«Vacanza» per i baby killer del piccolo Bulger

«Vacanza» per i baby killer del piccolo Bulger LA MISURA ADOTTATA PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEI DUE ASSASSINI ORA VENTENNI «Vacanza» per i baby killer del piccolo Bulger Polemiche in Inghilterra a dieci anni dal delitto del bimbo di Liverpool LONDRA I tabloid inglesi accusano: una settimana di vacanza a carico dei contribuenti per Jon Venables e Robert Thompson, i due giovani killer di Liverpool che nel 1993 uccisero il piccolo James Bulger, dopo averlo rapito e torturato. I due assassini, che all'epoca del delitto avevano appena 10 anni, sono stati trasferiti in due località segrete per garantire la loro sicurezza in attesa del decimo anniversario della morte del bimbo. Venables e Thompson, entrambi ora ventenni, stanno dando parecchi problemi ai poliziotti di Liverpool, a causa di un atteggiamento arrogante e incorreggibile. Ma non solo la pazienza gegli agenti è al limite. L'anniversario dall'orribile delitto che sconvolse i britannici scatenerà nuova rabbia a Liverpool, dove si dice che sia stata garantita una taglia di 100 mila sterline ai giustizieri in grado di scovare le loro teste. In considerazione di ciò, sono state adottate misure di sicurezza eccezionali per l'incolumità dei due ragazzi. Venables e Thompson vivono lontano da Liverpool. Dopo aver passato otto anni e quattro mesi dietro le sbarre, sono usciti di prigione nel 2001 e sono stati posti per tutta la vita in libertà condizionata. A loro la giustizia britannica ha dato una nuova identità e nuovi passaporti per proteggerli contro «la reale possibilità di un serio male fisico e della morte per vendetta che potrebbero tentare comuni cittadini o i membri della famiglia Bulger». Oltre a due appartamenti a spese dello Stato, con telefonino, compater, playstation e altri benefici per vigilare sulla loro salute fisica e mentale. Particolari che hanno fatto gridare allo scandalo gli inglesi, ancora scossi dal terribile omicidio di dieci anni fa e poco inclini a concedere agi ai due assassini. Figli della Liverpool desolata, disoccupata, tossica e alcolizzata, Venables e Thompson si accanirono su James con una ferocia che sdegnò il mondo intero. Un omicidio di «ineguagliabile barbarie e crudeltà». Cosi un giudice britannico definì gli atti compiuti dai due ragazzi che portarono alla morte di James Bulger. La mattina del 12 febbraio 1993 gli assassini marinarono la scuola per andare in un centro commerciale di Liverpool. Il bimbo stava giocando davanti al macellaio dove era entrata la madre. Quando Thompson e Venables gli tesero la mano, il piccolo decise di seguire i propri killer. La madre lanciò l'allarme, ma era già troppo tardi. Il bambino si era allontanato in compagnia di Venables e Thompson da un'uscita secondaria, come dimostrarono in seguito le immagini raccolte da una serie di telecamere a circuito chiuso. I ragazzi lo portarono in giro per la città, tentarono di annegarlo, lo colpirono con delle pietre, dei mattoni e ripetutamente con una barra di metallo, nei pressi di una stazione ferroviaria. Poi i due ragazzi lasciarono James sui binari e il suo corpo venne ritrovato dopo quattro giorni di appelli nazionali e di ricerche. Era stato decapitato da un treno in corsa. La storia fu accolta con sgomento. Alcuni giorni dopo a Liverpool esplose una prolesta senza precedenti. La folla inferocita assediò a lungo il tribunale dove i due ragazzini venivano giudicati e per un soffio venne evitata una giustizia sommaria. [r. cri.)

Luoghi citati: Inghilterra, Liverpool, Londra