Romanzi in cerca di grande schermo

Romanzi in cerca di grande schermo A STRESA UN CONVEGNO ANALIZZA I RAPPORTI TRA CINEMA E LETTERATURA. IN SETTEMBRE UN FESTIVAL Romanzi in cerca di grande schermo Il match tra libri e film è vecchio quanto la settima arte: a volte i risultati sono buoni come nel caso del «Gattopardo» a volte lasciano perplessi come «Il giardino dei Pinzi Contini» Tra le trasposizioni della stagione, «Il signore degli anelli» da Tolkien e «The Hours» da Cunningham su Virginia Wool: Raffaella Silipo STRESA PASSO molte ore al cinema. A guardare il mio libro». Michael Cunningham ama definirsi «l'unico scrittore vivente soddisfatto di un film tratto dal suo romanzo». Il film, come il libro, si intitola The Hours, è diretto da Stephen Daldry, corre per il premio Oscar e mette al centro della vicenda Virginia Woolf e il suo Mrs Dalloway. Un vero e proprio corto circuito cineletterario che ha definitivamente conquistato lo scrittore: «All'inizio ero preoccupato, ora sono incantato. Stiamo assistendo a un cambiamen¬ to delle linee tradizionali tra film e libri e questo mi eccita moltissimo». Cunningham e il suo The Hours sono tra i protagonisti, oggi e domani a Stresa, di «GrinzaneCinemaLetteratura», anteprima del festival che si terrà in autunno, il cui scopo è «indagare i legami profondi tra cinema e letteratura» grazie agli interventi di registi, attori, scrittori, produttori ed editori: il critico della Stampa Masolino d'Amico interviene sul Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann con Leonardo Di Caprio, versione postmoderna di Shakespeare di cui ha curato la versione italiana; la regista Lilia¬ na Cavani si confronta con l'eredità della giallista Patricia Highsmithper^iptey's Game; seguono due tavo e rotonde e, infine, l'intervista a Cunningham di Stefano Della Casa e la presentazione di TTie Hours. Film e romanzo, romanzo e film: il rapporto è noto e dibattuto, («Uno di quegli argomenti che un tempo si esaurivano nella fase liceale», diceva il critico televisivo Aldo Grasso con non dissimulata malizia) è nato con il cinema e con esso si rinnova, ogni annata cinematografica: negli Anni 80 ci si divideva sul Nome della Rosa di Jean Jacques Annaud da Umberto Eco; nei 90 ci fu il boom di Jane Austen, riscoperta in ben quattro film (Persuasione nel '95, Ragione e sentimento nel '96, vincitore anche di un Orso d'Oro a Berlino e di un Oscar, Emma sempre del '96 e Mansfield Park del '99); oggi i fedelissimi di J.B.R. Tolkien si interrogano sulla fedeltà al testo del Signore degli Anelli di Peter Jackson. Di recente, il fenomeno ha subito un'accelerazione: «Perchè soffriamo di una forte povertà di storie, di incapacità di produrle in proprio - scriveva tempo fa su questo giornale Angelo Guglielmi -. Così si impone la necessità, più urgente che nel passato, di cercarle dove sono e cioè nei romanzi». È anche vero che il romanzo si presenta come un'ulteriore forma di merchandising del film: non a caso Mrs Dalloway della Woolf è tornato nelle classifiche dei libri più venduti, non a caso, quando il libro non c'è, lo si trae dal film romanzandone la sceneggiatura. A volte i risultati sono buoni, altre pessimi: proprio La Stampa nel 1994 aveva promosso un referendum tra i lettori: «Dal romanzo al film, i migliori e i peggiori». Vittoria schiacciante per II Gattopardo di Luchino Visconti da Tomasi di Lampedusa. Il nome della rosa vinceva invece la palma per il giudizio più sofferto: al secondo posto fra i migliori e al primo tra i peggiori. Giudizio sofferto anche per II giardino dei Pinzi Contini, che piacque a moltissimi e dispiacque ad altrettanti. «De Sica era un caro amico e il film è senz'altro seducente - chiosava lo scrittore e cineasta Alberto Bevilacqua - ma non riproduce affatto l'atmosfera di Bassani». D'altronde, concludeva serafico Enzo Siciliano - all'epoca presidente della Rai - alla fine di una tavola rotonda non dissimile da quella di oggi e domani a Stresa: «un romanzo è un romanzo, un film è un film». Nicole Kidman nei panni di Virginia Woolf, a destra la scena del ballo nel Gattopardo di Visconti da Tornasi di Lampedusa

Luoghi citati: Berlino, Lampedusa, Stresa