Denunciati in Italia 140 «vols a la portière» di Gian Piero Moretti

Denunciati in Italia 140 «vols a la portière» OGGI UN VERTICE A NIZZA FRA L'ON. BORNACIN, IL PREFETTO DELLE ALPI MARITTIME E IL CONSOLE DI ROMA, VECCHIONI Denunciati in Italia 140 «vols a la portière» derubati in Francia si sono rivolti ai nostri commissariati Gian Piero Moretti SANREMO Non solo Nizza e non solo la Costa Azzurra. I «vols a la portière» ormai sono diventati un fenomeno prooccupante sull'intero Sud Est della Francia, fino a Marsiglia e un po' in tutto il paese. Nel 2002 gli imperiesi che si sono presentati in questura o presso i commissariati di Sanremo e Venlimiglia per denunciare scippi subiti Oltralpe sono slati 140. Di questi 86 sono slati derubati sulla Costa Azzurra mentre in auto erano fermi al semaforo in attesa del verde. Gli altri 54 si sono visti portare via borsa, soldi e documenti in altre località della Francia. Parigi compresa. E sempre con le slesse modalità diventate tristemente famose sulla Riviera francese. Gli imperiesi derubali agli incroci di Nizza sono slati 55. Diciolto quelli che hanno subito la slessa sorte a Mentono. Furti «a la portière» anche ad Antibes, Cannes. In lutto 86: quasi due colpi alla settimana. Ai quali vanno aggiunti i «vols a la portière» ufficiali, dichiarati dal prefetto di Nizza Pierre Breuil. Nel 2001 l'intero dipartimento delle Alpi Marittime, aveva dovuto registrare 3844 furti, più di dieci al giorno. Lo scorso anno il numero è calalo sensibilmente, almeno secondo le stime ufficiali: 2540. Con una regressione del 33,9 per cento. Di questi i colpi messi a segno ai danni di cittadini italiani (per la maggior parte liguri) sono stali 310 contro i 517 del 2000 con una caduta del 34 per cento. Ai 310 che figurano nelle statistiche registrate al di là del confine, però, occorre aggiungere gli 86 che hanno preferito presentare denuncia in Italia. Magari, come è accaduto alle sorelle Assorello di Sanremo, scippale domenica scorsa dei pressi dell'aeroporto di Nizza, dopo aver girovagato invano da un commissariato all'altro per sporgere denuncia. Il fenomeno, alla luce anche delle denunce presentate in Italia e che quindi non rientrano nel «monte-scippi» francese, è e rimane inquietante. Non solo per gli italiani che ogni volta che superano il confine per una cena nei ristoranti della Costa Azzurra o per lo shopping, non sanno come andrà a finire la serata, ma anche per gli stessi operatori turistici che hanno dovuto fare i conti con un calo preoccupante delle presenze di clienti italiani. I migliori, a detta di tutti, perchè quando sono in vacanza non badano a spese e lasciano laute mance nei bar e nei ristoranti. Di fronte ad una situazione che si fa ogni giorno più insostenibile, e dopo l'interessamento del sottosegretario agli Esteri Mantica, oggi è in programma un vertice a Nizza che vedrà seduti allo stesso tavolo l'onorevole Giorgio Bornacin, il prefetto delle Alpi Marittime, Breuil, il console d'Italia a Nizza, Vecchioni e il console francese a Venlimiglia, Boschiero. Bornacin chiederà precise garanzie di sicurezza per gli italiani che frequentano la Costa azzurra e una più incisiva lotta al fenomeno dei «vols a la portière» anche se occorre sottolineare che qualcosa è stalo fatto dopo l'insediamento di Breuil in Prefettura con l'invio sulla «Colè» di 200 nuovi agenti di polizia, 75 dei quali destinati alla lotta al crimine sulla piazza di Nizza. Poliziotti che andranno ad aggiungersi ai nuovi 44 agenti e funzionari che sono andati a rinforzare i ranghi della polizia di frontiera per la lolla all'immigrazione clandestina. Più poliziotti sulla Costa Azzurra

Persone citate: Bornacin, Boschiero, Giorgio Bornacin, Mantica, Pierre Breuil, Vecchioni