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Sisal apre a Meliorbanca e Bipielle I DUE NUOVI PARTNER ENTRANO CON IL 150Zo CIASCUNO. CHIUSI IN CRESCITA I CONTI 2002 Sisal apre a Meliorbanca e Bipielle MILANO Sisal chiude in crescita il 2002, a dispetto delle fatiche del mercato dei giochi, e si appresta a nuove avventure a braccetto di un paio di nuovi partner di peso. L'annuncio dato ieri dal presidente Rodolfo Molo e dall'amministratore delegato Giorgio Sandi rivela che i due partner sono di matrice finanziaria ma almeno in un caso con forte vocazione industriale. Si tratta, infatti, della Meliorbanca di Pier Domenico Gallo e di Eurogiochi, società di investimento che ha nel fondo di private equity Star Venture I l'azionista di riferimento, e della Popolare di Lodi, tramite Efibanca che acquisiscono entrambi il 150Zo del capitale ciascuno: Bipielle culla, però, anche ambizioni industriali. La più grossa scommessa per la società della famiglia Molo - che ne è tuttora il socio di riferimento e che con il presidente Rodolfo Moro conferma la corsa a crescere ancora nel core business rappresentato dai giochi (sia numerici come il Superenalotto, sia legati allo sport e all'ippica come la Tris) - è, infatti, quella di unire al mestiere tradizionale l'offerta di servizi costruiti ad hoc da Bipielle. L'amministratore delegato della Popolare di Lodi Gianpiero Fiorani, che non si lascia sfuggire l'occasione per allargare il perimetro dei contatti, avrà anche apprezzato il know how consolidato, la snellezza organizzativa, la prapensione ad innovare prodotti e processi (con l'uso pervasivo della tecnologia), l'affidabilità della Sisal, ma deve aver soprattutto soppesato le potenzialità della rete distributiva dell'azienda forte di 19 mila punti vendita (seconda sola a quella postale con i suoi 25.000 punti vendita) - che in conferenza stampa non esita a definire ((ima robusta macchina da guerra» e per occupare il campo sfodera la carta di credito prepagata Kalibra, ricaricabile su cellulare presso i ricevitori Sisal, utilizzabile sul circuito Visa e Maestro: prima mossa per occupare spazio in vista della liberalizzazione anche in Italia delle vendite di prodotti finanziari. Se ce ne fosse bisogno, per la Sisal in tale compagnia si aprirebbero senza difficoltà le porte della Borsa: per ora la famiglia Molo, i nuovi partner e lo stesso Sandi non ne sentono la necessità. D'altra parte la società - che è in attesa delle risposte dei monopoli di stato e del Coni per avviare nuovi giochi ha i mezzi per autofinanziare la crescita: avendo annullato l'indebitamento e producendo un buon cash flow. Piazza Affari, insomma, può attendere. [f.pod.j