Il rimpasto può attendere

Il rimpasto può attendere VERTICE DI MAGGIORANZA IERI SUL CASO ORTOLANO-CALGARO Il rimpasto può attendere Tra 10 giorni le nuove deleghe sull'Ambiente Giuseppe Sangiorgio Alcuni settori dell'assessorato all'Ambiente - per esempio quello che dovrà occuparsi di inceneritore - al vicesindaco Marco Calgaro. Altri all'attuale assessore, Dario Ortolano, che potrebbe occuparsi anche di Periferie e Personale, oggi in carico proprio al vicesindaco. Il «rimpastino» comunale, se si farà, sarà circoscritto ai due esponenti della giunta municipale, in gioco in quest'ultima vicenda del Palazzo, dopo la fuga di notizie, che, come dice il sindaco Sergio Chiamparino, «ha accelerato il processo di rafforzamento della coalizione di fronte ad una scelta difficile qual è quella del termovalorizzatore». Per arrivare a questa conclusione e alle successive proposto, sono state necessarie quattro ore di dibattilo in un vertice del centro-sinistra che, dalle 15,30 alle 19,30, ha impegnato il sindaco, il vicesindaco, i capigruppo di maggioranza, affiancati dai segretari di partito: 14 persone che alla fine hanno lasciato a Chiamparino il compilo di spiegare pubblicamente la possibile soluzione del problema, sul quale i Comunisti italiani (partilo di Ortolano) hanno chiesto ima decina di giorni per riflettere. Intorno al tavolo, oltre a Chiamparino e Calgaro, c'erano Beppe Borgogno, Andrea Giorgis e Rocco Lanzza (Ds), Marco Borgione, Mauro Marino, Alessandro Altamura e Tommaso Panerò (Margherita), Gianguido Passoni e Vincenzo Chieppa (Pdci), Giovanni Nigro e Michele Basta (Verdi), Enrico Buemi (Sdi). «La discussione - spiega il sindaco - è servita a far capire che la mia proposta non vuole penalizzare né un assessore, né il suo partito, ma rafforzare l'azione di giunta su un tema complesso qual è quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti». L'ipotesi di lavoro potrebbe articolarsi su più fronti, quanti ne comprende l'assessorato all'Ambiente: l'aria (con le misure per combattere lo smog, dalle targhe alterne alla ricerca sui motori puliti), l'acqua (dalla gestione dello Smat, in cui è compreso l'acquedotto, alla pulizia dei fiumi), l'energia (dal teleriscaldamenlo ai sistemi non inquinanti), i rifiuti (dalla gestione dell'Amiat, alle discariche sino all'inceneritore). In c[uest'ambito, l'attuale assessore all'Ecologia potrebbe continuare ad occuparsi delle reti che producono calore, questione che s'intreccia con il riscaldamento delle periferie. Mentre il vicesindaco, con l'autorevolezza che gli deriva dalla carica, dovrebbe porsi in prima linea nel costruire l'impianto per bmeiare i rifiuti non recuperabili. Fumata grigia, dunque, in un vertice ancora interlocutorio, che, tuttavia, ha posto le basi per airivare al mini-rimpasto fra i due esponenti di giunta. Ora la palla passa ai Comunisti italiani, i quali, entro una decina di giorni, dovranno pronunciarsi sullo ipotosi avanzate ieri noi summit. Marco Calgaro Dario Ortolano Il vicesindaco potrebbe cedere all'assessore i settori «Periferie» e «Personale»