Il linguaggio delle pietre

Il linguaggio delle pietre Il linguaggio delle pietre Tutti sanno il significato simbolico del diamante, la più preziosa fra le pietre, pegno d'amore, di fedeltà, indistruttibile e quindi eterno; non a caso la frase che negli ultimi tempi ha accompagnato le campagne promozionali diceva «un diamante è per sempre». Meno noto forse il linguaggio augurale attribuito ad altre pietre, alcune molto meno preziose del diamante e quindi più accessibili sotto il profilo economico soprattutto per i «portafogli giovani». Ne abbiamo scelte alcune fra le più comuni e ve le raccontiamo in ordine . Acquamarina: non solo è la pietra che anullerebbe la timidezza migliorando la memoria, ma favorirebbe anche la felicità matrimoniale. Agata: in Germania è molto amata, meno da noi per il colore violetto, ma visto che questa tinta è molto trendy, spezziamo una lancia in suo favore, oltre tutto avrebbe il potere della simpatia. Crisopazio: favorirebbe la sincerità Giada: proteggerebbe da malattie e sfortuna. Granato rosso: pegno d'amore nelle epoche dei Cavalieri, manterrebbe a lungo il ricordo della persona amala. Lapislazzuli: favorirebbe l'armonia. Malachite: combatterebbe paure e indecisioni. Peridoto: è anche la pietra che viene dallo spazio perché contenuta anche nei meteoriti; darebbe coraggio e ricchezza. Quarzo: citrino, quarzo rosa simboli di gioia e talismani contro molti pericoli. Spinello: ovviamente nulla a che vedere con il fumo, ma simbolo vincente e di pace nel colore rosso e di serenità in quello blu. Topazio: diversi i colori di questa che è detta la pietra della conoscenza, ma che sarebbe anche un talismano di gioventù. Turchese: conosciuta anche nei millenni prima della nascita di Cristo, era un ricercato portafortuna. Un discorso a sé meritano le perle, rugiada della luna raccolta sulle onde dalle ostriche o lacrime degli dei, ma sempre e ovunque ricercate. I Romani per averle giunsero a scambiare ingenti quantitativi d'oro , la regina Elisabetta I d'Inghilterra sembra possedesse 3000 abiti incrostati di perle e indossava collane anche di sette fili sino al ginocchio. A New York nel 1917 il banchiere M. F. Plant acquistò una collana a due fili pagandola con un intero palazzo, quello che da allora è la sede di Carrier nella FifthAvenue. In epoca moderna le perle per il loro candore erano l'unico gioiello delle spose durante la cerimonia nuziale. Oggi l'offerta spazia anche su perle di varie gradazioni, prime fra tutte le perle grigie di Tahiti.

Persone citate: Carrier, Elisabetta I, M. F. Plant

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, New York