Rinascer Incantesimo con due giovani amanti

Rinascer Incantesimo con due giovani amanti TUTTE LE NOVITÀ' DELLA FICTION. DAL 19 MARZO SU RAIUNO L'UNICA SOAP IN PRIMA SERATA MENTRE STASERA ARRIVA «UN POSTO TRANQUILLO» Rinascer Incantesimo con due giovani amanti La Liskova e Ciompi sono i protagonisti dell'ultima serie tv Lei: «Sono slovacca, in Italia mi ha lanciato "Don Matteo"». Lui: «Recito perché non mi piaccio e voglio essere un altro» Simonetta Robìony ROMA E' l'unica soap italiana, anche se proprio soap non è, ad andare regolarmente in onda da anni in prima serata, un onore che non hanno né l'antica «Un posto al sole» della Rai né la più recente «Vivere» di Mediaset. Le avventure medico-sentimentali della clinica «Life» hanno conquistato le donne e gli uomini. E adesso è in preparazione la nuova serie che partirà su Raiuno il mercoledì il 19 marzo. Da novembre, con la regia di Alessandro Cane e Tomaso Sherman, tra Roma città e Roma dintorni, si stanno girando i venlisei nuovi episodi. Protagonista della serie, come vuole tradizione, .una nuova coppia; Antonia Liskova e Lorenzo Ciompi, esporti tutti e due di chirurgia plastica si incontrano e si amano alla Life tra mille ostacoli e un paio di scheletri nell'armadio. Lui e già un modico di successo Ira i trenta e i quarant'anni, lei una specializzata sotto i trenta. Lei, la Liskova, è bionda, sotliio, energica, lui. Ciompi, è bruno, tenebroso, duro. Entrambi contano sul successo di «Incantesimo» per la loro futura carriera. Ma piangere sul set è difficile? Dicono di no. Soprattutto so il cast é buono e gli altri allori sono bravi. Basta immoclesimarsi. E niente glicerina. Le lacrime false da loro due sono bandite. Antonia Liskova, slovacca, di un paese talmente piccolo che andare all'università di Bratislava era l'unico sogno concesso, s'è ritrovata in Italia come premio per la maturità, ospite di una famiglia amica di suo papà. E da quel momento, per restare da noi, ha fatto tutti i lavori. A spingerla a faro la modella sono slati gli amici: «Non ho gambo chilometriche, non ho un'andatura da valchiria, non ho nemmeno una faccia particolare. Credevo di non farcela, invece mi hanno preso». Sfilale podio, fotografie moltissime, più un'agente che la manda di qua e di là. E l'agente una volta la manda anche a faro un provino da allrice por «Game over» di Massimo Spano. «Ero terrorizzata, anche porche non so mai dove mettere !o mani e so reciti da qualche parte lo mani devono stare, ma la telefonata dell'agonie è arrivata mentre ero davanti all'hotel Plaza o i provini li facevano esattamonte là. Non ho potuto tifarmi indietro». Sei giorni di tentativi con Spano che insisteva porche aveva trovato in lei qualcosa che lei stessa non sapeva di avere. Poi, lìnalmente, il contratto che ha segnalo l'inizio della sua carriera in tv. Qualcosa in «Don Matteo», qualcosa ne «Il commissario», una parte in «Le notti di Pasquino» di Gigi Magni, un'altra in «Sospetti», finché non l'è venuta la voglia di diventare un'attrice. rVorrei studiare, imparare cos'è la recitazione, andare in palcoscenico davanti al pubblico ma finn ad oggi non ne ho avuto il tempo. E' andato tutto troppo in frotta». La lingua italiana parlala moglie di un italiano vero, e poi l'inglese e lo spagnolo, un contratto con la Nivoa por la prossima campagna mondiale, tulli i giorni sul sol dal mattino alla sera tranne il sabato e la domenica, Antonia Liskova é approdata a «Incantesimo» con un provino su parto superando concorrenti più famose e più agguerite. La difficoltà maggioro? «Imparare i termini medici: a volle sono impronunciabili. Por fortuna sul sol ci assiste un vero medico e prima di cominciare siamo stati negli ospedali per capire come si opera». Il desiderio più grande? «Andare in America. Non l'ho mai vista, oppure in Slovacchia il mito sono gli Slati Uniti». L'emozione più forte? «Recitare con Terenco Hill. Da bambina vedevo tutti i suoi film in coppia con Bud Spencer: ora popolarissimo da noi. E quando ho recitato con lui, al mio paese, grazie alla parabola, mi hanno visto tutti. Per la gente sono diventala una stella». Lorenzo Ciompi, fiorentino con una famiglia importante alle spalle, nessuna voglia di entrare nell'industria materna ma un serio curriculum di studi, da Orazio Costa all'Actor's studio, e molta pratica di teatro, classico e non, Lorenzo Ciompi s'è costruito la sua popolarità nello soap. «Micaela» prima, «Milagros» poi, infine «Commesse» dove ha recitato in tutte e due le serie, fino ad arrivare a diventare un divo del piccolo schermo con «Vivere» dove è stato il bello e cattivo del gruppo e ha spezzato il cuore alle ragazzine che seguivano le sue vicende in tv. Attore per vocazione con una nonna austriaca attrice di cui gli piacerebbe portare la tortuosa storia al cinema, sostiene di aver deciso di recitare soprattutto per abbandonare i suoi panni e stare in quelli degli altri. «Non mi piace la mia infanzia e non mi piaccio tanto neanche io: recitare mi aiuta a sentirmi meglio». Scelto senza un provino per «Incantesimo», grazie alla notorietà che involontariamente gli ha regalato Maurizio Costanzo e «Vivere», Loren- zo Ciompi racconta di aver rischialo di perdere la parte per una apparizione in «Indovina chi viene a cena?» di Simonetta Manone: «Dovevo fare il fidanzalo geloso di Paola Saluzzi che piomba in una casa e fa una tragedia perchè la trova a cena con un altro. Sono entralo, ho urlalo, ho rotto un bicchiere e mi hanno accusato di essere troppo imienlo, fuori di lesta. Per tornare in carica a «Incantesimo, ho dovuto dimostrare che avevo fatto il pazzo». La proposta più infelice? «La conduzione di un programma di musica pop. Sono negato. E mi piace la lirica». La più lusinghiera? «Esser stato scello per interpretare uno snobbone in "Travolli da un insolilo destino" con Madonna». E adesso? «Mi piacerebbe che «Incantesimo» si trasformasse in un successo personale e mi chiamassero per recitare in un film storico la parto di un artista. Un pittore. Un musicista». ' Saranno due chirurghi impegnati nella clinica «Life». «E'stato difficile imparare i termini medici, invece piangere c'è riuscito facilissimo» Vanessa Gravina e Giorgio Borghetti in una immagine della vecchia serie di «Incantesimo»

Luoghi citati: America, Bratislava, Italia, Roma, Slati Uniti, Slovacchia