Alice, Neqritudine e Momix Il corpo fra potere e fantasia

Alice, Neqritudine e Momix Il corpo fra potere e fantasia TEATRO Alice, Neqritudine e Momix Il corpo fra potere e fantasia SILVIA FRANCIA La fantasia al potere in un mondo dove le regole sono sovvertite. La crudeltà al potere, in un mondo dove si celebra il rito di un «carnevale a lutto». Atmosfere antiteche, per i due titoli che lo Stabile presenta questa settimana nel suo cartellone, ovvero «Aspects of Alice (nel paese delle meraviglie)» e «I negri». Il primo dei due spettacoli, presentato dal gruppo Teatro in Nero Ta Fantastika di Praga e firmato da Petr Kratochvil e Pavel Marek, è in scena da stasera al 16 al Carignano. «Lasciamo la realtà e brindiamo con l'immaginario» è la formula cui si ispira la Compagnia per disegnare la propria Alice, tra virtuosismi del teatro d'animazione, echi della storia di Praga, e suggestioni pittoriche dell'artista di riferimento, Emma Srncova. Dalla vicenda ideata da Carrol, restano alcuni spunti, per questa elaborazione giocata sul senso del poetico e della visione. Una Alice cresciuta vive il suo sogno ad occhi aperti, muovendosi su fondali alla Chagall: tra candore e turbamento, mescola le carte del passato e del presente, incontra personaggi mitici, vola tra le sue stranite percezioni. Per l'occasione, a Palazzo Barolo sono allestite una mostra bibliografica e un «percorso fantastico» attraverso situazioni chiave della storia (info: 011/436.95.65). La dialettica tra l'Io e l'Altro, le riflessioni sul potere e sulla sua spartizione per ranghi e razze, il teatro nel teatro che ribalta la logica apparente, la realtà che incontra la finzione e la stravolge, smascherandola. Spunti per un intreccio di letture, sottese al tema portante della «negritudine». Il testo di Genet, che dal suo apparire suscitò scalpore, è affrontato dal regista Antonio Latella, con piglio deciso e scelte audaci. In questo allestimento de «I negri», prodotto da Nuovo Teatro Nuovo e presentato da oggi al 15 al Gobetti, la fisicità diventa la cifra più evidente: la nudità dei corpi, la violenza dei loro scontri coinvolgono lo spettatore nell'ossessività di un rito, che mescola tribalità antiche e cultura occidentale, nel nome di un tema tuttora urgente, come quello della «negritudine». All'Alfieri, attesa per l'energetica creatività dei Momix che, con la consueta eleganza, sfidano le leggi di gravità in «Opus Cactus*: repliche sino al 2. Co doni protagonista, all'Erba da questa sera al 16: in scena, la Compagnia Franco Parenti diretta da Andée Ruth Sammah con «La Locandiera». Allestimento non convenzionale, per questo superclassico, considerato quasi un manifesto femminista. La storia di Mirandolina è, in questo caso, rivista e corretta e se la locandiera affascina con la loquacità e non con l'avvenenza, il cavaliere, si rivela un giovane che, avendo paura di lei, finisce per sfuggirle. Sortita «fuori casa» per il team di Assemblea Teatro che, oggi alle 18 sarà al Forum Fnac per il secondo incontro di una serie destinata a «portare al pubblico le tematiche che più stanno a cuore alla Compagnia». Tra inserti recitati e cantati, si parlerà di violenze e di regimi totalitari con lo scrittore Enrico Calami, già console italiano all' ambasciata di Buenos Aires ai tempi del golpe. TldBdnrTDldb"ndngpd In trasferta anche Tangram Teatro che al Matteotti di Moncalieri presenta "Frammenti di un discorso poco amoroso" di e con Bruno Maria Ferrare: vagabondaggio tra energie e contraddizioni del sentimento, seguendo autori come Gaber, Benni, Bogosian. Tornano stasera, allo Juvarra, i Donali&Olesen con il più noto dei loro titoli "Buonanotte brivido", datato 1988. Da mercoledì al Garybaldi di Settimo, Bebo Storti in "Mai morti": il titolo richiama il nome di un terribile battaglione della Decima Mas, che operò con i nazisti nella repressione antipartigiana. A questo squadrone, il protagonista del monologo guarda con delirante rimpianto. UNA SCENA DI «ASPECTS OF ALICE»

Luoghi citati: Buenos Aires, Erba, Moncalieri, Praga