Aveva rimosso il capo dei vigili Il tribunale dà ragione al sindaco

Aveva rimosso il capo dei vigili Il tribunale dà ragione al sindaco TERMINA CON LA VITTORIA DEL COMUNE LA VICENDA CHE AVVELENAVA CARMAGNOLA Aveva rimosso il capo dei vigili Il tribunale dà ragione al sindaco .a decisione finale è stata presa dai giudici di Alba riuniti in forma collegiale L'avvocato del comandante tuttavia non demorde: faremo un altro ricorso Massimiliano Peggio CARMAGNOLA E' arrivata alla resa dei conti la battaglia legale tra il comandante della polizia municipale e l'amministrazione comunale di Carmagnola. Il tribunale di Alba, questa volta riunito in forma collegiale, ha dato ragione alla giunta di centrosinistra che avevano deciso di trasferire il comandante Domenico Spina, da circa 14 anni a capo dei vigili urbani, al neonato Ufficio Patrimonio con l'incarico di dirigente. Un provvedimento scattato nell'estate scorsa, contro cui l'ufficiale si era scagliato ingaggiando con i]»comune una battaglia legale presso il tribunale civile di Alba. Per non lasciare la polizia muncipale senza guida, l'amministrazione aveva preso in prestito un altro ufficiale dal comune di Monta, nel Cuneese. Ma la guerra è durata alcuni mesi, a colpi di ordinanze e sentenze, come in una telenovela giudiziaria: per due volte Spina è stato «silurato» e per due volte reintegrato a capo del comando dal tribunale, con un atto del giudice unico. Fasi alterne che hanno determinato un viavai continuo di comandanti, un balletto grottesco di divise. Adesso è arrivato il giudizio a sorpresa che ha spiazzato tutti, compresa l'amministrazione. Il ricorso in «appello», sottoposto ad un collegio composto da due giudici e un presidente, ha infatti respinto le tesi dell'ufficiale e acco to il provvedimento adottato dal comune. Sindaco soddisfatto? «Certo. Con questa sentenza - afferma Angelo Elia - il tribunale ha affermato che un'amministrazione comunale ha l'autonomia di disporre legittimante del proprio personale, decidendo incarichi e mansioni per poter reahzzare gli obiettivi di governo». Inoltre, secondo il collegio giudicante, il trasferimento ad altro incarico del comandante Spina non avrebbe leso né la sua professionalità né la sua immagine. Due punti di forza nei suoi ricorsi precedenti, perché l'allontanamento dal comando era sempre stato considerato un «siluramento». Conseguenza naturale del cUma rovente all'interno del palazzo municipale, sommerso da veleni e sospetti, assediato da indagini giudlzirie per mobbig e abuso d'ufficio. «La sentenza? Una decisione davvero assurda, inconcepibile che non sta né in cielo né in terra», tuona l'avvocato Ettore Gliozzi che, assieme al collega Giancarlo Bava, ha assistito l'ufficiale. E aggiunge: «Come può in tribunale definire legittimo un provvedimento che ordina ad un comandante dei vigili urbani di lasciare il proprio incarico per andare a dirigere un ufficio del patrimonio senza averne i requisiti. E' come mandare un avvocato a fare il medico». E se da una parte la giunta sta già pensando di trovare un nuovo comandante, dall'altra i legali di Spina non si danno per vinti e si preparano al contrattacco, con un ricorso. «Adremo di nuovo di fronte ad un gudice, in un vero processo. Porteremo in aula i testimoni e dimostreremo che abbiamo ragione». Jmm Un'immagine di Carmagnola. A fianco. Angelo Ella, che guida una coalizione di centrosinistra

Persone citate: Angelo Elia, Angelo Ella, Domenico Spina, Ettore Gliozzi, Giancarlo Bava, Massimiliano Peggio, Spina

Luoghi citati: Alba, Carmagnola