E tu, caro Pavel mettiti l'elmetto come faceva Furia

E tu, caro Pavel mettiti l'elmetto come faceva Furia BIANCONERO E' E tu, caro Pavel mettiti l'elmetto come faceva Furia Darwin Pastorin E' stato bello rivedere l'intervista di Giovanni Minoli all'Avvocato, in una puntata di Mixer di qualche anno fa. Abbiamo ritrovato l'amore, l'ironia, la passione di Giovanni Agnelli per la Juventus. Poi, le immagini dei campioni: compreso un giovanissimo Del Piero a passeggio lungo il Po, in quell'angolo di Torino dove il tempo sembra sospeso. Oggi Alex è ritornato, per via dell'infortunio di Bergamo, «Godot». Dobbiamo aspettarlo per più di un mese: lo ritroveremo (speriamo) in occasione del derby. La Juventus deve dimostrare di poter essere forte e competitiva senza il suo leader, il suo deus ex machina, senza l'asso capace di risolvere un momento di crisi, di appannamento con un colpo d'autore, un guizzo, una scheggia di meraviglia. Il pareggio con l'Atalanta ha avuto più di un contomo amaro, ma non è il caso di fare drammi: siamo sempre lì, a un passo dalla vetta. Milan e Inter non brillano: vincono, ma non convincono. Sì, è il momento di rimboccarsi le maniche. Di recuperare il leggero terreno perduto, e di vincere anche senza Alex: perché una grande squadra si vede nelle difficoltà, quando è l'ora di capovolgere le situazioni. Ritornerà Nedved: ed è una garanzia di quantità e qualità. Nel furore agonistico possiede le stimmate di Beppe Furino, il caminitiano «capitano con l'elmetto»: toccherà a lui diventare la guida, il faro. Il ritomo al gol in campionato di Marco Di Vaio è confortante. L'attaccante ha saputo rispondere, con i fatti, alle critiche, alle perplessità. Nel suo colpo di testa c'erano Bottega e Charles, c'è la nostra speranza. Ritorna il mito del dodicesimo, di quando il portiere di riserva era tale anche da un punto di vista esistenziale, poetico. Massimo Piloni, grazie all'attore bolognese Matteo Belli, è finito in un'opera teatrale. Luciano Bodini è protagonista di un libro da non perdere: «Secondo... me» di Nico- la Calzaretta («Libri di Sport»). Pagine per ricordare, per riabbracciare un protagonista bravo e silenzioso. Nell'universo della letteratura calcistica mancava un'opera così, scritta con rispetto e amore. Bodini viene fuori con tutta la sua umanità e con tutta la sua umiltà. Per quanto riguarda lo stadio Filadelfia, sono vicino ai tifosi granata. Quello stadio appartiene al Cuore Granata, lì ci sono la memoria e la storia di una squadra che ha rappresentato un modello unico, un sentimento prima particolare e poi universale. Nessuno può calpestare il Ricordo, il Dolore. In attesa che torni «Godot», dobbiamo dimostrare di essere forti e competitivi, perché sono le difficoltà a dare la misura della grande squadra. Per fortuna, Milan e Inter non brillano

Luoghi citati: Bergamo, Filadelfia, Torino