Due le armi contro la guerra i dividendi e le buone cedole

Due le armi contro la guerra i dividendi e le buone cedole I GURU INDICANO LE STRATEGIE PER SUPERARE INDENNI L'ETÀ' DELL'INCERTEZZA Due le armi contro la guerra i dividendi e le buone cedole Le società quotate nel 2002 hanno distribuito utili per 18,5 miliardi di 6, primato storico Nell'anno in corso Enel prevede di riconoscere agli investitori un bonus superiore al 1607o Ugo Bertone «Noi possiamo esprimere giudizi sul deficit. Usa o sull'impatto dei tagli decisi da Bush. Siamo in grado di valutare l'effetto degli sgravi fiscali, una volta che verranno approvati dal Congresso 0 di anticipare, nei modi se non nei tempi, lo prossimo scelle di Greenspan o gli effetti dell'indebolimento del dollaro. Ma non possiamo pesare la sindrome da paura della guerra sulle decisioni dei consumatori o sulle scelle di investimento delle imprese. Sarebbe come cercare di misurare la reazione di paura di un cervo, che resta impietrito a guardare i fanali della tua auto». Si concede una punta di poesia David Kotok, presidente della Cumberland Advisor, uno dei più rinomali consulenti indipendenti di Wall Street, il primo ad anticipare la fino della bolla Internet e a consigliare ai suoi clienti (fondi e istituzioni, per lo più) di slare alla larga dal mercato azionario. Ma forse la poesia è il mezzo più efficace per rendere giustizia di un momento di grande incertezza, dove non è facile, nemineno per gli operatori più esperti, elaborare una strategia basata sulla razionalità dei numeri. «Non posso che essere pessimista - commenta Ernesto Paolillo, direttore generale della Popolare di Milano - anche una guerra breve avrà un effetto devastante sui consumi e prolungherà l'incertezza dei mercati finanziari.. Il vero pericolo è la minaccia del terrorismo che intacca la fiducia, frena i movimenti di persone e cose, incide sugli investimenti». «Noi ci aspettiamo - continua Kotok - che la pratica Iraq venga risolta in fretta. Ma come la mettiamo con la Corea del Nord, una crisi probabilmente ben peggiore? E' evidente che. in caso di schiarita, il mercato partirebbe come un razzo, perché ha in corpo un rialzo del 20?o». Ma che fare nel frattempo? «I soldi restano a galleggiare in impieghi liquidi, con rendimenti attorno all'1%, ben inferiori all'inflazione. I risparmiatori non si fidano dei T-bond: prima o poi, infatti, i tassi torneranno a salile. La prospettiva di un bilancio federale in passivo fino al 2008 e oltre, poi, è una pesante ipoteca sul rendimento effettivo dei titoli di Stato». Perle azioni la soluzione ideale ò quella dogli etf, i fondi che replicano un paniere di titoli (il più diversificato possibile) selezionato in baso al criterio di selettività. Liquidità e dividendi. La ricetta non cambia in Europa, anche se c'è una differenza di rilievo. Noi Vecchio Continente i tassi tendono a scendere nelle prossime settimane. Il risultato? Un permesso alle grandi Telecom di emettere bond a 30 anni a condizioni diffìcilmente ripetibili. «A questo punto protesta Luigi Crosti, ammini- Stratore delegato di Etra sim - è il trionfo dell'irrazionale. I Ctz non coprono nemmeno il carovita mentre un'azienda solida come l'Eni garantisce un rendimento pari al 5,9^] circa». Nel listino italiano, in realtà, i titoli in grado di assicurare un dividendo più che competitivo rispetto allo obbligazioni, il cui rendimento si attesta in media attorno al 3nii, sono più di uno. Nel 2002 le società quotate hanno distribuito 18,5 miliardi di dividendi, un primato storico che, probabilmente, potrà essere eguagliato (in qualche caso attingendo alle riserve). Clamoroso il caso di Enel, che staccherà una cedola superiore al IO?». Di grande rilievo sono anche le occasioni in campo finanziario (Unipol privilegio, Unicredito o lo stesso Monte Paschi) o tra le «stelle» dello Star. In una Borsa cosi depressa, spiegano gli esperti, le buone occasioni non mancano: che dire di titoli (vedi Pininfarina o Caltagirone editore) che hanno una liquidità in cassa superiore al valore del nottante? In questi casi, predicano gli analisti, il rischio è davvero minimo mentre alta è la possibilità di poter approfittare di un'eventuale Opa amichevole, magari lanciata per ritirare il titolo dal listino. Ma dopo queste valutazioni, por dirla con Kotok occorro fare i conti con il terrore negli occhi del corvo. «E' evidente - commenta Massimiliano Cagherò di Banknord - che l'incertezza è il fattore determinante delle prossime settimane. L'unico elemento che sostiene i listini azionari sembra essere l'abbondante liquidità che tende a rifugiarsi sui valori dal dividendo più appetibile. La nostra strategia, por l'appunto, consiste nel concentrarci sui corporate bonds che abbiano flussi di cassa prevedibili e su azioni ad alto dividendo». Qualche segnalazione? «Un settore che si sta ristrutturando bene, approfittando del basso costo del denaro, è quello delle tic. Per la parte bond suggerisco At&T 2006, Ericsson 2004 o il più rischioso Abb 2004, In Italia vedo corporate di aziende piccole ma solide, come Carrara o Grandi Navi Veloci». E le azioni? «Il dividendo rende attraenti Popolare Bergamo, Ras, Unicredito, Enel. L'Acegas, addirittura, viaggia sul 7,5"z(i. In chiavo speculativa occhio alla Beni Stabili», [borsa&finanzal Kotok (Cumberland Advisor): in caso di schiarita, il mercato partirebbe come un razzo Ha in corpo un rialzo del 20o7o Tra le buone occasioni ci sono Caltagirone editore e Pininfarina: hanno liquidità superiore al flottante 50Zo 330/0 IS"/» 110Zo ALTRO 160Zo EURO Sio/o STERLINE 50/0 DOLLARI 280/0 Nel mese di gennaio 2003, una massiccia ondata di nuove emissioni obbligazionarie ha invaso il mercato. Complice la liquidità a disposizione degli investitori istituzionali, i nuovi bond hanno avuto una buona accoglienza. A partire dai corporate trentennali, emessi in particolare dalle compagnie telecom. Nelle tre torte sono riportate la ripartizione per settore di appartenenza, per rating e per valute delle obbligazioni emesse nel mese di gennaio. A fare la parte del leone, i corporate finanziari, la tripla A e l'euro. Fonte: Bondware ABB INTERNA?. FINANCE 2004 5,250 13,259 BB AT&T CORP 2006 6,500 6,171 BBB+ ENI COORDINATION CENTER 2007 3,662 3,158 AA ER!C5SON LM TELEFON AB FIAT FINANCE 8, TRADE FIAT FINANCE 8, TRADE FIAT FINANCE 8. TRADE GMAC CANADA AHOLD Fonte; Banknord 2006 2004 2003 2005 2003 2005 2004 3,750 2003 5,750 2005 6,125 2003 5,125 6,875 3,750 5,750 6,125 5.125 4,000 11,199 5,915 4,783 6.469 3.718 6,298 BB BBB+ BBB-