Blix: Baghdad comincia a collaborare con l'Onu di Paolo Mastrolilli

Blix: Baghdad comincia a collaborare con l'Onu VELATO OTTIMISMO DEI DUE INVIATI DEL PALAZZO DI VETRO: SERVE PIÙ' TEMPO PER LE VERIFICHE Blix: Baghdad comincia a collaborare con l'Onu «Ci hanno consegnato nuovi documenti sulle armi che erano sparite» Paolo Mastrolilli NEW YORK «Percepisco un inizio di collaborazione più seria, per affrontare i problemi ancora aperti del disarmo iracheno». Le speranze di chi vuole ancora evitare la guerra in Iraq si af;P.raPpano a queste parole del capo degli ispettori Onu Hans Blix, alla fine della sua missione di due giorni a Baghdad col direttore dell'Alea Mohamed el Baradei. Ma la Casa Bianca ha già liquidato i progressi come «troppo poco e troppo tardi», e il presidente Bush ha ribadito che «il gioco è finito», mentre il segretario di Stato Powell ha bocciato la proposta franco-tedesca per evitare l'attacco mandando più ispettori e caschi blu. Dalle pieghe delle indagini su al Qaeda, intanto, viene fuori che qualche uomo di bin Laden armato dall'Iraq con agenti chimici o biologici avrebbe cercato di pianificare attentati contro interessi americani in Europa. Uno di questi terroristi è stato arrestato in Italia. La missione condotta dai capi degli ispettori a Baghdad tra sabato e domenica ha prodotto dei risultati, che secondo el Baradei potrebbero segnale «un cambiamento di attitudine da verificare». Una richiesta di più tempo, quindi, che Blix ha riassunto rispondendo cosi alle dichiarazioni di Bush sui giochi finiti: «Noi siamo ancora in partita». Negli ultimi due giorni gli iracheni hanno consegnato nuovi documenti sui programmi di riarmo atomico, chimico, biologico e missilistico, che dovrebbero rispondere ad alcune domande rimaste aperte dal 1998. Le carte danno informazioni sui litri di antrace e di gas VX prodotti, che il regime di Saddam sostiene di aver distrutto senza fornire le prove. Inoltre ci sono spiegazioni sui tubi di alluminio, che secondo gli Usa servivano per arricchire uranio e rilanciare il programma nucleare. Gli iracheni poi hanno chiarito che le testate trovate nelle ultime settimane dagli ispettori appartenevano ad una vecchia fornitura e non erano state spostale di recente in un nuovo bunker, e Blix ha ammesso questo errore di valutazione. Baghdad ha promesso di allargare la commissione che sta cercando possibili documenti perduti e ha fornito nuovi nomi di scienziati da interrogare, mentre entro venerdì risponderà alla richiesta sui voli degli aerei spia U2. In cambio vuole sempre lo stop delle missioni sulle no fly zone dei caccia anglo americani, che proprio ieri sono tornati a colpire a sud della capitale. In sostanza le accuse lanciate da Powell all'Onu mercoledì scorso, e l'accelerazione dei preparativi militari, sembrano aver smosso Saddam. Ma Washington si aspettava qualche concessione dell'ultima ora e sta già liquidando le offerte irachene, nel timore che venerdì Blix C'"* al Consiglio di Sicurezza un rapporto più positivo del 27 gennaio, rafforzando la posizione di chi si oppone alla guerra. Il presidente Bush ha parlato ieri mattina, proprio prima che arrivasserd le ultime notizie da Baghdad. «L'Onu - ha detto - ò arrivata al momento della verità. Presto dovrà decidere se è rilevante per conservare la pace e se le sue parole significano qualcosa. Ma una cosa è certa: per il bene della pace e della sicurezza, gli Stati Uniti e i nostri amici e alleati disarmeranno Saddam Hussein, se non lo farà da solo. Il leader iracheno ha preso in giro il mondo per 12 anni. Vuole giocare a nascondino. ma il gioco e finito». Commentando le aperture di Baghdad, il portavoce della Casa Bianca Fleischer ha parlato cosi : «Dato il fatto che Saddam non disarma, il tempo sta scadendo». La consigliera per la sicurezza nazionale Rice ha aggiunto che «si tratta della solita tattica di imbrogliare e ritirarsi, davanti alla minaccia della forza. Se voleva consentire i voli degli U2 poteva farlo a novembre. Ora l'unica cosa che conta è se disarma o no». Intanto continuano i preparativi militari, col Pentagono che sta valutando Ja mobilitazione della flotta aerea civile, mentre secondo il New York Times l'Arabia Saudita avrebbe già deciso di far ritira- re tutti i soldati americani dopo la guerra. Ryad ha smentito. Queste ultime manovre avvengono mentre il paese è in stato di allerta «arancione», per il timore! di attentati che secondo fonti di intelligence potrebbero colpire in particolare la metropolitana di New York e la popolazione o gli interessi ebraici negli Usa. Le misure di sicurezza sono state aumentate ovunque, e il settimanale Newsweek ha rivelato anche uri collegamento con l'Italia. Un terrorista arrestato nel nostro paese, infatti, avrebbe rivelato che il suo gruppo aveva acquistato tossine in Iraq, «capaci di far morire gli americani come le mosche». Ma Bush insiste «E'troppo tardi i giochi sono finiti Le Nazioni Unite dovranno decidere se essere rilevanti per la pace. L'America e i suoi alleati disarmeranno il Raiss» Newsweek rivela Sconfessione di un terrorista arrestato in Italia Un gruppo di Al Qaeda avrebbe comprato sostanze tossiche in Iraq per usarle in attentati contro gli Usa in Europa In un emporio di Tel Aviv si vendono rotoli di nylon per sigillare le stanze: serviranno per difendersi da un possìbile attacco biochimico iracheno