Vivi o morti, per i ladri non fa differenza di Oreste Del Buono

Vivi o morti, per i ladri non fa differenza Vivi o morti, per i ladri non fa differenza EGREGIO OdB, in relazione a quanto si permette che avvenga impunemente negli ospedali torinesi, ho anch'io un'esperienza da raccontare: posso farlo solo ora, dopo che sono trascorsi circa quattro mesi, perché solo ora ho riacquistato un certo equilibrio interiore che mi consente di dominare in qualche modo la rabbia e il dolore. Il 12 ottobre 2002 mia madre, ottantenne e vedova da circa trent'anni, fu ricoverata al San Giovanni Bosco, IH piano, Reparto di Neurologia, in seguito a un ictus gravissimo con paresi totale destra e afasia globale. Pochi giorni dopo il ricovero - e preciso con assoluta certezza: NON in orario di visita - le fu sfilato l'anello matrimoniale dall'anulare sinistro, certo con difficoltà da parte di chi compiva quell'atto (e procurando dolore fisico a mia madre che da molti anni non riusciva più lei stessa a sfilarsi dal dito quell'anello divenuto ormai troppo stretto), ma anche con la sicurezza che la vittima non era in grado neppure di gridare, e tanto meno di articolare poi parole di denuncia nei confronti dell'aggressore. Potrei descrivere la successiva reazione di infermieri e di medici, davanti alle mie rimostranze: nessuno ricordava nulla e l'uno scaricava l'eventuale colpa sull'altro. Anch'io, naturalmente, ho sporto denuncia al commissariato interno all'ospedale, e anch'io, naturalmente, non ho ottenuto alcun risultato. Anche a me sono rimasti tanta rabbia (si può rubare non solo ai morti, ma anche agli ancor vivi ma impossibilitati a difendersi, pazienti di un grande ospedale di Torino) e tanto dolore nel ripensare alla consapevolezza di mia madre dimostrata m tutti i modi che le sue condizioni le consentivano, di quanto le era stato fatto. Mia madre è morta due settimane dopo, il 6 novembre 2002. Paola Ramondetti, Torino /^l ENTILE corrispondente, l'al^^ tro giorno, nel Reparto di Cardiologia di un grande ospedale romano, è morta alla presenza di quattro famigliari una signora; di fronte a costoro, nei pochi secondi necessari a isolare con un paravento il letto, la morta è stata derubata della fede d'oro e di una catenina pure d'oro. Va così dappertutto. Cosa dirle? Si resta senza parole di fronte a tale malvagità dei ladri e a tale irresponsabilità dei gestori degli ospedali. Oreste del Buono

Persone citate: Paola Ramondetti

Luoghi citati: Torino