Piccoli disegnatori crescono

Piccoli disegnatori crescono «I SOGNI DI GIOVANNA» DI LASTREGO&TESTA Piccoli disegnatori crescono I TIZIANAPLATZER | Finalmente Giovanna arriva. Annunciata, festeggiata, a questo punto molto attesa dai suoi piccoli fans: è giunto il momento per il simpatico personaggio di apparire. In tv naturalmente, perché questa è la grande scommessa dei suoi ideatori Cristina Lastrego e Francesco Testa: si avvicina lunedi 17 febbraio quando nel pomeriggio, nel bel mezzo del programma per i bambini di Rai 3 «Melevisione», spunteranno «1 sogni di Giovanna». Un cartone animato completamente torinese, dall'idea alla realizzazione, in coproduzione con Rai Fiction e con le voci degli attori Michele di Mauro e Germana Pasquero. Giovanna è una bambina bizzarra e curiosa che non nasce certo ora, l'esordio della «Giovanna a fumetti» risale al 1974 con Einaudi, prima uscita di una lunghissima serie di pubblicazioni che hanno portato in giro per il mondo tradotti in tutte le lingue i fumettipensieri della rossa ragazzina e dei suoi amici Ciccio e Tommasone, ma diventare un personaggio del piccolo schermo è tutto un altro divertimento. Un'esperienza creativa che va ad aggiungersi alla realizzazione di un altro sogno della coppia, nella vita e nel lavoro, Lastrego&Testa, mettere in piedi una casa di produzione autonoma, tant'è che con la prima puntata di Giovanna si inaugura anche l'attività della «Lastrego&Testa Multimedia». Realtà da poco installata in una parte di un ex-vecchio mulino in via San Sebastiano Po, dove una decina di ragazzi lavora con il duo architetto-filosofo alla realizzazione delle successive puntate del cartone e alla collana di libri, legata alla serie tv, che ad aprile la De Agostini presenterà a.la Fiera di Bologna. «Abbiamo scoperto che con una rete di computer medio-alti avremmo potuto ottenere un segnale pulito, esattamente come quello dei cartoon Disney - spiega Francesco Testa -. Quindi è diventato possibile provarci, sperimentare, siamo un bel gruppo dove continua a essere fondamentale la creatività individuale, il computer elimina tutto il lavoro in eccesso». Così, immersi nei libri e cartonati e ed rom di Giovanna, con gli story board e i «personaggi buoni e cattivi» appesi alle pareti lavorano ai doppi video, «uno è la tavolozza dei colori, l'altro il disegno», un ingegnere, una laureata in scienze dell'educazione e scenografa, una disegnatrice, un architetto. Stanno tutti aspettando i bambini delle seconde classi dell'elementare «Altiero Spinelli», Scuola Internazionale Europea Statale, perché grazie al nuovo cartone è nato un progetto didattico biennale. Un percorso di avvicinamento all'animazione rivolto ai bambini con approfondimenti in classe e in studio, e loro diventeranno i propositori di idee, co-sceneggiatori di una puntata di Giovanna. Molti hanno conosciuto il personaggio in preparazione a questo primo incontro ma sono già dentro ai suoi sogni: «Io l'ho pensata in cielo visto che le sono venute le ali» dice Neve, invece per Isabel «Giovanna sta giocando a nascondino con Cicco ma correndo è caduta nel fiume» ed è lì sul foglio bianco che si sbraccia come una matta. Hanno aperto i loro astucci pieni di colori e i disegni sono comparsi in un attimo, nell'attesa che i compagni facciano il giro ai computer, osservano ammirati il tratto nero veloce di Cristina Lastrego e cercano anche di immedesimarsi in un vero cattivo facendo versi strani. «Io dormo tranquillo solo con i sogni brutti - mette subilo le mani avanti Nicolas -, quindi ho disegnato Giovanna in un castello spaventoso», «io mentre cade con i suoi amici sulle spine» è la pensata di Alessandro, fortuna per Giovanna che c'è Giulio «io li faccio canticchiare tutti in un bel prato», e pure Francesca «ho disegnato la torta di compleanno per Tommasone». Cosa vi piace di Giovanna? «Il suo disordine» risponde Emily entusiasta. Difficilmente basterà una sola storia a esaurire il mare di idee.

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