Fresco reinveste i suoi compensi nella Fiat

Fresco reinveste i suoi compensi nella Fiat NEL 2002 IL PRESIDENTE HA ACQUISTATO 216 MILA AZIONI DEL LINGOTTO. DODGE S COX SALE AL 7,70Zo DEL CAPITALE Fresco reinveste i suoi compensi nella Fiat TORINO Il presidente della Fiat, Paolo Fresco ha convertito in azioni il compenso per la carica di consigliere di amministrazione del 2002. Ha perciò acquistato 5.650 azioni Fiat sul mercato a un prezzo di 7,82 euro, per un controvalore complessivo di 44.255 euro. La comunicazione è stata fatta ieri dall'ufficio titoli del Lingotto alla Consob in base al codice «internai dealing» di Borsa italiana. Dalla casa torinese fanno sapere che non si tratta della prima transazione che Fresco ha effettuato in questi termini. Nel corso dello scorso anno il presidente della Fiat aveva già acquistato sul mercato italiano 211.452 azioni ordinarie della Fiat, al prezzo medio unitario di circa 15 euro, con un investimento totale di circa 3 mihoni e 150 mila euro, utilizzando i compensi ricevuti per la carica di presidente dall'inizio dell'incarico nel 1998. L'operazione comunicata ieri era già stata annunciata il 28 febbraio scorso: «Per dare un concreto - si leggeva una nota - segnale di fiducia nel gmppo e della sua capacità di rilancio e di crescita». Fiducia dimostrata anche dal fondo californiano Dodge 8- Cox che ha portato dà poco meno del 70Zo al 7,770Zo la propria partecipazione nel capitale ordinario di Fiat. Intanto ieri la General Motors ha spiegato che non metterà alcun paletto ai colloqui tra Fiat e le sue banche creditrici in merito alla cessione nei loro confronti del 510Zo di Fidis, uno dei temi caldi del prossimo vertice tra la casa torinese e gli istituti di credito in programma domani a Milano. La smentita alle voci che si erano rincorse nei giórni scorsi secondo le quali il colosso di Detroit sarebbe stato intenzionato a chiedere l'annullamento del contratto put se la Fiat avesse ceduto la finanziaria arriva dal portavoce di Gm Toni Simonetti: «Non siamo interessati ad alcuna transazione riguardante Fidis, è una cosa che riguarda Fiat». «No corament, sono solo speculazioni» è stata invece la risposta all'ipotesi della richiesta della banche italiane di una garanzia da parte di Gm sul mantenimento dell'opzione put per l'acquisto deir800Zo di Fiat Auto non detenuto, esercitahile dalla casa torinese nel 2004. Mentre proseguono le trattative a 360 gradi, ieri dall'Acca, l'associazione europea dei produttori di automobili, sono arrivati i dati sulle immatricolazioni auto in Europa: si è verificata una contrazione del 70Zo su base annua. Evidente dunque che il rischio della guerra stia ancora deprimendo il mercato delle quattro ruote. Fiat (-1,22 ièri in Borsa) ha registrato una flessione del 22,80Zo a 102.932 unità. La quota di mercato è scesa dal 10,4'io del gennaio 2002 air8,70Zo del gennaio 2003. Ma anche altre case europee sono in difficoltà. Il gmppo Volkswagen registra un calo di immatricolazioni del 5,70Zo, Renault del 17,50Zo, Ford del IO,80Zo (con il marchio Volvo in flessione del 15,50Zo). Il gmppo Psa perde l'ISfc, con una discesa del 10,l0Zo per Peugeot, ma un aumento del 12,70Zo per Citroen. Tra le performance positive vi sono Land Rover per il gmppo Ford (4- 13,60Zo) e Saab per il gruppo Gm (-l-17,80Zo). Le marche giapponesi mettono a segno un buon risultato (-t-5,40Zo) con un exploit del 69,70Zo per Mazda, mentre le coreane tengono la posizione (-l-0,80Zo). [r.e.s.] Gm: «Non c'è interesse ad alcuna transazione su Fidis, è una cosa che riguarda Torino» Le tensioni internazionali pesano sul mercato auto dell'Europa: -7 per cento a gennaio Il presidente della Fiat, Paolo Fresco

Persone citate: Paolo Fresco, Toni Simonetti

Luoghi citati: Detroit, Europa, Milano, Torino