Anche la procura di New York indaga sulla Glaxo di Paolo Mastrolilli

Anche la procura di New York indaga sulla Glaxo Anche la procura di New York indaga sulla Glaxo I gigante farmaceutico denunciato per frode ai consumatori e corruzione Paolo Mastrolilli NEW YORK Lo scandalo dei rapporti economici tra le grandi case farmaceutiche e i medici si allarga anche all'America, con la presentazione di una causa nello Stato di New York che promette di trasformarsi in una campagna nazionale. Ieri l'attorney general Eliot Spitzer, ossia il ministro della Giustizia locale, ha annunciato che porterà' davanti alla Corte Suprema di Albany la GlaxoSmithKline, la Pharmacia e probabilmente l'Avenits, che ha ricevuto una notifica preliminare. Se si considera che Pharmacia e' stata acquistata l'anno scorso dalla Pfizer per 60 miliardi di dollari, allo scopo di creare il polo farmaceutico più' grande del mondo, e' facile capire le dimensioni della sfida. Le accuse sono pesanti: frode ai danni dei consumatori, corruzione, e false dichiarazioni riguardò i prezzi all' ingrosso, gonfiati ai danni dell'assistenza sanitaria pubblica. In sostanza, pero', si tratta ancora di presunte violazioni della legge da parte delle case farmaceutiche, per compensare i dottori che scelgono i loro prodotti. L'iniziativa presa da Spitzer si concentra in particolare sul meccanismo dei rimborsi. I medici americani possono acquistare farmaci all'ingrosso dalle case, e poi girarli ai propri pazienti. L'assistenza pubblica statale per i cittadini più' poveri, cioè' il Medicaid, o quella federale, cioè' il Medicare, li rimborsa per queste spese, mentre i ma ati sono tenuti a contribuire pagando il 200Zo dei costi. I rimborsi pubblici ai dottori sono stabiliti in base ai grezzi medi indicati dai produttori, e quindi la presunta frode funzionerebbe cosi': le case segnalano allo stato prezzi gonfiati, ma poi praticano forti sconti ai medici, che incassano la differenza tra il costo denunciato e quello reale. I pazienti contribuiscono comunque per il 20l34 del prezzo ufficiale, e quindi ci rimettono anche loro, mentre lo stato paga per tutti. Per spiegarsi il ministro della Giustizia ha fatto un esempio con l'Adriamycin, un farmaco per la chemioterapia prodotto da Pharmacia, perche' spesso proprio le cure per il cancro sono strumento della frode. Secondo le sue accuse, grazie agli sconti un medico paga questa medicina 7,40 dollari per 10 milligrammi. Ma in base ai prezzi medi all'ingrosso indicati dalla casa, il Medicare gli rimborsa 34,42 dollari. Il paziente contribuisce comunque 8,60 dollari, e quindi paga da solo più' del costo reale sostenuto dal medico, che intasca la differenza di 35,62 dollari. Questo gioco, secondo Spitzer, costa allo stato di New York tra 50 e 100 milioni di dollari all'anno, ma non si tratta solo di un problema economico. Il ministro della Giustizia, infatti, sospetta che il meccanismo venga utilizzato dalle case farmaceutiche anche per spingere i dottori a prescrivere i loro prodotti, usando proprio l'incentivo della forbice tra i prezzi denunciati e quelli scontati. Qualche medico, insomma, potrebbe far prendere ai suoi pazienti dei farmaci non necessari, o magari non i migliori disponibili sul mercato, per incassare la differen¬ za. Lo scandalo non e' limitato a New York, perche' almeno la California e il Texas hanno presentato cause simili contro varie case produttrici, mentre anche il Minnesota, il Nevada e altri stati si stanno muovendo nella stessa direzione. In questa fase di crisi economica, infatti, diversi stati hanno gravi problemi di bilancio, e quindi hanno tutto l'interesse a risparmiare o a recuperare soldi. I portavoce delle case far¬ maceutiche, come Mary Anne Rhyne della Glaxo, hanno risposto di non avere responsabilità', perche' i prezzi li stabilisce il governo e loro non hanno controllo sulla forbice tra i costi reali e i . rimborsi pubblici. Secondo gli esperti, pero', la questione legale potrebbe essere risolta con un accordo. Nella sua causa, infatti, Spitzer non punta alle compensazioni economiche, ma vuole spingere le case farmaceutiche a cambiare politica.

Persone citate: Eliot Spitzer, Mary Anne Rhyne, Spitzer