Condannati allo studio forzato di Maria Teresa Martinengo

Condannati allo studio forzato LA PUNIZIONE DI 4 STUDENTI PER UN PERICOLOSO SCHERZO A UN COMPAGNO Condannati allo studio forzato Maria Teresa Martinengo Uno scherzo a un compagno di scuola che avrebbe potuto costare molto caro - un'intossicazione grave e persino la morte - sarà punito con una settimana di lezioni «ad hoc». Quattro quattordicenni dovranno cimentarsi su diritti umani, legge 626, regolamento d'istituto, tossicologia, sicurezza dei materiali di laboratorio, «interventi sulla morale», regolamento di disciplina. L'insolito provvedimento disciplinare è stato ideato e inflitto all'Itis «Primo Levi» di corso Unione Sovietica 490 dal preside Angelr'.tonio Magarelli e dal consiglio di classe della I A. I fatti? «Due settimane fa, durante Tintervallo, mio figlio ha comperato una lattina di Cocacola», racconta la madre di uno dei ragazzi coinvolti. «Ne ha bevuta un po', poi l'ha lasciata. Un compagno ci ha versato dentro del solfato di rame e l'ha offerta a uno studente arrivato in quel momento. Purtroppo, mio figlio e altri studenti non hanno fatto a tempo a fermarlo. Mentre gli gridavano "non bere!", il ragazzo ha mandato giù un sorso. Ed è finito all'ospedale». La signora insiste sull'innocenza del figlio e sull'ingiusta punizione (che scatterà lunedì). «Un provvedimento disciplinare del genere potrebbe pregiudicare il futuro scolastico del mio ragazzo. Per questo ci siamo rivolti a un legale». L'avvocato Teresio Bosco, in effetti, ha inoltrato al dirigente scolastico la richiesta di sospensione del provvedimento «che i genitori intendono impugnare davanti al Tar». Il preside Magarelli, però, è sicuro del fatto suo. «In consiglio di classe abbiamo studiato bene il caso. La situazione non è stata chiarita fino in fondo, ma siamo certi di aver individuato le persone che hanno partecipato all'evento. La nostra non è una punizione, ma un percorso di educazione alla convivenza civile e all'uso corretto delle sostanze chimiche». Il provvedimento non fa perdere ore lezione; obbliga però a prendere coscienza degli errori commessi. «Le famiglie degli altri ragazzi hanno capito. Tra l'altro, per i docenti della classe questo programma "parallelo" è un impegno in più rispetto alla normale attività scolastica». Aver violato gravemente lo statuto degli studenti e il regolamento di disciplina della scuola avrà conseguenze sull'esito dell'anno scolastico? «Nessuna; in tutte le circolari ministeriali si scinde la didattica dalla disciplina». Sul voto di condotta? «Non è detto. Dipende da come i ragazzi reagiranno». Tutto sommato, una condanna lieve per lo scherzo al verderame preso in laboratorio. «Il solfato di rame - spiega la dottoressa Cristina Mutani del Centro Antiveleni delle Molinette - in dose elevata può portare all'insufficienza epatica e renale, al coma, alla morte».

Persone citate: Cristina Mutani, Magarelli, Primo Levi, Teresio Bosco