Nedved: «Alex è insostituibile tutti faremo gli straordinari» di Roberto Condio

Nedved: «Alex è insostituibile tutti faremo gli straordinari» IL CECO ATTENDE GLI ORDINI DI LIPPI: «SONO PRONTO ANCHE A GIOCARE IN ATTACCO, COME Al TEMPI DELLA LAZIO DI ZOFF» Nedved: «Alex è insostituibile tutti faremo gli straordinari» Roberto Condio TORINO Prima quattro mesi abbondanti senza David Trezeguet, adesso uno e mezzo senza Alessandro Del Piero. E in più, Salas che non riesce a tornare il Matador di un tempo e Di Vaio che stenta, non decolla. Sì, è davvero una stagione maledetta per gli attaccanti della Juventus. L'anno scorso, almeno in campionato, era filato tutto liscio: 24 gol per il francese sempre presente; 16 per Alex, fuori causa soltanto in due partite a marzo. Quelle 40 reti (62,5yo sul totale di 64) furono fondamentali nella rincorsa allo scudetto strappato in extremis all'Inter. Un patrimonio virtuale che Lippi in questa stagione non ha mai nemmeno potuto provare a capitalizzare interamente. La Juve resta più che mai in corsa per tricolore e Champions League perché, da agosto a gennaio, Del Piero ha fatto anche il Trezeguet. Impossibile, però, pretendere adesso che Trezeguet, oltre a fare il suo mestiere di spietato goleador, faccia anche il Del Piero. Serve altro. Serve che Di Vaio e/o Salas si diano una mossa. Serve che buona salute, forma e ispirazione non abbandonino mai Pavel Nedved, il vero superman bianconero, l'uomo che corre, crea, segna e che, a differenza dei suoi illustri compagni, non si ferma mai, o quasi. Domenica scorsa, a Bergamo, per colpa della tracheite, il ceco ha saltato la sua quarta partita di campionato da quando è alla Juve: sarà un caso, ma senza di lui Lippi è riuscito a vincere una volta sola, battendo il Milan nel finale dello scorso torneo grazie a una clamorosa autorete di Chamot. Domani sera, in compenso, Nedved taglierà il traguardo delle 50 partite di campionato da juventino. Dopo i 4 gol firmati nella scorsa stagione, in questa è già a quota 5, un bottino che presto potrebbe arricchire visto che sarà proprio il trentenne biondo di Cheb uno dei più responsabilizzati, nella costruzione ma anche nelle conclusioni, in assenza di Del Piero. Anzi, per duttilità, carattere e concretezza, c'è già chi vede in Pavel il nuovo leader «prò tempore» della Juve impegnata nelle sfide che decidono il girone di Champions League e che possono rappresentare la svolta in campionato. Lui ringrazia ma scansa un ruolo che dà onori e oneri: «Il nostro leader è Del Piero: di giocatori del suo valore non ne esistono altri. Per questo è insostituibile. Per ovviare alla sua mancanza vedo un solo modo: tirare fuori da ognuno di noi qualcosa di più. Più grinta, più cuore, più concentrazione. Abbiamo preso un impegno con Alex: quando tornerà in campo, dovremo fargli trovare la Juve come l'ha lasciata, in corsa per lo scudetto e per la Champions, pronta a sprintare per i due traguardi». Professionista serio e scrupoloso, lontano per carattere da ogni polemica e forma di protagonismo, Nedved in questo frangente delicato è più che mai pronto a seguire gli ordini di scuderia che potrebbero lasciarlo sulla corsia sinistra oppure spingerlo più avanti. «Decide il mister. Alla Lazio, con Zoff ho fatto spesso il secondo attaccante: è un ruolo che conosco. Comunque sia, io sono pronto. Non abbiamo ancora provato alternative particolari, ma da oggi probabilmente qualcosa faremo». E fra le alternative, in prima fila ci sono due uomini che alla Juve non hanno ancora dato granché. «Di Vaio - dice Nedved ha sofferto il cambio di squadra. A volte serve un anno per ambientarsi bene. Ultimamente, invece, Marco l'ho visto in palla. E poi c'è Salas, che ha solo bisogno di ritrovare fiducia in se stesso per tornare quel grande giocatore che ho conosciuto nella Lazio». Domani sera, la prima verifica del campo per la Juve d'emergenza. Senza Del Piero, senza lo squalificato Camoranesi e, notizia di ieri, anche senza Conte, fermato da un affaticamento al polpaccio destro e verosimilmente rimpiazzato da Tacchinardi, che tornerebbe così titolare dopo un mese e mezzo. Arriva l'Empoli che, dopo aver vinto le prime quattro partite esterne, nelle cinque successive ha racimolato un solo punto, incassando dieci reti. Di più: i toscani non segnano da 270' e hanno vinto una sola delle ultime nove sfide. Nedved, perù, non si fida: «L'Empoli gioca bene, fa molto movimento e cerca sempre di attaccare. Dovremo stare molto attenti». «Del Piero troverà la Juve come l'ha lasciata: in lizza per scudetto e Champions» Conte ko, domani contro l'Empoli torna Tacchinardi ByP?'" igrftflSS! ^rJ»» mHm MSBk Pavel Nedved giocherà domani sera la sua 50a partita di campionato con la Juve

Luoghi citati: Bergamo, Ceco, Lazio, Torino