Gli alleati contestano i Ds Rischio di crisi a Venaria

Gli alleati contestano i Ds Rischio di crisi a Venaria DOPO LA DESIGNAZIONE DEL NUOVO ASSESSORE Gli alleati contestano i Ds Rischio di crisi a Venaria VENARIA REALE «L'abbiamo saputo dai giornali, dai corridoi del Palazzo che Flavio Dell' Amico era stato proposto dai Ds come sostituto dell'assessore dimissionario Filippo Provenzano, nessuno in giunta o in altra sede ce lo ha mai comunicato o ha chiesto un confronto con noi, perché ?». Se lo chiedono i Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Uniti per Cambiare (le altre coalizioni che con Ds, Verdi e Margherita appoggiano la giunta Catania) ai quali non è rimasto che sfornare un comunicato stampa polemico il giusto. «Tra i partiti e i movimenti che sostengono l'attuale giunta era stato ratificato un accordo che si stava concretizzando con un un'analisi critica degli obiettivi raggiunti e ancora da realizzare - spiegano i rappresentati di CI, RC e Uniti per Cambiare -. Alla luce dei recenti fatti tale operazione viene svuotata di ogni contenuto politico e connotata come una mera faccenda interna al partito dei Ds per cui, assolutamente, non crediamo che tale atteggiamento possa dirsi coerente con gli accordi di inizio legislatura». Insomma i vertici diessini, rappresentati a Palazzo Civico dal vice sindaco e assessore Nicola Pollali, avrebbero fatto un po' quello che volevano sorvolando i colleghi di maggioranza e arrivando davanti a Giuseppe Catania, che è a metà del secondo mandato, a giochi fatti. «Infatti il nome di Dell'Amico doveva essere discusso e valutato anche con noi dopo l'ok della dirigenza Ds - spiega Armando Bonaventura, assessore alla Cultura e Turismo di UpC -. Adesso speriamo di avere un incontro chiarificatore e costruttivo con le altre forze». Lui, Flavio «Ivo» Dell'Amico, dirigente d'azienda di 53 anni, la metà già passati in politica è più che tranquillo. «Io sono stato nominato dal direttivo del partito - spiega Dell'Amico -. Poi, secondo me, tra qualche giorno si chiarirà tutto anche perché in questa città è necessario lavorare non perdersi in scaramucce politiche». Adesso occorre capire se Dell'Amico otterrà dal sindaco tutte le deleghe di Provenzano dai cimiteri all'anagrafe fino al personale, un settore fondamentale nella vita amministrativa di un comune. Il primo cittadino che è molto telegrafico. «Sulla questione stiamo effettuando degli incontri e delle verifiche tra i gruppi - chiude Giuseppe Catania - non vedo nessun motivo di sollevare polemiche». Ig-gia.l

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