte dei primari». Fonnatisi una corte di fornitori famibari, i due cardiochirurghi procedevano ab'asta debe tangenti e, designati i vincitori degb appalti, predisponevano la scelta dei prodotti sanitari suba base dei dépbant ibustrativi di protesi cardiache e ossigenatoli preselezionati dal «criterio» imperativo «ci rendono di più». L'amministratore deba St.Jude Itaba, fibaie deba maggiore casa produttrice di dispositivi per cardiochirurgia, non sa spiegarsi con i pm la ragione per la quale, per la sua azienda, «la Cardiochirurgia debe Mobnette è sempre stata una sorta di feudo inaccessibile». I DUE DELL'AVE MARIA. Scrive b gip: «Un altro operatore del settore era incappato in una vicenda che gb aveva chiarito le idee e di ciò parlava al telefono», intercettato daba polizia giudiziaria. H senso deba conversazione mota attomo a un tentativo di concorrenza sleale da parte di Vittorio Sartori, b fornitore preferito dal tandem Di Summa-Poletti (e dal loro collega Casarotto a Padova). L'imprenditore padovano aveva cercato di soffiargb nel 1998 l'esclusiva per l'Itaba debe valvole cardiache biologiche deba Tissuemed-Aortech. L'argomento usato: si sarebbe impegnato a piazzare subito 200 pezzi (una fornitura importante) «vendendob "tutti abe Mobnette"» e aggiungendo che «lui (Sartori) era già d'accordo con i due deb'Ave Maria». Sartori, sicuro del successo, fornì anticipatamente a Di Summa ì dépbant Aortech perché l'altro predisponesse l'ennesimo capitolato su misura. Però l'azienda inglese si tenne stretta b vecchio rappresentante e i primari di cardiochirurgia «dovettero» ripiegare in extremis sube protesi di Lorenzo Camerin, che aveva pagato sino a quel momento, ma che da abora, «stufatosi», decise di non farlo più. Preso l'involontario «regalo», Camerin è uscito dal grosso giro. IL CONTABILE POLETTI. Sartori, difeso dab'awocato mbanese Vittorio D'Aiebo, e Poletti dominano la scena deb'ordinanza perché sono le rispettive ammissioni a riempire di circostanze d'accusa (anche contro Di Summa) l'atto giudiziario. Il primo appare b più brillante: «Pagavo in contanti, tagb grossi - da 500 mba lire e poi da 500 euro - Eer non portarmi buste ingomranti. Neb'ufficio di Poletti sarò andato 40 volte. Ma dopo b caso Odasso (l'ex direttore gene¬ rale debe Molinette arrestato a fine 2001 per tangenti, ndr.) ci incontravamo al cesso». Tutto filò bscio sino aba morte a Padova del pensionato Antonio Benvegnù con una valvola fornita da Sartori spezzatasi nel petto del pover'uomo. «Da abora mi fecero b vuoto attorno». Anche se, successivamente. Di Summa cercò di farsi assegnare la fontitura di protesi di altra casa commercializzate sempre dal dinamico Sartori. In questo scenario Poletti lascia al collega la scelta dei prodotti e ritagba per sé b ruolo del cassiere e del contabbe debe mazzette. AUDI GEMELLE. Pure b sempre defilato Poletti, però, non disdegnava le botte di vita: con b fiume di contanti che i due cardiochirurghi attiravano come calamite (b conteggio debe tangenti ammesse osciba sui 3 imbardi di lire) Di Summa si comprava auto di lusso. Almeno una volta Poletti lo seguì e i due acquistarono Audi gemebe. La differenza sta nebe giustificazio¬ ni date a posteriori debe mazzette: Di Summa (reinterrogato stamane dal gip) ha insistito a parlare per sé di corruzione sempbce: «Prendevo i soldi perché me b offrivano, senza influire sube scelte dei prodotti». Il reabsta Poletti è andato oltre e ha ammesso anche la corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. ODASSO. La prima gara truccata dai due risale al settembre 1997, ma sino al febbraio 1999 i due ebbero qualche difficoltà a far funzionare b loro sistema: le commissioni aggiudicatrici erano presiedute da un dirigente del provveditorato (e in un caso le loro richieste tecniche furono clamorosamente cassate). La svolta arriva con l'insediamento abe Mobnette di Odasso che nomima Di Summa presidente di commissione. Da abora bevitano anche le tangenti: 800 mba lire, 1 mibone 100 mila, un mibone e ottocentomba a pezzo. Vale sempre b rapporto quabtà sospetta-prezzo della corruzione. L'inchiesta della magistratura ha ricostruito cinque anni di tangenti in cardiochirurgia alle Molinette Il giudice definisce «sistematico» il ricorso «alla tecnica della redazione dei capitolati "su misura" da parte dei primari» GMMAaM1Ab

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