Vieri dà il primato all'Inter ma finisce ko di Fabio Vergnano

Vieri dà il primato all'Inter ma finisce ko I NERAZZURRI RESTANO SOLI IN TESTA: GIOCO CONCRETO E QUALCHE BRIVIDO, LA PARTITA DI SAN SIRO CONTRO LA REGGINA DIVENTA UNA PASSEGGIATA Vieri dà il primato all'Inter ma finisce ko Il bomber segna e si fa male, la manata di Batistuta scatena la polemica Fabio Vergnano inviato a MILANO L'Inter risponde subito alla Juventus e rimette a posto le cose in classifica. Tre gol alla Reggina che sembrava dovesse creare chissà quali problemi agli interisti ed è di nuovo in beala solitudine in vetta al campionato. E' l'anno dei morattiani? Pare di si visto cosa combinano le avversarie. E comunque questa è un'Inter robusta, concreta, che ha tutto per cancellare la fregatura del maggio scorso e per continuare spedita verso la mela. Non è stata una passeggiata, ma poco ci manca. Due spaventi nei sette minuti iniziali, poi alla fine del primo tempo tutto era già sistemato. E gli interisti hanno festeggiato con le notizie di Perugia che hanno reso più dolce una domenica rallegrata dalla prodezza di Vieri e dalla doppietta di Kallon. Poca Rejggina rispetto alle attese. Tre vittorie consecutive prima della prova del fuoco del Meazza. De Canio se la prende con l'arbitro De Santis troppo incline a non danneggiare la squadra di Cuper. In realtà gli errori del direttore di gara sono dettagli, fastidiosi fin che si vuole, ma che certo non offuscano la netta superiorità dell'Inter. Una vittoria ottenuta nonostate il ko di Vieri dopo mezzora di gioco. Una «gentilezza» di Jiranek, ma forse più grave la bravata di Diana che cammina sul ginocchio del centravanti già dolorante. Sta di fatto che Bobone si accartoccia in una smorfia di dolore, prova a riprendere, ma dopo pochi minuti chiede il cambio. Brutto colpo per l'Inter e per il Trap. Il «Mostro» aveva segnalo al 10' una rete delle sue: centro di Corboba e gran bolla al volo del cannoniere giunto a quota 99 gol in serie A. Splendido. Un gol che ha allontanato la paura, perchè fino a quel momento era slata la Reggina a farsi più pericolosa. Due attentati alla porta di Tolde nel giro di cinque minuti: al 3' Bonazzoli calcia di sinistro e il portiere ci mette il piedone numero 45; al 7' il numero due della Nazionale vola a sventare una botta di Cozza. Uno spavento come quando ti svegli di notte e ti pare di avere i ladri in casa. Invece era solo un sogno. La Reggina ha offerto il meglio di se in quell'esiguo spazio di tempo. Poi è iniziata la sofferenza sotto il martellante incalzare dell'Inter. Difficile per gli esterni Diana e Falsini contenere Hokan e Recoba, problematico il compilo dei centrocampisti centrali nel fare barriera. E l'estro di Nakamura si è esaurito appena fuori dalla scaletta dello spogliatoio. Così l'Inter ha fallo valere una superiorità che non ha mai avuto attimi di pausa. Fuori Vieri, ecco Kallon. Dieci minuti per prendere confidenza con la partila, poi il ragazzo della Costa d'Avorio ha timbralo il cartellino. La prima rete è stata una furbala alla Pippo Inzaghi. Il lancio profondo di Batistuta ha innescalo Okan che ha tirato con poca convinzione esaltando BblarUi: sulla respinta del portiere è intervenuto Kallon che ha messo in relè, da rapinatore d'area. Glaciale il ragazzo di colore nella trasformazione del rigore provocalo da un intervento dubbio di Diana su Emre. Anche perchè lutto lo stadio pretendeva Batistuta sul dischetto nella speranza del battesimo del gol in nerazzurro e non era facile mantenere la concentrazione. Ed è stala per colpa dell'argentino che S.Siro ieri è sialo teatro delle accese polemiche dell'allenatore della Reggina: la polemica di De Canio è scattata dopo la manata di Batistuta, non vista dall'arbitro, a Franceschini. Sul Ire a zero il custode del Meazza poteva anche spegnere le luci: era già tutto deciso con 45 minuti di anticipo. Il resto è sialo allenamento. Reggina alle corde, Inter che non si è accontentata di quello che aveva e ha cercato di offrire a Batistuta la possibilità di cominciare a scalare la «hall of fame» interista. Nulla da fare. Bali pare aver perso la lucidità del bomber, prima o poi sarà utile alla causa anche come goleador. La cronaca della ripresa si limila a due episodi: il bruito infortunio di Emre colpito alla caviglia da Vargas e il dietro front di De Santis: prima concede un rigore alla Reggina per mani di Cannavaro, poi cambia idea su segnalazione dell'assistente Ceniccola perchè il difensore era slato spinto da un avversario. Domenica sfortunata per la squadra di Cuper Nella ripresa c'è il brutto infortunio di Emre colpito alla caviglia da Vargas. Anche il turco salta la Nazionale (4-4-2) Toldo 6,5; J. Zanetti 7, Cannavaro 6, Materazzi 6,5, Cordoba 6,5; Okan 7, C. Zanetti 6,5, Emre 7 (21' st Di Biagio 6), Recoba 6,5; Vieri 7 (29' st Kallon 7), Batistuta 6 (35' st Dalmate). (3-5-2, Q Belardi 6; Franceschini 5,5, Vargas 6, liranek 5,5; Diana 5,5, Cozza 5,5 (V st Paredes 5,5), Mamede 6, Nakamura 5 (15' st Morabito 5,5), Falsini 4,5; Bonazzoli 5, Di Michele 5,5. Ali.: Cuper 5,5. | Ali.: De Canio 6. Arbitro: De Santis 5 Reti: pt 10' Vieri, 39' Kallon, 41' Kallon rigore. Ammoniti: Cordoba, Mamede, Zanetti. Spettatori: 15.073 paganti incasso di 299.400,50 6; 49.246 abbonati, quota di 1.063.684,00 6. Vieri ko si contorce a terra sotto lo sguardo di Recoba: il bomber ha riportato una forte contusione al ginocchio destro

Luoghi citati: Costa D'avorio, Milano, Perugia