Castelli canavesani, riparte il circuito «fai da te» di Mauro Saroglia

Castelli canavesani, riparte il circuito «fai da te» DOPO CHE GLI ENTI PUBBLICI E L'AZIENDA TURISTICA LOCALE HANNO RIDIMENSIONATO I PROGETTI DI PROMOZIONE Castelli canavesani, riparte il circuito «fai da te» La grande alleanza di proprietari e gestori Mauro Saroglia MAZZE' Inventato nella prima metà degli Anni 90, tra grandi speranze e entusiasmi che, in qualche caso, erano parsi eccessivi (qualcuno si era spinto fino a scomodare, come paragone, i castelli della Loira), il circuito di visita dei castelli del Canavese ha vissuto alcune stagioni piuttosto interessanti, prima di veder scemare, a poco a poco, l'interesse intomo a sé. Inizialmente era stato promosso come elemento di eccellenza qualitativa per il territorio dall'allora Apt del Canavese - successivamente trasformatasi in Atl del Canavese e delle Valli di Lanzo -, anche attraverso un'ampia campagna pubblicitaria: ma non si è insistito a lungo su quella strada, forse a causa dei budget ridotti, forse perché la sensibilità degli enti di riferimento - la Regione, in prima istanza - non si è mantenuta ai livelli mostrati nei primi tempi. «Da questa vicenda - spiega Fabrizio Dassano, presidente dell'Associazione dei Castelli Canavesani - abbiamo imparato qualcosa: che gestire in proprio i rapporti burocratici con gli enti pubblici è problematico, perché manca il tempo per farlo e perché non è il nostro pane». Ma se si incontra chi è specialista in questo settore, allora le cose possono essere molto diverse. E da un incontro quasi casuale con Piero Tirane, titola- re della «Proget» - la società torinese che ha inventato e curato, per la Provincia di Torino, il circuito delle «Città d'arte a porte aperte» -, è nata l'idea di riprovarci. Ieri al castello di Mazze, la cui gestione è stata recentemente ceduta a Riccardo Salino dal padre Pier Corrado, si è tenuto un primo incontro organizzativo, per ridare impulso a un'iniziativa sulla quale in molti sono ancora disposti a scommettere. All'appuntamento sono stati presenti i proprietari (o i referenti) dei castelli di Masino, Borgomasino, Ivrea, Moncrivel- lo, Rivarolo e, naturalmente. Mazze; altri ancora, pur assenti, hanno fatto sapere di essere interessati. Non è voluto mancare alla riunione il presidente dell'Atl, Celestino Geninatti: in tutta onestà ha ammesso che si sarebbe potuto fare di più, in passato, per sostenere il circuito dei castelli. E ha promesso di parlarne al prossimo direttivo dell'Atl. Perché, questa volta, l'iniziativa dovrebbe avere più successo che in passato? «Perché - dice Tirane - il percorso che ci proponiamo di costruire è di medio periodo, basato sulla continuità nel tempo. La scelta che intendiamo compiere è quella di concentrare le iniziative in un momento preciso dell'anno, tra la primavera e l'estate; inoltre è nostra intenzione inserire nel contesto di ogni singolo castello alcuni eventi: non tanti, in linea di massima potrebbero essere uno al mese, ma sempre qualificanti per la loro rilevanza culturale. Parliamo di mostre, concerti, spettacoli, rievocazioni di carattere storico... E poi vogliamo fare dei castelli la vetrina per le produzioni enogastronomiche del territorio. Cercheremo di vendere il nostro "prodotto" su mercati vicini, che possono risultare particolarmente ricettivi: quelli torinese e milanese, ma anche quello svizzero di Ginevra e della sua area, dalla quale il Canavese è facilmente raggiungibile». Al lavoro, quindi. Ci sono i diversi «castellani» da contattare singolarmente - ogni struttura ha caratteristiche e problemi completamente diversi dalle altre -, c'è un progetto da presentare in Regione entro metà marzo. «Continuo a crederci - conclude Salino -: perciò ospito volentieri incontri come questo. Continuo a credere che la valorizzazione turistica del territorio, che passa per la promozione dei castelli, ma non solo, sia lo strumento primario per lo sviluppo sostenibile del nostro Canavese. Le iniziative che vanno in questa direzione mi troveranno sempre favorevole». /v I proprietari dei castelli del Canavese si sono ritrovati a Mazze

Persone citate: Castelli, Castelli Canavesani, Celestino Geninatti, Fabrizio Dassano, Masino, Pier Corrado, Piero Tirane

Luoghi citati: Borgomasino, Ginevra, Ivrea, Mazze', Rivarolo, Torino