LETTERE

LETTERE LETTERE Stato dì massima confusione ^ L'arcobaleno sugli scaffali f Una guida evangelica Nella patria dei delitti e delie pene Nella patria «dei delitti e delle pene», non sempre i reati (previsti dai codici) coincidono con i peccati condannati dai testi canonici. E le sanzioni o punizioni appaiono sempre più improbabili? Basta considerare ogni sabato sera. Milioni di violazioni dei codici non sono peccati. E milioni di atti impuri non sono reati. Con le droghe ci si trova poi in una «zero zone» assai vaga. E anche se si viene colti con la pistola fumante in un testa-e-coda nei sensi vietati dopo vari atti sessuali, ci sarà pure un indulto o una decorrenza dei termini? Ora, sulla guida automobilistica e sulla scuola privala, sull'aborto e sulla clonazione, sulla New Age e sulle sette mistiche, sull'agopuntura e sull'omeopatia, sull'Età dell'Acquario e il Signore degli Anelli e il culto delle rock-stars, ogni giorno appaiono prescrizioni della Chiesa, tutta o in parte. Anche per mettere Dio nella Carta di un'Europa che tutt'ora venera soprattutto Venere, e Apollo, e Minerva, e Tersicore, nonché divinità più deplorevoli come Marte, Mercurio, Vulcano, Nettuno, e Diana. Ma quali saranno le sanzioni o punizioni, come ai tempi della Divina Commedia? Stalin si chiedeva: quante divisioni ha il Vaticano? Ma quanti devoti e credenti si domandano oggi dove sono gli angeli e i diavoli in grado di fare osservare senza troppi indultini o indulgenzine gli innumerevoli precetti anche effimeri, dato che spesso fra scuse e perdoni i Buoni e i Catti. 1 non sono più quelli di una volta, e magari sia nel Paradiso sia nell'Inferno si invertono i ruoli fra i Fedeli e gli Infedeli e i Crociati e i Politicamente Corretti? Massima pare la confusione sotto il Cielo e fra i Grandi Timonieri, da una stagione all'altra? Alberto Arbasino Idee in vendita al supermercato Tra gli scaffali opulenti di un grande e affollato supermercato, tra confezioni di caffè, di carne in scatola e pacchi di spaghetti, tra offerte speciali e occasioni del giorno, ho visto in vendita anche una montagna di bandiere dai colori dell'arcobaleno, reclamizzate come vessilli della pace. E' incredibile come il mondo, oggi, come un'ameba, inglobi, digerisca ed emetta tutto come prodotti di consumo. Nicola Caprioli Trani (Bari) Farmacisti italiani professionalità riconosciuta Si assiste da qualche tempo ad un insolito fiorire di corrispondenze che lamentano i supposti privilegi dei farmacisti e le difficoltà dei neolaureati a diventare litolari di una farmacia. Giova sottolineare che anche in Italia, come nel resto dei Paesi europei, il numero delle farmacie aperte al pubblico è regolamentato da apposite leggi. L'unico paese dell'Unione Europea ad aver tentato la liberalizzazione in materia è stata la Grecia: l'esperimento ha portato ad un tale impoverimento della qualità del servizio da dover essere precipitosamente abbandonato. Gestirò una farmacia è impresa assai Oravosa; impegno costante in tempo, preparazione professionale, gestione del personale, leggi, disposizioni, circolari - il tutto all'interno di rigide regolamentazioni del Ministero della Sanità - che obbligano il titolare ad un vero tour de force per poter offrire ai propri clienti-utenti un sei-vizio che, almeno in Italia, secondo tutte le più recenti indagini di mercato, è al primo posto nel i gradimento dei cittadini. Anche una recentissima (n.27/2003) sentenza della Corte Costituzionale precisa «...come la legr che contingenta le farmacie ha... attivo di assicurare ai cittadini la continuità territoriale e temporale del servizio e agli esercenti un adeguato bacino di utenza». Nella Regione Piemonte, come anche in molte altre realtà territoriali, di recente si sono svolti concorsi per l'apertura di nuove farmacie, grazie a cui molti giovani farmacisti hanno avuto l'opportunità di sperimentare le gioie e i dolori della titolarità. Luciano Platter Federfarma Piemonte In barba alla ricerca Lo studio scientifico di due prestigiose università britanniche, sicuramente appoggiato dai produttori di lamette e rasoi, ha evidenziato che la mancata rasatura fa venire l'ictus. Qui in Italia siamo più furbi perché negando i finan¬ ziamenti alla ricerca almeno evitiamo il ridicolo. Filippo Testa, Torino Niente corporazioni e più mercato Ho appena finito di leggere un articolo straordinario apparso sulla lobby dei tassisti. E' mutile parlare di 100, 1000 o anche 10000 taxi in più a Milano, Roma o Napoli che sia, le corporazioni professionah devono scomparire! La selezione, il numero ideale di taxi in una città, lo deve fare solo il mercato della domanda. La lotta contro le corporazioni, ne cito altre, Farmacie, Notai, agenzie funebri ed edicole, dovrebbe essere prioritaria. Le corporazione sono medioevali, bloccano l'occupazione e soprattutto arrecano danno al consumatore. Umberto Fiotto Metà degli italiani non è accontentata Ho visto con grandissimo piacere lo spettacolo teatrale di Daniele Luttazzi. Come sempre teatro staripante e folla in delirio. Domanda: qualcosa che piace e interessa alla metà degli italiani non è degno di essere trasmesso dalla televisione pubblica? Non è servizio pubbhco esaudire il desiderio di metà degli itahani? Massimo Pistelli, Firenze La Costituzione dei cristiani Costituzione ecumenica cristiana. Scrivo la presente nella speranza che ne giunga l'eco al Papa, Giovanni Paolo II. Caro Santo Padre, è giunto il tempo che la Chiesa scriva la sua Costituzione rehgiosa ecumenica cristiana. Essa affiancherà le laiche «Carte dei diritti», tra cui quella europea. Religione (Costituzione) da una parte e politica (Carta) dall'altra. Ci sono, sparsi nel mondo, miliardi di cristiani che attendono una guida evangelica, spirituale e giuridica. Stefano Masino, Asti