«Stazione condannata se entro un anno non riparte lo Shuttle»

«Stazione condannata se entro un anno non riparte lo Shuttle» GUIDONI, L'ASTRONAUTA ITALIANO «Stazione condannata se entro un anno non riparte lo Shuttle» Andrea di Robiiant ^ ROMA " «La stazione spaziale può funzionare in stand by ancora un anno senza lo shuttle. Dopodiché lutto il progetto sarà a rischio». Umberto Guidoni, l'astronauta italiano che ha compiuto missioni nel 1996 con il Columbia e nel 2001 con l'Endeavor, non nasconde i suoi timori per i contraccolpi della sciagura di due settimane fa sul programma spaziale. Lo abbiamo intervistato in margine ad un seminario che si è tenuto ieri al Cnr. Per ora la Nasa ha deciso che gli shuttle rimangono a terra. Come sarà mantenuta in funzione la stazione orbitante? «Bisognerà - ridurre l'equipaggio da tre a due e diminuire considerevolmente l'attività scientifica a bordo. Per la logistica abbiamo a disposizione i razzi Progress che possono partire ogni tre mesi. Per l'equipaggio ci sono i missili Soyuz, che i russi possono mandare in orbila ogni sei mesi. Ma non si ouò pensare di andare avanti a lungo cosi. Un anno, e e prospettive rimungono aperte. Poi lo shutile diventa essenziale». Ma è pensabile che gli shuttle tornino a volare in un arco di tempo cosi breve? «Per ora la posizione ufficiale della Nasa è che i voli riprenderanno tra sei mesi. Mi sembra una previsione ottimistica. Ricordo che dopo l'esplosione del Challenger all'inizio annunciarono uno stop di otto mesi ma i voli ripresero solo due anni e mezzo dopo. E in quell'occasione avevano una pista da seguire. Io spero che si arrivi presto a capire cosa sia successo, ma riconosco che questa volta è più difficile. Allo slato non c'è alcun indizio...» E le ipotesi fatte finora? «I primi giorni si sono un po' fissati con l'idea delle mattonelle danneggiate durante la partenza, che si è rivelata una pista falsa. Poi c'è stalo il falso scoop della fessura sull'ala mostrata da una televisione. Ma era evidente che non era l'ala: quella era la stiva. E la "fessura" non era che un filo elettrico». Dopo la sciagura del Columbia, ripartiranno le polemiche sull'opportunità di investire miliardi nel progetto della stazione orbitante? «Le polemiche sono già ripartite e certamente continueranno. In realtà si tratta di capire se il progetto potrà effettivamente andare avanti o meno. Da questo punto di vista la sopravvivenza della stazione spaziale potrebbe essere uno slimolo in piti per far ripartire gli shuttle. Ma non è pensabile che la Nasa li faccia decollare senza prima aver chiarito fino in fondo i motivi del disastro. Non nielleranno a repentaglio la vita degli astronauti. E su questo punto il governo Usa dovrà anche tener conio dell'opinione pubblica americana». Per l'Agenzia spaziale europea cosa comporta l'interruzione dei voli dello shuttle? «La scadenza più importante era il lancio del modulo Columbus, una specie di autobus con sedici compartimenti predisposti per la sperimentazione scientifica di bordo. Ora l'invio del Columbus sarà naturalmente rinvialo».

Persone citate: Guidoni, Umberto Guidoni

Luoghi citati: Columbia, Roma