Mike Bongiorno diventa cittadino italiano di R. M.

Mike Bongiorno diventa cittadino italiano UNA SCELTA LEGATA ALLA POSSIBILE NOMINA DEL PRESENTATORE TELEVISIVO A SENATORE A VITA Mike Bongiorno diventa cittadino italiano MltANO «Giuro di essere fedele alla Repubblica e alla Costituzione e di osservare le leggi dolio stato»: è la formula di rito per chi, straniero, diventa cittadino del nostro paese. A leggerla una voce incofondibile, che ha accompagnato generazioni di italiani fin da quando è nata la tv; la voce di ((Allegria!» e di tutti i telequiz storici, da «Lascia o raddoppia» in poi. Mike Bongiomo. Lui, che persino fior di studi sociologici hanno usato come simbolo delle televisione italiana e della sua importanza nell'unificare il paese (come linguaggio, come costume) italiano non era. Era infatti cittadino americano: lo è stalo dalla nascita, avvenuta nel 1924 a New York, fino a ieri, giorno del giuramento. Cerimonia rapida e sobria all'Arena Civica di Milano, nella sala che solitamente viene utilizzata per i matrimoni. Senza la ressa di fotografi, telecamere e curiosi che avrebbe potuto attirare un simile avvenimento. Bongiomo ha fatto tutto con molta discrezione, seguendo l'iter previsto per gli «extracomunitari» che intendono chiedere il riconoscimento della cittadinanza: domanda al Presidente della Repubblica tramite la prefettura, che istruisce un'apposita pratica. E che in Italia Bongiomo avesse una casa e un lavoro non sarà stato difficile scoprirlo. Concluso l'iter, la Prefettura comunica al comune di residenza il decreto di cittadinanza e. il neo italiano deve giurare davanti a un ufficiale di stato civile. Bongiomo giura e poi con la Costituzione in mano commenta con gambata ironia. «Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquant'anni d'età... Adesso ho una speranza». Presidente magari no, però il suo nome era stalo fatto come possibile senatore a vita...«Sono onorato che qualcuno abbia fatto il mio nome, ma mi sembra una proposta irrealizzabile». Qualcuno dei presenti azzarda: ((Adesso che è morto il senatore Giovanni Agnelli...». E Bongiomo, sempre garbato ma più serio: «E le sembra che uno come me possa sostituire un Agnelli? C'è un abisso tra di noi, tra le nostre attività. Il nostro è un bel mestiere, ma un po' fatuo direi». La sua storia, quella di Mike, tanto fatua però non è. A cominciare da quando fu messo in prigione dai fascisti e si ritrovò a San Vittore nella stessa cella di Indro Montanelli. E poi la Rai «nazional popolare» quando in pochi avevano la televisione in casa e per il suo «Lascia o raddoppia» si organizzavano visioni collettive. Era difficile pensare a qualcosa di meno italiano di Mike Bongiomo: invece formalmente, per cinquant'armi, è stato così. Il Mike nazionale era un signore americano che poteva, se voleva, votare per il presidente degli Stati Uniti ma non per eleggere un parlamentare o un sindaco, [r. m.]

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Indro Montanelli, Mike Bongiomo, Mike Bongiorno

Luoghi citati: Italia, Milano, New York, Stati Uniti