Quote latte, semaforo verde a riforma e condono di Maurizio Tropeano

Quote latte, semaforo verde a riforma e condono VARATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DUE DISTINTI DISEGNI DI LEGGE. FREDDE LE ASSOCIAZIONI DEI PRODUTTORI Quote latte, semaforo verde a riforma e condono Multe ridotte al 2507o. Berlusconi: adesso diamo battaglia in Europa Maurizio Tropeano ROMA «Siamo costretti ad importare il 440Zo del nostro fabbisogno producendo soltanto il 560Zo delle nostre potenzialità. Ecco perché sulle quote latte ci apprestiamo a una grande guerra, una guerra fatta di molte battaglie in Europa». Una dichiarazione forte, quella di Berlusconi, ma il presidente del Consiglio sa che la sanatoria sul pagamento delle multe e la proposta di riforma del settore approvata ieri dal Consigho dei ministri adesso dovranno fare i conti con l'Unione europea, con quella Commissione che nel lontano 1983 decise di contingentare la produzione di latte per contenere le eccedenze di burro e latte in polvere nei magazzini comunitari. ' E l'impegno diretto di Berlusconi - per cambiare una situazione «che è anche causa di una politica sbagliata che abbiamo ereditato» è una garanzia in più per il ministro delle Risorse agricole. Spiega Gianni Alemanno: «La regolamentazione a regime delle quote latte si articola in due disegni di legge. Il primo è la riforma dell'applicazione del sistema. Il secondo è il condono. Lo "spacchettamento" chiesto espressamente dal ministro dell'Economia si è reso necessario per affrontare al megho il negoziato con l'Ue, visto che la Commissione considera la sanatoria come aiuto di stato». E da Bruxelles la prima reazione ufficiale è neutra: «Oggi - spiega il portavoce del commissario europeo all'Agricoltura, Franz Fischler - non possiamo dire di avere dubbi e nemmeno che tutto va bene. Un giudizio sarà espresso solo dopo un'attenta verifica del sistema deciso dal governo italiano. Si tratta di un dossier molto complicato la cui analisi richiederà tempo». Il condono permetterà al 930Zo dei produttori di latte (23.399 aziende) che hanno superato le quote di mettersi in regola pagando solo il 250Zo dell'ammenda dovuta. Sono esclusi dalla sanatoria quel 70Zo di allevatori, 1628, che «hanno deliberatamente splafonato il tetto» e che dovranno versare nelle casse dello Stato oltre 276 milioni, il 300Zo delle sanzioni complessive elevate dall'Ue contro ['Italia. Con il condono il governo conta di incassare 162 milioni su 648 dovuti. ' La rifonna dell'applicazione del regime della quote si fonda su tre capisaldi. Primo: possibilità da parte deO'Agea di esigere l'immediato pagamento delle multe da parte dei produttori che hanno superato la quota. Secondo: assegnazione delle quote in base all'effettiva produzione. Terzo: liberalizzazione della vendita di quote tra aziende di Regioni diverse. Secondo Alemanno «in questo modo sarà possibile evitare che la quota nazionale si disperda in una serie di barriere geografiche e di compensazione che finora ne hanno impedito il pieno utilizzo». Secondo i calcoli del Ministero ci saranno «599 mila tonnellate che andranno a soddisfare, attraverso la vendita, la maggiore produzione di chi vuole superare il tetto fissato». Il provvedimento ha ottenuto il via libera unanime di tutto il Consiglio dei ministri, compreso Bossi. La Lega Nord è da sempre a fianco dei Cobas del latte. Uno dei loro leader, Sergio Agoni, è stato eletto al Senato per il Carroccio e adesso dopo aver affermato che il disegno di legge di riforma delle quote «va nella giusta direzione» toma a chiedere la sanatoria totale. Quel che conta, però, è il sì del Senatùr. Dure critiche dalle opposizioni. Luca Marcerà, responsabile agricoltura della Margherita, parla di «riforma insufficiente che penalizza i contribuenti italiani, che si vedono ricadere addosso l'onere di pagare l'intera operazione». Secondo i diessini Rava e Baldarelli «il provvedimento è una presa in giro per i produttori». Negativo il giudizio della Coldiretti: «Si allunga la Usta delle questioni aperte e non risolte commenta il presidente Paolo Pedoni -. Così si svuota la concertazione e si aprono inevitabilmente le porte al conflitto sociale». Soddisfatta, invece la Gonfagricoltura che per bocca del presidente Bedoni sottolinea la «necessità un un decreto legge in modo che la riforma del sistema delle quote sia operativo per la campagna 2003-2004». La Cia auspica «che si trovi il consenso nel Parlamento affinché si riconosca l'efficacia immediata della riforma ,visto che la nuova campagna inizierà il primo di aprile». EFFETTO DELLA SANATORIA SULLE MULTE SSBaSBIgS M Aziende non aoimesse ? EHEEHnHiEB alia sanatoria ■■gMl^^CTM^^^^Si^^B 276.370.837 REDISTRIBUZIONE DELLE QUOTE Quantitativi in chilogrammi LOMBARDIA VALLE D'AOSTA PHt!.l:frl:^ REGIONE ESCE DA REGIONE RESTA IN REGIONE PROV. AUT. BOLZANO PROV. AUT. TRENTO FRIULI VENEZIA GIULIA mém veneto ::r amiM'TFi EMILIA ROMAGNA msEm MARCHE ABRUZZO MOUSE PUGLIA CALABRIA 14.365.127 37.480.415 HPI^ffijfCTH BASILICATA 8.637.159 ||fp{^i|n^a SICILIA 7.544.192 HESBasa TOTALE 146.395.363 tU-Via-HUrtrlI