Sono in Spagna i resti più antichi di esseri umani giunti dall'Africa

Sono in Spagna i resti più antichi di esseri umani giunti dall'Africa | UNA MOSTRA A NEW YORK Sono in Spagna i resti più antichi di esseri umani giunti dall'Africa I FOSSILI DELLA SIERRA DI ATAPÙERCA FANNO RISALIRE I PRIMI ARRIVI A 800 MILA ANNI FA. L'HOMO NEANDERTALENSIS E' ORA RITENUTO UN RAMO COLLATERALE Marta Cerù UN viaggio nel tempo alla scoperta dei primi esseri umani che popolarono l'Europa è l'esperienza che New York offre ai visitatori del Museo Americano di Storia Naturale. La mostra "I primi Europei: tesori dalle Colline di Alapuerca" è risultato della collaborazione tra i paleoanlropologi del Museo e quelli del silo archeologico di Alapuerca in Spagna, dove sono siati riesuinali i resti dei più antichi europei a lult'oggi conosciuti: un ventennio di scoperto, dice il paleoantropologo lan Tallersall, autore di 11 libri sulla storia evolutiva dogli ossori umani, e di centinaia di articoli. L'evoluzione della specie umana non ò una linea dirolla di discendenze dagli ominidi alla specie Homo, ma piulloslo un albero o un cespuglio in cui molle specie spesso convivono, altre si estinguono, e pivi recentemente si origina il ramoscello della nostra specie Homo sapiens. È questa la visione moderna presentata dai curatori della mostra. Che si sono serviti dei reperti spagnoli por la prima volta arrivali in America, e li hanno inseriti in un contesto cronologico e geografico. Molli i riferimenti alle varie specie di ominidi evolute nelle fore- UN LUNGO PERCORSO DALLE OSSA DI LUCY L'AUSTRALOPITECA AGLI OMINIDI COME ILPARANTROPUS BOSEI, DALL'HOMO ERECTUS ASIATICO A QUELLO ITALICO DEL CRANIO DI CEPPANO ste e savane africane. Il teschio di Lucy, l'Australopitecus Afarensis che visse in Africa Ire milioni di anni fa, accoglie i visitatori. Poi è la volta degli ominidi risalenti a due milioni cU anni fa, come il Parantropus Bosei. Per arrivare alle prime migrazioni dall'Africa e all'Homo Ereclus asiatico. In Asia, i resti fossili di ominidi trovali hanno permesso una buona ricostruzione dell'evoluzione umana, ma in Europa i reperti scarseggiano e ricostruire la popolazione è mollo più difficile. In mostra c'è il cranio di Coprano, elio indica la presenza d'una specie simile all'Homo ereclus nell'Italia di ollocenlomila anni fa. Ma il vero gioiello sono i resti trovali in Spagna. La Sierra di Alapuerca è una regione carsica a Nord di Madrid. Si tratta di un sistema di grotte e gallorie, scoperto noi primi del Novecento durante i lavori di costruzione di una relè ferroviaria. Solo negli Anni Cinquanta sono stati riconosciuti sili archeologici e paleoantropologici di grande valore per documentare l'evoluzione umana in Europa, nel Basso e Medio Pleistocene. I quattro chilometri di gallerie sollorraneo contengono quattro sili importanti datali da un milione a centomila anni fa. Due sono riprodotti nella mostra. Lo scavo chiamalo Gran Dolina si presta bene a un viaggio nel passato. La sezione verticale, profonda sedici metri e divisa in undici livelli stratigrafici, è stata ricostruita in orizzontalo, in un corridoio che si apre sullo strato di sedimenti piìi antico. Di fronte alla parete che presenta i vari livelli sono posizionali i resti fossili degli animali estratti dal sito: bisonti, leoni, linci, mammuth e rinoceronti. Nel periodo che va da 700 mila a 800 mila anni fa, si può osservare il teschio ricostruito di un ragazzo di undici anni. È il fossile più completo della specie Homo antecessor (scoperta ad Ala puerca), la cui apparenza esteriore è simulata da una serie di disogni. Attraversato il corridoio ci si trova in un altro silo, Sima de los Huesos. E' una fossa dove sono slati trovati venlisello scheletri di ominidi risalenti a 400 mila anni fa, appartenenti alla specie Homo Hei- esptroschririzisandcgiludè vuvin delbergensis. Sono state riesumate anche migliaia di ossa appartenenti ad un centinaio di orsi di una specie ancestrale all'orso dello caverne. I fossili spagnoli hanno permesso di rolrodalaro a 800 mila anni fa l'arrivo in Europa dei primi esseri umani provonionti dall'Africa attraverso l'Asia. Alcuni misteri sono ancora oggetto di speculazioni. Por esempio, su gran parte delle ossa riesumale a Gran Dolina (sia ciucile animali sia quelle umane) si sono trovati segni e marchi come se fossero stalo scalfite con pietre. E questo fa pensare a fenomeni di cannibalismo tra questi primi colonizzatori dell'Europa. I corpi accumulati nella Sima de los Huesos potrebbero esservi stali gettati. Ma perché? E perché s'è trovata una sola ascia tra tanti resti umani? Potrebbe ossero un sacrificio, ma è possibile che questi ominidi avessero già rituali funebri? "Non lo sappiamo", risponde Taltorsal. "Lo loro motivazioni e i loro modi di pensare sarebbero stali mollo diversi dai nostri". Chiudo la mostra l'Homo Neandortalonsis, forse uno degli europei che più hanno dato adito a controversie nella storia dell'evoluzione umana. Origmariamente consideralo un diretto antenato dell'uomo moderno, è ora collocato in un ramo evoluti-' vo che convivo con quello dei nostri dirotti antenati e si eslingue mentre l'Homo sapiens prende il sopravvento. La ricostruzione di un intero scheletro di Neandortal da parte degli scienziati del museo è un evento unico. Si tratta di un vero e proprio trapianto effettuato usando calchi di gesso ricavati dai vari resti fossili trovati in Europa e in Medio Oriento. Il confronto faccia a faccia dei due scheletri non è solo suggestivo. Le evidenti differenze aggiungono un tassello al mosaico della storia della specie umana. Per chi ha in programma un viaggio a New York, il Museo si trova su Central Park West all'incrocio con la Ottantunesima Strada ed è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 17,45. Per i visitatori on line, invece, l'indirizzo di "The first Europeans: Treasures from the Hills of Alapuerca ", è www.amnh.org.

Persone citate: Hills, Marta Cerù, Park West