IL TRIO DEBUSSY SUONA MAHLER di Giorgio Pestelli

IL TRIO DEBUSSY SUONA MAHLER Giorgio Pestelli Ad ogni ritomo a casa del Trio Debussy, che ha suonato al Conservatorio per l'Unione Musicale in fonnazione di quartetto affiancato dalla viola di Olga Arzilli, sicurezza e disinvoltura salgono ogni volta un gradino; ormai siamo al punto in cm Piergiorgio Rosso, Francesca Gosio e Antonio Valentino, e l'Arzilli per l'occasione, suonano riflettendo sul pubblico la loro gioia di suonare insieme senza più preoccuparsi di trovare un loro stile esecutivo: che c'è già, fatto di passione e introspezione, grandi frasi armoniose e parole sussurrate, sotto lo stimolo principale del violino di Piergiorgio Rosso, capace di attribuire senso espressivo ad ogni più piccolo movimento di note. Il programma, bellissimo e composto con molta IL TRIO DEBUSSY SUONA MAHLER accortezza, è incominciato co4 il «Témpo.ili quartetto» di un Mahler ragazzo, una pariina Sij'uil solo tema (che si trova nel «Lohengrin» di Wagrlér, atto secondo:, (jDu wilde Seherin»), che gira e rigira tra ombre cangianti'e inquieti misteri: Mahler, è chiaro, non era fatto perla musica da camera, ma i nostri musicistihanno saputo fissare in questo frammento bompostp a sedici aimi il colore e il presagio del futuro sinfonista. Subito dopo, invece, ecco il discorso cameristico all'apice del suo vigore nel Quartetto.di Mozart K 478: il primo movimento ha una intensità e un impeto da .pareggiare la Sinfonia K 550 nella stessa tonalità di sol minor?; qui è il paradiso dei dialoghi fra gli strumenti, ' dei raggruppamenti e delle combinazioni: quanto più piovevano le idee, tanto meglio si seguiva il filo del discorso e l'insieme della costruzione. : Infine il Quartetto op.47 di Schumann, opera leggiadra che mancava da troppo tempo nei nostri programmi; a differenza del Quintetto gemello, che distribuisce i ruoli con più equilibrio fra tutti gli "strumenti, nel Quartetto il pianoforte domina, è il dentro e la periferia, ed è stato molto bravo Antonio Valentino a tenere le fila senza sovrastare i compagni; ài violoncello di Francesca- Gosio il primo piano dell'Andante, la pagina suprema della composizione, conil suo lirismo ad ali spiegate.