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Formigoni media I LA STAMPA INTERNO LA CRISI NEL GOLFO Capezzone: «La nostra proposta sull'Iraq diventi una mozione parlamentare» " «Con tutti questi parlamentari firmatari, sarebbe molto importante che qualcuno prendesse il coraggio e traducesse il testo in un atto impegnativo per il governo». Daniele Capezzone, segretario dei Radicali, auspica che la proposta per arrivare ad un regime democratico in Iraq, che prevede l'esilio per Saddam e un protettorato dell'Onu sull'Iraq, venga trasformata in una mozione parlamentare che abbia l'obiettivo finale di impegnare il Consiglio di sicurezza dell'Onu in quel senso. «A differenza di quello che si pensava qualche giorno fa -dice Capezzone- la Camera sarà chiamata a votare sull'argomento, e quindi si potrebbe impegnare il governo ad agire in quel senso». E l'altro ieri Marco Pannella ed Emma Bonino erano stati ricevuti dal presidente della Camera Pierferdinando Casini, al quale avevano presentato la loro proposta. Daniele Capezzone Per scongiurare il conflitto si mobilita la diplomazia vaticana a II Papa, «mendicante della pace», incontrerà il segretario generale dell'Onu il 18 febbraio. L'udienza avverrà appena 4 giorni dopo quella con Tarek Aziz, la visita del quale è attesa nella speranza che, oltre al messaggio di Saddam Hussein del quale potrebbe essere portatore, abbia da offrire a Giovanni Paolo II qualche «strumento» per allontanare la guerra. La visita di Aziz, se da un lato conferma l'impegno della Santa Sede e del mondo cattolico per allontanare il pericolo di un conflitto, dall'altro sembra dimostrare che l'Iraq sta fortemente tentando di giocare la carta Vaticano. D'altro canto Giovanni Paolo II continua a sostenere, come scriveva ieri L'Osservatore Romano, che «non bisogna rassegnarsi. La guerra non è inevitabile». II grido appassionato del "mendicante della pace" - prosegue il quotidiano - torna a levarsi sul vocio sinistro e minaccioso dei "cori di guerra"». Giovanni Paolo I v- ^

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