TOKYO REGALA I TEMPI GIUSTI

TOKYO REGALA I TEMPI GIUSTI IL GRANDE QUARTETTO PER L'UNIONE MUSICALE TOKYO REGALA I TEMPI GIUSTI GiangiorgioSatragni Un vertice dell'intera stagione musicale: parliamo del concerto del Quartetto di Tokyo, in tournée italiana, al Conservatorio di Torino per l'Unione Musicale, due ore con Beethoven e Schubert preceduti da Webem, con un pubblico attento e partecipe dell'avventura intellettuale. Questi musicisti si mettono nel senso più alto al servizio degli autori: dalle filigrane notturne del Webem ancora tardoromantico (il «Tempo lento» con le sue spire melodiche), ai contrasti scherzosi tra piano e forte nell'Allegretto della beethoveniana op. 59 n. 1, e via illuminando essenziali momenti di passaggio, come l'attacco dinoccolato del finale tema russo (omaggio al dedicatario Razumovskij) che nasce dall'Adagio mesto. È grazie a questa sovrana proprietà dell'eloquio che, laddove la musica si fa dramma, questo assume un'evidenza ancora più forte: parliamo di Schubert e del Quartetto «La morte e la fanciulla», così soprannominato dall'ipnotico tema del celebre Lied sul quale vengono costruite le variazioni nell'Andante con moto. Quello scelto dal Tokyo ci è sembrato davvero il tempo giusto, al pari del dosaggio delle risorse espressi¬ ve, dall'allucinazione diafana alla tragedia. Le capacità virtuoslstiche sono riassorbite nell'equilibrio generale del rapporto fra le parti; l'armonia del suono, il respiro delle dinamiche, ovvero il rapporto fra i volumi sonori con tutte le loro sfumature, sono ancor più encomiabili quando si pensa che soltanto dal giugno scorso il nuovo primo violino Martin Beaver si è aggiunto a Kikuei Ikeda (secondo violino), Kazuhide Isomura (viola) e Clivo Greensmith (violoncello). Regalano un sorriso ironico col fuori programma di Debussy, il secondo tempo dall'op. 10, ricordandoci, con Haydn e il suo Minuetto dall'op. 20 n. 5, cosa possa significare l'amabile sorriso dei classici: una lezione di civiltà. g.satragni@tin.it

Persone citate: Beethoven, Debussy, Haydn, Martin Beaver, Schubert

Luoghi citati: Kikuei Ikeda, Tokyo, Torino